
VI RICORDATE DELLA RAGAZZA STUPRATA PER ANNI DAI RAMPOLLI DELLA ‘NDRANGHETA E COSTRETTA AL SILENZIO SOTTO MINACCIA? LA GIOVANE È STATA FRUSTATA A SANGUE DAI FAMILIARI PER AVER RACCONTATO ALLA POLIZIA LE VIOLENZE SUBITE. AI DOMICILIARI È FINITA LA NONNA 78ENNE MENTRE PER UNO ZIO 47ENNE È STATO DISPOSTO IL DIVIETO DI AVVICINAMENTO. DA SUBITO I PARENTI TENTARONO DI COSTRINGERE LA RAGAZZA A RITIRARE LA DENUNCIA: UN FRATELLO E UNA SORELLA L’AVREBBERO INVITATA A “BUTTARSI DALLA FINESTRA”…
Estratto dell'articolo di Carlo Macrì per www.corriere.it
VIOLENZA SESSUALE SU UNA RAGAZZA
Frustata a sangue con una corda, nel chiuso di una stanza con la bocca tappata per non farla gridare. […] Questa la sorte toccata a una delle due ragazze originaria di Oppido Mamertina (l’altra è di Seminara), punita perché ha osato raccontare alla Polizia le violenze subite da un gruppo di bulli, vicino alle cosche di ‘ndrangheta di Seminara.
Dopo mesi di indagini e intercettazioni telefoniche, i poliziotti e i carabinieri hanno arrestato mercoledì mattina e posta ai domiciliari la nonna 78enne della ragazza, mentre per lo zio 47enne, figlio dell’anziana, è stato disposto il divieto di avvicinamento alla vittima.
L’inchiesta ha accertato che la giovane, all’epoca degli stupri minorenne, è stata minacciata e ha subito violenze fisiche di ogni genere, per costringerla a ritrattare le sue dichiarazioni. La famiglia della ragazza, infatti, non voleva inimicarsi le famiglie di ‘ndrangheta locali e ha cercato in tutti i modi di costringere la ragazza a fare un passo indietro, ritrattando tutto.
In famiglia, la denuncia della ragazza era stata infatti vista come uno sgarbo alle cosche. Tant’è che il fratello e una sorella della ragazza, all’epoca, avevano invitato lei e la madre (l’unica a restarle accanto in quei momenti, il padre è morto), a «buttarsi dalla finestra». […]