marcello veneziani ilaria sula mark marc samson stefano argentino sara campanella

“FINO A QUANDO CONTINUEREMO AD ACCUSARE IL PATRIARCATO PER I FEMMINICIDI NON VERREMO MAI A CAPO DI NULLA” - MARCELLO VENEZIANI: “I RAGAZZI CHE UCCIDONO NON SONO FIGLI DEL PATRIARCATO MA VIVONO NEL PIENO DELLA SOCIETÀ EGOISTA, EGOCENTRICA, EGOPATICA. NON SONO UOMINI FORTI MA FRAGILI, CUCCIOLI BISOGNOSI SOGGIOGATI DALLA TOSSICODIPENDENZA PER LA LORO DONNA-MONDO. SE NE SONO PRIVATI REAGISCONO COME DISPERATI. LA CONDANNA DEL PATRIARCATO È UNA FALSA RISPOSTA AI FEMMINICIDI E NON PRODUCE ALCUN EFFETTO. PENSATE DAVVERO CHE LA SOLUZIONE SIANO LE CAMPAGNE IDEOLOGICHE CONTRO IL MASCHILISMO? CONFIDATE CHE ‘L’EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ’ NELLE SCUOLE, CIOÈ L’ELOGIO E L’ISTIGAZIONE ALLA SESSUALITÀ TRANSITORIA, VARIABILE E POLIVALENTE, INCLUSIVA E OMOSESSUALE, POSSA DAVVERO FRENARE LA PULSIONE OMICIDA VERSO LE DONNE?”

I RAGAZZI ASSASSINI FIGLI DELLA SOCIETÀ EGOCENTRICA

Estratto dell’articolo di Marcello Veneziani per “La Verità”

 

marcello veneziani

Due ragazzi pretendono l’amore da due ragazze che non vogliono darglielo e allora le uccidono. Uno è un ex fidanzato lasciato che non accetta la fine del rapporto, l’altro è solo un pretendente che pretende troppo. Poi leggi la spiegazione sui giornali e viene fuori il solito referto: è colpa del patriarcato.

 

Ancora una volta gli stregoni cercano la soluzione fuori dal campo reale, non affrontano la vita sul suo terreno di gioco […] Se fossimo ideologici e astratti come loro, dovremmo indicare il referto simmetrico: il femminicidio è colpa del femminismo. Da quando le donne hanno dichiarato guerra agli uomini, odiano la figura maschile, il maschio reagisce e si vendica.

 

Tesi generale, ideologica, astratta che avrebbe la stessa plausibilità di quella opposta, anzi con un vantaggio in più: il patriarcato si riferisce al passato, a un mondo che non c’è più, almeno da noi in Occidente, mentre il femminismo si riferisce al presente, a un mondo presente e militante, almeno da noi in Occidente. Ma la realtà è un’altra cosa.

 

MARK SAMSON

La realtà racconta la tragedia di un mondo che quanto più si fa globale al suo esterno, tanto più si fa piccolo, solitario, privato, introverso e incomunicante nella dimensione personale. Per molti, per troppi ragazzi, e anche adulti, il mondo si riduce a una persona sola, e se quella persona sola viene meno, crolla il mondo, perdi la testa, ti senti totalmente povero e solo e così decidi di mutare il bisogno assoluto di lei in cancellazione assoluta di lei, col sottinteso che quell’omicidio sia pure un suicidio.

 

Se ti sparisce il mondo intorno, se perdi la realtà, la vita, le amicizie, i legami, la famiglia, resta solo lei a tenere in vita il tuo essere al mondo, la tua relazione esterna con la vita. E se non proietti la tua vita oltre te stesso, in una fede, in un Dio, in un’idea, in una comunità, in un’opera, in una missione, resta solo lei a dare uno scopo e una proiezione alla tua vita. Ragazzi così non sono figli della società patriarcale ma vivono sulle macerie della società patriarcale, nel pieno della società egoista, egocentrica, egopatica.

 

stefano argentino

Della società patriarcale non riconoscono già il primo comandamento, la padronanza sovrana nei rapporti e nelle situazioni, la non dipendenza del «superiore» dall’«inferiore», del maschio-capo dalla femmina sottomessa. Non sono forti ma fragili i cosiddetti femminicidi, non sono leader ma cuccioli bisognosi, non sono padri padroni ma soggiogati dalla tossicodipendenza per la loro donna-mondo.

 

Se ne sono privati reagiscono come disperati. Sono fragili come specchi, e se abbandonati, lo specchio s’infrange, l’immagine di sé crolla, sparisce col mondo e le schegge diventano coltelli, spade, armi letali.

 

Fino a quando continueremo ad accusare un morto, il patriarcato, di aver ucciso un vivo, tramite femminicidio, non verremo mai a capo di nulla. Naturalmente la spiegazione non è la soluzione, la diagnosi non è il rimedio. Ma perlomeno è il ritorno alla realtà per capire poi come reagire […]

 

marcello veneziani

Quel che sappiamo è che la condanna del patriarcato non solo è una falsa risposta, deviata, deviante, ai cosiddetti femminicidi, ma come si vede, non produce alcun effetto, alcun calo o contenimento della lunga scia di uccisioni che si allunga ogni giorno di più. E che negli ultimi tempi colpisce una fascia ancora più giovanile di protagonisti e di vittime, […]

 

Quando può avere qualche valore la diagnosi del patriarcato? Quando si riferisce, ad esempio, all’uccisione di mogli e di figlie disobbedienti che trasgrediscono i costumi tradizionali e religiosi ancora vigenti in un quadro sociale prestabilito; ma questo può accadere tra gli islamici, per esempio, non certo da noi. Un assassinio maturato nel clima del patriarcato è stato per esempio, quello di Saman Abbas che si era ribellata ai costumi della sua famiglia […]

 

FILIPPO TURETTA

Il caso Cecchettin, per citare il più famoso, rientra invece in quest’altra tipologia e patologia del nostro tempo e del suo individualismo assoluto, malato, psico-fragile, tossicodipendente, che nasce in società in cui la famiglia è in dissoluzione, le figure di riferimento sono crollate, a cominciare dal padre, e così il contesto di valori.

 

Ma pensate davvero che la soluzione siano le campagne ideologiche e mediatiche contro il maschilismo e la società patriarcale? Ritenete davvero che il rimedio sia rafforzare i centri antiviolenza, con tutti gli esorcisti stipendiati che insegnano il bene e dunque fugano ogni tentazione violenta?

 

FILIPPO TURETTA IN AULA - 2

O addirittura confidate sul serio che «l’educazione all’affettività» nelle scuole, cioè l’elogio e l’istigazione alla sessualità transitoria, variabile e polivalente, inclusiva e omosessuale, possa davvero frenare la pulsione omicida verso le donne?

 

Pensate davvero che queste misure abbiano qualche vaga efficacia su chi si pone fuori dal mondo ed è fuori di testa, avverte una disperata solitudine, non accetta la realtà e odia a morte chi lo rifiuta, […]? […] non saranno mai i sermoni e le campagne contro gli estinti patriarchi, a frenare i crimini attuali e a ridare sicurezza e vita alle ragazze […]

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…