2025divano2102

IL DIVANO DEI GIUSTI 2 - IN CHIARO CHE VEDIAMO STASERA? PER I FAN DEL VECCHIO CINEMA C’È “L’UOMO CHE SAPEVA TROPPO” DI HITCHCOCK. TROVATE ANCHE "GLI SPIETATI", FORSE IL CAPOLAVORO DI CLINT EASTWOOD, E LA COMMEDIA DI BERTRAND BLIER, DA POCO SCOMPARSO, “PER SESSO O PER AMORE?” CON MONICA BELLUCCI NEGLI SCARSI PANNI DI UNA PROSTITUTA DIVISA TRA IL SUO PAPPA E UN CLIENTE INNAMORATO - NELLA NOTTE PASSA IL BELLISSIMO “IN THE MOOD FOR LOVE”, CHE FINO A IERI STAVA IN SALA COL RESTAURO IN 4K, IL NOTEVOLE “FORTUNATA" E "MASCHI CONTRO FEMMINE" - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

l’uomo che sapeva troppo

E in chiaro che vediamo? Per i fan del vecchio cinema ci sarebbe “L’uomo che sapeva troppo” capolavoro di Alfred Hitchcock con James Stewart, Doris Day, Daniel Gélin, Brenda De Banzie, l’unico del periodo d’oro che riuscii a vedere in sala. Non mi sarei mai più scordato né “Que sera sera” cantata da Doris Day, né la morte improvvisa di Daniel Gelin a Marrakesh fra le braccia di James Stewart, né il concerto finale con Bernard Hermann sul podio, né il cattivissimo Reggie Nalder che ritrovai vampiro in “Salem’s Lot”.

 

l'uomo che sapeva troppo

La canzone, che Doris Day, non voleva neanche cantare, vinse l’Oscar e divenne popolarissima. La scena del finalone all’Albert Hall dura venti minuti senza dialogo, vero e proprio tour de force di regia di Hitchcock. Il film venne prodotto dalla Paramount assieme a una società che riuniva Hitchcock e James Stewart. Doveva esserci anche Doris Day, ma suo marito, che era anche il suo manager non volle. Alla fine Doris Day scoprì che era rimasta senza un soldo, depredata da lui.

l'uomo che sapeva troppo

 

Stewart e Hithcock ebbero problemi con la Paramount proprio per questo film, che finirà tra i cinque titoli invisibili per vent’anni. Hitchcock ebbe problemi anche con lo sceneggiatore John Michael Hayes quando lesse sui titoli anche il nome dell’autore del trattamento, Angus MacPhail. Fu il film che lanciò come attrice Doris Day, considerato solo una cantante. Hithcock la aveva molto apprezzata in “La setta dei tre K” di Stuart Heisler e la volle a tutti i costi. C

 

de sica pozzetto ricky e barabba

ine 34 alle 21 passa il meno nobile “Ricky e Barabba” di Christian De Sica con Christian De Sica, Renato Pozzetto, Francesca Reggiani, Franco Fabrizi, Sylva Koscina, Canale 20 alle 21, 05 l’horror “Constantine”, primo film diretto dall’austriaco Francis Lawrence con Shia LaBeouf, Keanu Reeves, Rachel Weisz, Djimon Hounsou, Max Baker, Tilda Swinton in versione angelo con le ali.

 

nave fantasma 3

Mediaset Italia 2 alle 21, 15 propone un altro horror, “Nave fantasma” secondo e ultimo film del talentuoso Steve Beck con Gabriel Byrne, Julianna Margulies, Ron Eldard, Desmond Harrington, Isaiah Washington, che apre con una clamorosa scena supersplatter con Francesca Rettondini, unica attrice italiana che, non conoscendo una parola d’inglese, ha poche battute prima di una morte spettacolare. Dieci anni dopo si trovò sulla Costa Concordia e si salvò per miracolo…

 

gli spietati

Su Iris alle 21, 15 trovate “Gli spietati”, forse il capolavoro di Clint Eastwood, dove sembra aver del tutto digerito la lezione dei suoi maestri Sergio Leone e Don Siegel per inventarsi qualcosa di diverso. Vinse quattro Oscar, miglior film, regia, attore non protagonista, Gene Hackman, e montaggio. E venne assurdamente rifiutato dal festival di Venezia al tempo di Gillo Pontecorvo. Ma è anche un film definitivo per la parabola western di Clint e del suo personaggio, non a caso dedicato ai suoi maestri, Don Siegel e Leone.

