the quarry

DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE - METTI UN GRUPPO DI GIOVANI IN UN CAMPEGGIO NEI BOSCHI, MENTRE BRILLA LA LUNA PIENA COSÌ CHE IL MASSACRO ABBIA INIZIO. TUTTAVIA THE QUARRY PER PLAYSTATION, XBOX E PC NON È UN FILM, SEBBENE LO SEMBRI, COSÌ POSSIAMO RIBELLARCI ALLO STATUS QUO E TENTARE DI SALVARE I MALCAPITATI RAGAZZI, EVITANDO IL SACRIFICIO CHE DECENNI DI CINEMA GLI HA IMPOSTO. UN VIDEOGAME DA BRIVIDO, SUPERFICIALE SOLO IN MANIERA ILLUSORIA, MA TEORICO E ALLEGORICO… - VIDEO

 

the quarry 12

 Federico Ercole per Dagospia

 

In uno dei film horror più teorici degli ultimi anni, ovvero The Cabin in the Woods di Drew Goddard, il più che classico gruppo di giovani viene massacrato da creature mostruose durante il solito fine settimana trascorso in una catapecchia nei boschi ma, scopriremo, la mattanza è scientificamente organizzata da un’agenzia governativa affinché questi siano sacrificati ad antichi dei per preservare la salute di tutta l’umanità.

 

the quarry 1

Un olocausto di ragazze e ragazzi, manovrati come burattini, immolati per una generica salvezza di tutti, che diviene allegoria di un pianeta di potenti, egoisti vecchi che inseguono l’immortalità punendo proprio coloro che potrebbero ribellarsi allo status quo.

 

the quarry 10

Si tratti di mostri o di super-psicopatici, o degli  orrori concreti di oggi quindi pandemie, crisi climatiche o economiche e guerre, sono i giovani sempre più rari le prime vittime, pugnalati e traditi dalla stessa specie che dovrebbero preservare, in un’attuazione della volontà omicida di Abramo, non evitata dalla mano pietosa di nessun dio. Nessun genere come l’horror  è più indicativo di questa aberrazione, di questo controsenso.

 

the quarry 11

Così ecco The Quarry, il nuovo horror di Supermassive Games, già responsabili di Until Dawn e dei seriali Dark Pictures Anthology, che ci pone al controllo di un gruppo di ragazzi in un camping, durante una notte di luna piena, allestendo lo scenario di un prevedibile e possibile massacro. Possibile appunto e questo cambia tutto rispetto al cinema che si limita, quando non superficiale, a criticare una società figlicida, perché trattandosi di un videogioco possiamo tentare di opporci al massacro sebbene non sia così facile.

the quarry 13

 

Uscito per PlayStation e Xbox, The Quarry è la meno interattiva delle opere di Supermassive Games, che già non lo sono mai troppo, e senza dubbio la più filmica, ma èal contempo il loro lavoro più illuminato e perentorio perché, come nella vita, è sufficiente un solo errore per decretare la morte di uno dei personaggi. Questa volta infatti, nel caso ci sbagliassimo o ci distraessimo premendo il tasto errato (cosa facile per quanto sono rari gli eventi che richiedono una simile interazione) condannando all’estinzione lo sventurato giovane, non potremo ricaricare il capitolo del videogame per rimediare.  Solo una volta concluso il gioco avremo la possibilità di cominciare da capo con opzioni salvifiche.

 

the quarry 14

ALLA LUCE GRIGIA DEL PLENILUNIO

Preceduto da un breve prologo che ci fa intuire presenze spettrali e licantropiche, The Quarry ci muove poi nel pomeriggio assolato che conclude il soggiorno in un camping lacustre di un piccolo gruppo di animatori. I bambini sono già partiti e uno dei giovani, con innocenti mire d’amore, sabota il pulmino costringendo i suoi colleghi a trascorrere ancora una notte nel luogo ormai deserto, una notte di festa.

 

the quarry 3

Conosciamo con un’efficace e intimista lentezza il simpatico, oppure antipatico (dipende molto da chi gioca e come gioca), gruppo di giovani animatori neppure troppo stereotipato: la timida artista Abi, lo spigliato nerd Dylan, la bella e cinica Emma, lo sciocco ma bello Jacob, l’irruente e concreta Katylin, il tenero Nick e il solitario e determinato Ryan.

the quarry 4

 

A questi, comunque interpretati da attori professionisti più o meno noti, si aggiunge un cast di comprimari dal volto di stelle di culto come Lance Henriksen, David Arquette, il mitico Ted Raimi fratello di Sam, e la lynchana, sempre più inquietante e meravigliosa, Grace Zabriskie. Il lavoro svolto da Supermassive sui volti e i corpi degli interpreti e impressionante nel suo fotorealismo, sebbene talvolta i primi piani abbiano qualcosa di fin troppo odontotecnico, mettendo in risalto eccessivo denti e gengive.

 

the quarry 2

Comincia la festa con un falò e il gioco di “obbligo e verità” che metterà in crisi le coppie già formate o in via di formazione, e poi il delirio: sangue e ululati. Il gruppo tende a dividersi, facendo il più classico degli errori horror, e gestiremo in un montaggio precalcolato le vicende di uno o dell’altra, salvo che non periscano, lasciandoci comunque con una sconsolata tristezza, o almeno quel sentimento che si può provare per la dipartita di un personaggio fittizio, vaghi rabbia e dolore dovuti al senso di colpa per avere mancato alle proprie responsabilità di giocatore.

the quarry 5

 

(QUASI) TUTTO IN UNA NOTTE

Nel corso dello svolgimento inarrestabile e cinematografico di The Quarry al giocatore sono concesse brevi parentesi di esplorazione di luoghi boscosi e interni tetri illustrati con ispirazione  e precisione, l’opzione di determinare l’esito di alcuni dialoghi, scelte drastiche e assai pochi, “quick-time event”, eventi in tempo reale durante i quali premere combinazioni di tasti mai elementari e ripetitivi come in questo videogame, eppure complessi e imprevisti proprio per questa rarefazione che li rende fondamentali. Durante rare occasioni possiamo anche sparare, tre o quattro  drastici ma indimenticabili proiettili in tutto il gioco.

 

the quarry 6

The Quarry richiede attorno alle otto ore per essere completato, tuttavia risulterà inevitabile ricominciarlo per rivelare tutti i suoi oscuri segreti , tentare nuove strade e soprattutto per salvare i malcapitati che la nostra imperizia e pigrizia hanno sacrificato. Vale davvero la pena rigiocare The Quarry, perché può risultare in più occasioni sorprendente.

 

the quarry 8

Da giocare durante le notti calde e avare d’acqua di questa estate brutta e rovente, per trarvi lezioni di etica, metafore o puro divertimento da brivido, The Quarry è un’opera coinvolgente, forse la più ispirata di Supermassive Games, un videogioco horror che si mimetizza in cinema ma che ci rende partecipi delle sue spietate vicende con emozioni ed empatia. Bellissimi, spaventosi e nuovi i licantropi così glabri e umani.

 

the quarry 7the quarry 9

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....