dario franceschini

THE SHOW MUST GO ON – ORA FRANCESCHINI VA IN PRESSING PER LA RIAPERTURA DI CINEMA E TEATRI – “IL SETTORE DELLO SPETTACOLO È PRIORITARIO COME LA SCUOLA” – LA PROPOSTA: POLTRONE OCCUPATE AL 50%. SI' A 1000 PERSONE ALL'APERTO E 500 AL CHIUSO - MA SERVE L'OK DEL CTS - INTANTO SI PENSA A MAXI-EVENTI CON TAMPONI PER IL PUBBLICO

Paolo Russo per "la Stampa"

 

dario franceschini 3

Al cinema a teatro e nelle sale da concerto con le poltrone mezze piene. E riprendere anche i grandi eventi, come i concerti all' aperto, ma anche le partite di calcio. Magari a partire dagli europei alle porte con il pass del tampone eseguito di fresco e mascherine ffp2 "doc".

 

Il ministro della Cultura Dario Franceschini si è presentato ieri davanti agli esperti del Cts con un bel bagaglio di idee. Tecnici e scienziati hanno ascoltato con attenzione e chiesto di ripassare oggi con il compito scritto, un nuovo protocollo che al ministero stanno finendo di mettere a punto. Perché Franceschini lo ha detto senza girarci troppo intorno: «Il settore dello spettacolo è in una situazione non più sostenibile e al pari della scuola deve essere considerato come un comparto speciale».

 

coronavirus cinema 2

Parole che il ministro si è affrettato a tradurre in indici di riempimento delle sale. Non più un quarto dei posti a sedere come approvato dal Cts per le poi mai avvenute riaperture di marzo, ma poltrone occupate al 50%. E a raddoppiare dovrebbe essere anche la capienza massima consentita per i diversi eventi: da 200 a 500 per quelli al chiuso e da 400 a mille spettatori per quelli all' aperto. Tutto questo sempre e soltanto nelle regioni in fascia gialla, quando il colore delle misure meno drastiche potrà essere ripristinato.

 

«Non prima delle scadenze del decreto in vigore, ossia dopo il 30 aprile» per l' ala rigorista del governo capeggiata dal ministro della salute, Roberto Speranza. «Magari qualche giorno prima, lunedì 26 aprile se la verifica del 20 sull' andamento dell' epidemia dirà che qualche segnale di ripresa al Paese si può lanciare», sostiene dal fronte degli aperturisti moderati Mariastella Gelmini, ministro degli Affari regionali. Mentre il leader del Carroccio Salvini vorrebbe ancor più bruciare i tempi. Non ne fa invece questione di calendario Franceschini, che però vuole riportare più pubblico possibile nelle sale.

coronavirus teatro

 

Comprese quelle di mostre e musei. I protocolli saranno comunque improntati ancora alla massima prudenza. Tanto per cominciare il metro resterà la distanza minima di sicurezza, sia nelle fasi di ingresso e uscita da sale e luoghi degli eventi all' aperto che una volta seduti a godere lo spettacolo. Quindi se il Cts tenderà la mano a Franceschini sempre con una poltrona vuota affianco e difronte, a meno che al cinema, al teatro o al concerto non si vada con familiari conviventi. In ogni caso la mascherina resterà sempre tirata su sia durante gli spettacoli che quando ci si muove per entrare o andar via.

 

Ovunque dovrà essere privilegiata la prenotazione e il pagamento online, per evitare file alla cassa ed eccessivo maneggiamento di contante, carte e pos. L' elenco degli spettatori dovrà poi essere mantenuto per un periodo di 14 giorni.

 

Ma Franceschini pensa anche a eventi più grandi ma Covid free. Con mascherina ma tutti insieme, ammassati a ballare e cantare sotto un palco: cinquemila persone sono tornate a vivere un concerto quasi come prima della pandemia, dopo essere stati tutti sottoposti a un test antigenico.

 

dario franceschini 6

L' esperimento è andato in scena a Barcellona un paio di settimane fa. All' ingresso i giovani si sono presentati tutti con le ffp2 ben calzate in viso pazientemente in fila per sottoporsi al test rapido. E altrettanto è avvenuto in Olanda.

 

Un modello che il nostro ministro della Cultura vuole importare anche in Italia affidando agli sponsor il compito di finanziare i test che danno diritto a partecipare allo spettacolo protetti da una bolla. La stessa che potrebbe dare il via anche al ritorno del pubblico negli stadi.

 

Fino a un 20% della capienza, si è discusso al Cts la scorsa settimana senza raggiungere la quadra. Mentre la Uefa preme minacciando di scipparci gli europei.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)