clint eastwood gli spietati 1

Ha dei personaggi fantastici, da Morgan Freeman come pal di Clint, a un Gene Hackman cattivissimo a un Richard Harris dandy e molto inglese. Ma la scena che preferisco è il grande duello finale. Perché nessuno tira fuori la pistola e spara come Clint. Ce lo ha insegnato Sergio Leone. Venne girato vicino a Calgary, in Canada, in 39 giorni. Clint chiese a Hackman di modellare il suo personaggio sul terribile capo della polizia di Los Angeles del tempo, Daryl Gates. La sceneggiatura era stata scritta vent’anni prima da David Webb Peoples (“Blade Runner”), comprata da Coppola e poi ricomprata da Clint Eastwood.

monica bellucci per sesso o per amore? 3

 

Canale 27 alle 21, 15 passa “Il professore matto” di Tom Shadyac con Eddie Murphy, Jada Pinkett Smith, James Coburn, Larry Miller, remake di successo, ma un po’ cafone, del capolavoro di Jerry Lewis “Le folli notti del dottor Jerryl”. Cielo alle 21, 20 propone la commedia di Bertrand Blier, da poco scomparso, “Per sesso o per amore?” con Monica Bellucci negli scarsi panni della più bella prostituta di Pigalle divisa tra il suo pappa e un cliente innamorato, Bernard Campan, Gérard Depardieu, Jean-Pierre Darroussin.

 

safe house

Su Italia 1 alle 21, 20 trovate “Safe House – Nessuno è al sicuro”, un thriller da 87 milioni di dollari che si ripagò delle spese già nei primi dieci giorni di programmazione. La sceneggiatura è un po’ esile, con il giovane agente della Cia, interpretato dal Ryan Reynolds, che sogna la bella vita a Parigi con la fidanzata e si ritrova in fuga con il più ricercato traditore della Cia, cioè un Denzel Washington apparentemente perfido, inseguiti da una marea di brutti ceffi mentre volano pallottole dappertutto.

 

safe house

Il tutto interamente girato a Città del Capo, in Sudafrica. Qui la regia del nuovo arrivato a Hollywood, il trentenne svedese (malgrado il nome) Daniel Espinosa, coadiuvato dalla fotografia di Oliver Wood, responsabile delle immagini di tutta la saga di “The Bourne Identity”, è davvero notevole e porta qualcosa in più a un film che, già nella sua prima parte, funziona benissimo. Almeno come macchinetta da azione pura. C’è un grande inseguimento in macchina per la città, c’è una potente sparatoria negli slums più poveri di Città del Capo.

 

il mio nome e vendetta

 Espinosa, che aveva già girato tre film in Svezia, aveva sbancato il botteghino in patria con “Snabba Cash”, un violento poliziesco sull’ascesa gangsteristica di un piccolo corriere della droga in un Nord Europa multietnico che Harvey Weinstein aveva distribuito in America come “East Money” rendendolo un oggetto di culto. Rai2 alle 21, 20 propone un action movie all’italiana targato Netflix, “Il mio nome è vendetta”, diretto dal Cosimo Gomez dell’interessante e stiloso “Brutti e cattivi” e interpretato da Alessandro Gassman in versione Liam Neeson con tanto di figlioletta in pericolo, Ginevra Francesconi, che deve vendicarsi della morte della moglie, la bella Sinja Dieks, e sterminare la banda di calabresi comandata da Remo Girone (“capiscisti”).

 

il mio nome e vendetta

Assolutamente nulla di nuovo, ma divertente. Gomez perde ogni voglia di stravaganza visiva, il suo primo film finì a Venezia, ma non venne accolto bene, ahimè, e prova a fare un puro film di genere per Netflix. L’algoritmo regna. Gassman è un killer calabrese di un’altra famiglia che si è ritirato con una nuova identità nelle montagne di qualche film commission e vive tranquillo tagliando la legna. Quando la figlia gli scatta una fotografia affettuosa e la pubblica su qualche social, Don Angelo, che deve vendicare la morte di un figlio ucciso proprio da Gassman, ne ordina la morte immediata.

