gianmarco mazzi massimo giletti urbano cairo

MAZZI AMARI - NON SOLO GILETTI: URBANETTO CAIRO HA UNO SCAZZO APERTO ANCHE CON IL SUO AGENTE, GIANMARCO MAZZI, SOTTOSEGRETARIO DEL MINISTERO DELLA CULTURA E DEPUTATO DI FDI  - LA QUESTIONE NON RIGUARDA BAIARDO & CO., MA IL VILE DENARO E, SOPRATTUTTO, SVELA UN ALTRO PROBLEMA: MAZZI PER MESI HA CHIESTO IL PAGAMENTO PER LE SUE PRESTAZIONI A LA7, MA LUI AVREBBE DOVUTO MOLLARE IL SUO INCARICO PER INCOMPATIBILITÀ - PER IL SOTTOSEGRETARIO LE PRESTAZIONI SONO AVVENUTE PRIMA DELLA NOMINA, MA ALLA RETE...

Estratto dell’articolo di Marco Lillo per il “Fatto quotidiano”

 

gianmarco mazzi giorgia meloni

Oltre alla vertenza tra Urbano Cairo e Massimo Giletti sulla chiusura di “Non è l’Arena”, dalle carte depositate dalla Procura di Firenze emerge anche una seconda e ben diversa vertenza, stavolta tra La7 e il sottosegretario del Ministero della Cultura e deputato di FdI Gianmarco Mazzi.

Questa storia non c’entra niente con l’inchiesta fiorentina [...] Poiché si parla di incompatibilità (presunta e potenziale) tra la carica del sottosegretario alla cultura e i pagamenti chiesti a La7 per le sue passate attività professionali, il Fatto ritiene giusto rendere pubblica la questione.

 

Anche perché era stato l’editore Urbano Cairo il 2 giugno a mettere in piazza la questione del ruolo di Mazzi. Al Festival di Dogliani intervistato da Francesca Fagnani aveva detto: “A gennaio a Gianmarco Mazzi, il suo (di Giletti, ndr) agente, ora dice che è suo amico, comunque sia, con Mazzi, parlavamo da gennaio e ho spiegato a Giletti che per gli ascolti che stavamo facendo il costo era insostenibile”. Cairo alludeva a un ruolo di agente dopo la nomina a sottosegretario.

 

urbano cairo diego bianchi foto di bacco

Nelle carte depositate dai pm nel procedimento nei confronti di Baiardo, c’è anche la chat whatsapp tra l’ad de La7 Marco Ghigliani e Mazzi.

[...] Così si scopre che La7 non voleva pagare il sottosegretario per le sue attività professionali proprio per timore di un’incompatibilità con il suo ruolo nel governo.

Mazzi è stato un manager importante nel mondo dello spettacolo, dal 2004 al 2012 sei volte direttore artistico del Festival di Sanremo. Il 19 giugno spiega ai pm che il suo rapporto con il conduttore è “di amicizia e di collaborazione professionale, almeno fino a quando sono diventato Sottosegretario alla Cultura (...) l’ho aiutato anche nella gestione dei contratti che ha stipulato. Ho continuato a farlo anche da parlamentare, mentre da quando ho assunto l’incarico di Sottosegretario ho dovuto smettere formalmente”.

 

gianmarco mazzi

Nel rapporto con La7 spiega Mazzi: “Ho seguito Giletti nel contratto che ha stipulato nel 2017, un biennale, che ha avuto due successivi rinnovi, nel 2019 e nel 2021”. Mazzi aggiunge “a novembre sono stato nominato Sottosegretario. Da quel momento non potevo più assistere professionalmente Giletti, ma ho cercato di consigliarlo per il rapporto di amicizia e stima”. Dal 28 dicembre il ministro Sangiuliano gli conferisce le deleghe in tre materie: spettacolo dal vivo; musica, ad eccezione delle Fondazioni liriche, e l’attuazione delle Convenzioni [...] La legge Frattini (n. 215 del 2004) prevede all’articolo 2 che i membri del governo non possano “esercitare attività professionali o di lavoro autonomo in materie connesse con la carica di governo, di qualunque natura”. Si possono “percepire unicamente i proventi per le prestazioni svolte prima dell’assunzione della carica”.

massimo giletti urbano cairo

 

L’articolo 5 prevede che “entro 30 giorni dall’assunzione della carica di governo, il titolare dichiara all’AGCM (Autorità antitrust, Ndr), le situazioni di incompatibilità (...)sussistenti alla data di assunzione della carica”.

