willy fratelli bianchi

“WILLY? MAI TOCCATO, NON SIAMO STATI NOI” – I FRATELLI BIANCHI NEGANO LE ACCUSE MA GLI AMICI DI WILLY E FRANCESCO BELLEGGIA LI SCONFESSANO: “ERA COME IN TRAINSPOTTING” – MA LE TESTIMONIANZE SONO CONTRADDITORIE - RESTANO IN CARCERE MARCO E GABRIELE BIANCHI E MARIO PINCARELLI, MENTRE FRANCESCO BELLEGGIA VA AI DOMICILIARI. LA DECISIONE È ARRIVATA DOPO L’INTERROGATORIO – VIDEO: QUANDO GABRIELE BIANCHI VENNE INTERVISTATO IN TV COME COMMERCIANTE MODELLO

Il tuo browser non supporta il tag iframe

 

 

willy

ValentinA Errante per ilmessaggero.it

 

Ci sono almeno altre due persone che hanno visto cosa è accaduto nella notte di sabato, quando Willy Monteiro Duarte è stato ucciso a calci e pugni. E sono amici degli indagati, altri ragazzi che sostengono di avere telefonato loro ai fratelli Marco e Gabriele Bianchi, perché tornassero in piazza Santa Caterina, dove il loro gruppo era coinvolto nella rissa che sarebbe costata la vita a Willy.

 

I carabinieri non li hanno trovati al bar di Artena insieme ai fratelli Bianchi, a Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, tutti a Rebibbia, perché, dopo il pestaggio, non sono saliti sull' Audi insieme agli indagati e a un quinto amico, Vittorio Tondinelli, indagato per favoreggiamento.

 

bianchi

LA TELEFONATA Sono stati loro stessi a dire che hanno telefonato per chiamare i fratelli, quelli tutti muscoli e tatuaggi, esperti in arti marziali, ma sostengono che i Bianchi siano estranei ai fatti. Per questo l' avvocato Massimiliano Pica, che difende tre dei quattro imputati, li ha sentiti a verbale ieri e promette di depositare la loro testimonianza in procura a Velletri questa mattina.

 

MARCO BIANCHIwilly

Agli atti ci sono invece le ricostruzioni degli amici di Willy, che li indicano come i responsabili della morte del ragazzo di 21 anni. E quella di Francesco Belleggia che racconta come siano arrivati a dare manforte agli amici e che la rissa «alla Trainspotting», abbia avuto protagonisti proprio i Bianchi. Botte, calci e pugni.

 

LA DIFESA

«Non siamo stati noi. Non lo abbiamo toccato». Marco e Giacomo Bianchi, ieri, hanno respinto le accuse e raccontato un' altra storia, contestando le testimonianze in mano alla procura di Velletri, che li indica come gli assassini di Willy. Dicono che sono arrivati quando il ragazzo era già in mezzo alla calca e hanno tentato anche loro di sedare la lite. Qualche accusa sarebbe stata mossa dai fratelli e da Pincarelli, a Belleggia, che si dichiara estraneo ai fatti ma accusa i Bianchi.

GABRIELE BIANCHI

 

Secondo l' avvocato Pica però le testimonianze che hanno incastrato i suoi clienti sono contraddittorie, a cominciare da quelle sull' abbigliamento che non corrisponderebbe con quello indossato sabato notte. «Abbiamo sbracciato per fermarli», così uno di loro avrebbe spiegato quello strappo sulla camicia. L' accusa è di omicidio preterintenzionale in concorso e, per la dinamica dei fatti non è mai stata presa in considerazione l' ipotesi dell' aggravante dell' odio razziale, anche se Willy era originario di Capo Verde.

 

LA RICOSTRUZIONE

 

La lite comincia prima dentro a un pub e riprende fuori, dopo un apprezzamento a una ragazza da parte di Pincarelli. Un commento poco gradito al fidanzato. I due gruppi di giovani si ritrovavano fuori, sui gradini della piazza. In quel momento i Bianchi non ci sono, hanno lasciato al locale Due di picche Pincarelli, Belleggia e altri del loro gruppo, per andare a bere una birra da un' altra parte, assicurando che sarebbero tornati.

 

bianchi

Prima volano le parole grosse, poi si passa agli schiaffi. È a questo punto che qualcuno, probabilmente i due nuovi testimoni, chiamano i Bianchi. I due fratelli, esperti in arti marziali scendono dall' auto, l' unico fotogramma restituito dalla telecamera. A bordo il terzo amico, indagato a piede libero.

 

La lite poi si sposta fino all' edicola, in tutto circa 100 metri. Nelle prossime ore il gip scioglierà la riserva sulle richiesta di confermare il carcere formulata dal pm e dei domiciliari presentata dagli avvocati. Oggi verrà eseguita l' autopsia, entro sabato ci saranno i funerali. I pm intanto hanno affidato una perizia sui vestiti indossati dai quattro arrestati.

 

Ieri il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che si dice «scioccato e colpito profondamente» dall' omicidio di Willy, ha chiamato i familiari del giovane. «La magistratura sta svolgendo le indagini e la giustizia farà sicuramente il suo corso. Ma noi nel frattempo come reagiremo?» ha scritto il premier in un post.

WILLY E I FRATELLI BIANCHI

 

 

 

WILLY

Da www.leggo.it

 

Restano in carcere tre dei quattro giovani arrestati, con l'accusa di concorso in omicidio preterintenzionale, per la morte di Willy Monteiro Duarte, il ragazzo di 21 anni ucciso in seguito a un pestaggio a calci e pugni a Colleferro nella notte tra sabato e domenica. Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli restano in carcere mentre Francesco Belleggia va agli arresti domiciliari. La decisione del gip di Velletri arriva dopo l'interrogatorio di ieri nel carcere di Rebibbia.

 

fratelli bianchi 2

INTERVISTA TV

Da www.repubblica.it

 

Gabriele Bianchi è uno dei giovani arrestati per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso sabato notte a Colleferrodopo un pestaggio. In un'intervista al Tg3 del 4 agosto scorso, Bianchi veniva intervistato come giovane commerciante coraggioso, che aveva deciso di intraprendere una attività di fruttivendolo dopo il lockdown, nonostante tutte le incognite dovute al periodo. "Ho aperto circa un mese fa - diceva - No, non ho avuto paura - Ci credo molto"

willy 3francesco belleggiamario pincarellifratelli bianchi

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?