 

Muoiono però la moglie e il fratello della moglie, simile a Gassman, mentre lui e la figlioletta riescono a scappare. Lì parte il dramma del padre, che deve chiarire chi è alla figlia e deve ovviamente uccidere tutti i nemici. Bang! Bang! Comunque si vede.

roba da ricchi 5

Passiamo alla seconda serata con il divertente “Roba da ricchi” diretto da Sergio Corbucci, una sorta di rapido sequel di “Rimini Rimini”, con episodi scritti da Gianni Romoli e Bernardino Zapponi e una serie di star del tempo come Pozzetto-Villaggio-Banfi assieme a Laura Antonelli, Serena Grandi, alla nuova venuta Francesca Dellera e a una giovanissima Claudia Gerini. Strepitoso l’episodio di Laura Antonelli cafonissima barese arricchita sposata al re dell’orecchietta Lino Banfi che si innamora di Maurizio Micheli. Il pranzo dei baresi cafoni sulla Costa Azzurra vale tutto il film, scrivevo.

 

sade

Cielo aller 23, 15 passa il noioso “Sade” diretto da Benoît Jacquot, che ha avuto qualche problema recentemente con iol #metoo, con Daniel Auteuil, Marianne Denicourt, Jeanne Balibar, Isild Le Besco. In una scena, Daniel Auteuil deve mettere le sue dita nella vagina di Isild Le Besco. Il regista, Benoît Jacquot, voleva una vera penetrazione, così vennero chiamati due attori di prono per fare la scena. Ma Auteuil alla fine decise di farla lui stesso. Quindi le dita nella vagina, della attrice porno, sono le sue.

 

in the mood for love 1

Isild Le Besco, che allora aveva solo 17 anni, ha recentemente sputtanato il regista. “Benoît [Jacquot] era ossessionato dal vedermi nuda, sdraiata, di fronte alla telecamera. Io non lo volevo e lo avevo annunciato fin dall'inizio. Mi ha giurato che avremmo girato con una piccola troupe e che non avremmo visto nulla sulla telecamera. Mi sentivo in debito: avevo la sensazione che rifiutare sarebbe stato un tradimento, mentre lui si era fidato di me fin dall'inizio. Ho ceduto. Dopotutto ero lì semplicemente per servire il suo film.

in the mood for love 2

 

La mia percezione dei limiti era offuscata. Stavo diventando il suo oggetto artistico, una sua estensione. Il fine settimana prima delle riprese di questa scena, Benoît mi ha dato la sua carta di credito. Precisò che ero libera di comprarne quello che volevo. Una carta di credito contro il mio corpo da adolescente e, soprattutto, il superamento dei miei limiti”. Mortacci sua… Rai Movie alle 23, 15 passa il bellissimo “In The Mood for Love” di Wong Kar-wai con Tony Leung Chiu Wai, Maggie Cheung, Lai Chen, Rebecca Pan, Paulyn Sun. Fino a ieri stava in sala col restauro in 4K.

 

donald sutherland in quella sporca dozzina

Su Canale 27 alle 23, 15 passa di nuovo “Quella sporca dozzina” di Robert Aldrich con Lee Marvin, Ernest Borgnine, Charles Bronson, Telly Savalas, Jim Brown, John Cassavetes. Vi giro un ‘altra storia di Lee Marvin. “Mentre stava a spassarsela a Las Vegas con Woody Strode durante le riprese de “I professionistio” chiese a Woody se riusciva a colpire con arco e frecce l’insegna del Vegas Vic dalla finestra dell’albergo”. Iniziò a tirare versi il Vegas Vic…

 

terminator 2

Italia 1 alle 23, 45 passa invece il bellissimo “Terminator 2” di James Cameron con Arnold Schwarzenegger, Linda Hamilton, Edward Furlong, Robert Patrick, Joe Morton. Piuttosto riuscito, Tv8 a mezzanotte, il fantasy “The Last Witch Hunter – L’ultimo cacciatore di streghe”diretto da Breck Eisner con Vin Diesel, Rose Leslie, Elijah Wood, Michael Caine, Ólafur Darri Ólafsson. Certo, Vin Diesel era sbagliatissimo e il film fu un mezzo flop, visto che aveva un budget tra i 70 e gli 80 milioni di dollari mai ripresi. E mai ci fu alcun sequel.