[...]

Comunque dai messaggi tra Mazzi e l’ad de La7 Ghigliani si registra un certo nervosismo. Il 17 gennaio 2023 il sottosegretario scrive a Ghigliani che l’Autorità ha istruito la pratica e ha archiviato. Mazzi chiude con un laconico: “Provvedete a pagarmi”. Ghigliani gli chiede allora di mandare via mail i documenti dell’Antitrust “cosi chiudiamo la pratica”. Però qualcosa non va e La7 non paga.

 

gianmarco mazzi

Il 7 febbraio Mazzi chiede a Ghigliani di dare una sveglia all’ufficio amministrativo: “Non mi hanno ancora pagato novembre e dicembre (e tardano a farmi fattura di gennaio)”.

Con la faccina che piange e sorride il sottosegretario scrive: “Un occhio di riguardo”.

 

Il 13 febbraio Mazzi richiede ancora all’ad il pagamento delle fatture. Niente. Il 16 febbraio scrive che si è offeso e, se entro lunedì non sarà pagato procederà con un decreto ingiuntivo. Il 21 marzo ribadisce che vuole una risposta o sarà un giudice a decidere. La mattina dopo l’ad dice di avere la soluzione: far parlare i loro legali per chiarire formalmente il tema della ‘incompatibilità’.

urbano cairo presentazione dei palinsesti 2023 di la7 2

 

Mazzi spiega che il suo avvocato è Giorgio Assumma e aggiunge che gli hanno mandato “la certificazione scritta di ‘compatibilità’” e gli hanno spiegato che la sua situazione non crea problemi con l’articolo 2 della legge Frattini: “La mia attività con voi non rientra nelle competenze del Ministero della Cultura, a cui appartengo ancora meno nelle mie deleghe specifiche. Rientra semmai nella competenza del dipartimento informazione ed editoria presso la Presidenza del Consiglio”.

gianmarco mazzi sottosegretario alla cultura foto di bacco

 

Alla fine Mazzi sbotta: “Comunque se non bastano la certificazione scritta dell’autorità e le mie parole ti farò parlare con un mio rappresentante”, cioé con Assumma. Non è chiaro cosa sia la ‘certificazione scritta dell’autorità’ che Mazzi sbandiera a Ghigliani. Al Fatto risulta solo che l’avvocato Giorgio Assumma a fine maggio abbia scritto per Mazzi un parere nel quale si sostiene che il suo rapporto di collaborazione con La 7 di libera prestazione professionale si concretizzava in suggerimenti e consigli sul cast di tutta l’edizione del programma di Giletti. La collaborazione si è interrotta quando Mazzi ha accettato l’incarico di sottosegretario ma per le prestazioni già effettuate, secondo il legale, i compensi restano dovuti.

 

Comunque non ci sarebbe conflittualità per gli incarichi avuti da La7 con il ruolo governativo. I due ambiti non collimano. Per l’avvocato Assumma, già presidente della Siae, Mazzi insomma poteva continuare a lavorare ma comunque il rapporto contrattuale con La7 sarebbe cessato prima dell’accettazione della nomina a sottosegretario.

urbano cairo presentazione dei palinsesti 2023 di la7 3

I pagamenti richiesti da Mazzi quindi avrebbero ad oggetto un lavoro svolto prima. Non è chiaro se il parere abbia convinto La7, se i pagamenti richiesti siano stati fatti e se la questione sia stata davvero esaminata dall’AGCM.

massimo giletti urbano cairourbano cairo presentazione dei palinsesti 2023 di la7 4massimo giletti urbano cairomassimo giletti urbano cairo urbano cairo presentazione dei palinsesti 2023 di la7 5URBANO CAIRO E MASSIMO GILETTIURBANO CAIRO E MASSIMO GILETTI GIANMARCO MAZZI

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."