fortunata

Canale 5 alle 0, 40 passa il notevole “Fortunata” diretto da Sergio Castellitto, ritratto di parrucchiera romana problematica, interpretata da una bravissima Jasmine Trinca, che venne premiata a Cannes, malsposata con un violento Edoardo Pesce, te pareva, e molto legata a un debole Alessandro Borghi con madre alterata, Hanna Schygulla. Finirà col preferire un medico che sembrava perfetto, Stefano Accorsi. Sbagliando.

 

"Creonte... Antigone... Il teatro è importante", fa lo psicanalista Stefano Accorsi. "La fregna di più", risponde in maniera rudimentale ma chiarificatrice una Hanna Schygulla modello Laura Betti nel ruolo della madre del tatuatore sciroccato, bipolare e mezzo gaio Alessandro Borghi‎.

 

fortunata 2

Beh, non fosse altro che per la camminata alla Anna Magnani di Jasmine Trinca, per l'incredibile cattivo coatto di Edoardo Pesce‎ che canta "L'amore è una cosa semplice" di Tiziano Ferro, per il ringraziamento speciale al parrucchiere Roberto D'Antonio, per l'orgoglio romanissimo del quartiere dell'Acquedotto Alessandrino, il film, malgrado una serie di scivoloni di stile sul finale (e pure di sceneggiatura) e qualche canzone di troppo, si dimostra sensibile e pieno di vitalità. Trionfo del biondo di Roberto D’Antonio e di Jasmine Trinca.

 

maschi contro femmine 1

Cielo all’1, 05 presenta “Il profumo di Yvonne” diretto da Patrice Leconte, tratto dal romanzo “Villa triste” di Patrick Modiano con Jean-Pierre Marielle, Hippolyte Girardot, Richard Bohringer e Sandra Majani come la bella Yvonne che fa perdere la testa a tutti nell’estate del 1958. Su Rai Movie all’1, 05 trovate “Maschi contro femmine” di Fausto Brizzi con Paola Cortellesi, Luca Calvani, Alessandro Preziosi, Nicolas Vaporidis, Daniel McVicar.

 

tutta da scoprire 1

Più divertente ma anche decisamente più trash “Tutta da scoprire”, commedia sexy di Giuliano Carnimeo con Nadia Cassini, Yorgo Voyagis, Renzo Montagnani, Bombolo, Enzo Cannavale, prodotto proprio da Nadia Cassini e dal suo compagno di allora, Yorgos Voyagis, Cine 34 all’1, 10. Rai Tre/Fuori orario all’1, 45 salva la nottata con un Ozu d’annata, “Inizio d’estate (Il tempo della raccolta del grano) di Yasujiro Ozu con Setsuko Hara, Chishu Ryu, Chikage Awashima, Kuniko Miyake, Ichirô Sugai.

 

l’ultima tempesta

Ancora più impegnativo “L’ultima tempesta” o “Prospero's Books” di Peter Greenaway con un grandioso John Gielgud, Michael Clark, Erland Josephson, Michel Blanc, Isabelle Pasco, Tom Bell. Dalle 3 alle 5 passa di tutto… Un rarissimo spaghetti western come “Massacro al Grande Canyon” di Sergio Corbucci e Albert Band con James Mitchum, Milla Sannoner, Giorgio Ardisson, Burt Nelson, Giacomo Rossi Stuart, Rete 4 alle 3. Primo spaghetti western interamente italiano.

massacro al grande canyon

 

Come visto di censura (n. 3118) precede anche Jim il primo di Bergonzelli (n. 3247) e Per un pugno di dollari di Leone (n. 3252). È anche il primo western girato da Corbucci, anche se, in questo caso, si ritrova a mettere a posto un film non iniziato da lui. Aveva proposto a Turi Vasile della Ultra Film il suo primo vero western, “Minnesota Clay”, da girare in Spagna, quando lo stesso Vasile lo manda in Jugoslavia a rimettere a posto questo film.

massacro al grande canyon

“Lo aveva iniziato Albert Band, un italoamericano che parlava bene anche l’italiano”, mi raccontò Turi Vasile, “ma dopo le prime settimane mi accorsi che era incapace di girare un film. Così chiamammo Franco Giraldi come aiuto regista, che a sua volta portò Sergio Corbucci, che poi finirà il film. Lo girammo in un villaggio western in Jugoslavia che usavano i tedeschi per i loro primi western.”

 

massacro al grande canyon

Più o meno è la storia che raccontava anche Corbucci: “Mi recai in Jugoslavia dove una troupe americana finanziata in parte da capitali italiani, si era trovata negli impicci perché il regista, un americano intellettuale e mezzo pazzo, non ci capiva più niente. Ultimai quel film, mi divertii come un pazzo a fare muovere i cavalli, gli indiani, le pistole, e mi convinsi sempre di più che quella del western era una strada buona”.

 

massacro al grande canyon

Sono quindi le prove generali per lo spaghetti corbucciano, anche se sui titoli di testa si legge che è “un film di Albert Band”, cioè l’italo americano Alfredo Antonini che aveva fatto l’aiuto in America a John Huston, aveva girato un suo western nel 1956 e aveva poi deciso di portare il western in Europa. Il primo film che aveva prodotto era stato Duello nel Texas nel 1963. Anche Giorgio Ardisson lo ricorda come il primo western italiano: “Il peccato fu che non venne bene al montaggio. C’erano degli errori, ad esempio si vedevano i buoni che si sparavano tra loro invece che sui cattivi. Se fosse riuscito meglio sarebbe stato un grosso successo, perché era il primo western girato in Italia”.

 

cleo dalle 5 alle 7.

Rai Tre alle 3, 45 passa un grande film di Agnès Varda, “Cléo dalle 5 alle 7” con Corinne Marchand, Antoine Bourseiller, José-Luis De Villalonga, Rete 4 alle 4, 30 presenta il mélo “Dedicato a una stella” di Luigi Cozzi con Pamela Villoresi, Richard Johnson, Maria A. Belluzzi, Francesco D'Adda. Su Iris alle 4, 30 trovate invece “Tentacoli” di Ovidio G. Assonitis, che firma come Oliver Hellman, sub-Squalo con un polpo gigante che tutto inghiotte interpretato da John Huston nei panni di un reporter anzianotto, Shelley Winters, che a 57 anni fa la mamma di un bambino di 10, Bo Hopkins come mischione di Robert Shaw+Richard Dreyfuss, Henry Fonda che in un giorno di riprese fa quello che può, Delia Boccardo, Cesar Danova, Sherry Buchanan.

il leone di san marco

 

Girato in dodici settimane tra Atlanta e Porto Ercole. Chiudo con “Il Leone di San Marco”, avventuroso di Luigi Capuano con Rik Battaglia, Gianna Maria Canale, Gordon Scott, Franca Bettoja, Rai Movie alle 5. Mai visto.

constantine richard johnson pamela villoresi dedicato a una stella il leone di san marco dedicato a una stella massacro al grande canyondedicato a una stella dedicato a una stella pamela villoresi dedicato a una stellaconstantine constantine TENTACOLIfortunata 2inizio d'estatecleo dalle 5 alle 7cleo dalle 5 alle 7. fortunata jasmine trincafortunata di castellittotutta da scoprire 2tutta da scoprire 2linda hamilton terminator 2 il profumo di yvonne il profumo di yvonnede sica ricky e barabbanave fantasma 1nave fantasma 2roba da ricchiroba da ricchi 1the last witch hunter – l’ultimo cacciatore di streghe vin diesel the last witch hunter – l’ultimo cacciatore di streghe quella sporca dozzina 3the last witch hunter. quella sporca dozzina 4donald sutherland in quella sporca dozzina quella sporca dozzina 5quella sporca dozzina 6roba da ricchi 2NATHALIE GUETTA RICKY E BARABBAlaura antonelli roba da ricchiserena grandi roba da ricchi roba da ricchi 4RICKY E BARABBAmonica bellucci per sesso o per amore? 1morgan freeman gli spietatimorgan freeman clint eastwood gli spietati richard harris gli spietatiil professore matto 4il professore matto 1il professore matto 3il professore matto 2l'uomo che sapeva troppo

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA