fulvio abbate

FULVIO ABBATE: ''LA SINISTRA ITALIANA E' 'CHIPSTER E NUTELLA', GABBIA DEL PEGGIOR CONFORMISMO" - “I FILM DI MORETTI? NEANCHE BUONI PER FARSI UNA SEGA” - LO STREGA? MI FA VENIR VOGLIA DI ANDARE A PUTTANE SULLA SALARIA”

ABBATE CRAXIABBATE CRAXI

Andrea Coccia per “www.linkiesta.it”

 

Fulvio Abbate è uno dei pochi intellettuali di questo paese, perlomeno di quelli vivi. Il marchese Abbate, può vantare amicizie di altissimo rango tra i satiri e i "patafisici" d'Europa e, quando gli si chiede dei salotti della borghesia intellettuale romana, preferisce parlare delle puttane di Caracalla.

 

È un personaggio così, Fulvio Abbate, un provocatore e un edonista, ma soprattutto, è un sacerdote laico della fantasia, che ha applicato in qualsiasi sua forma: ha scritto romanzi, saggi, pamphlet, ha fondato la famosa televisione monolocale Teledurruti — che ormai ha una storia ventennale — ha scritto di arte, letteratura, televisione, ha fondato il movimento politico Situazionismo e Libertà, sotto il cui simbolo — un disegno regalatogli dalla penna del suo amico Wolinski — si è candidato alla presidenza della Repubblica italiana e l'unica fede che abbia mai applicato alla propria vita è quella in se stesso.

FULVIO ABBATEFULVIO ABBATE

 

Complici le elezioni amministrative, recentemente qualcosa si è mosso sul canale YouTube di Teledurruti, sul quale il marchese ha lanciato, insieme a Bobo Craxi, una rubrica intitolata Gauche Caviar. Che cosa significa Gauche Caviar? A rigor di Treccani sarebbe quella sinistra intesa come «classe intellettuale dominante, che ama concedersi un tenore di vita elevato, in contrasto con le ideologie che professa». Ma le enciclopedie sono cose da ingegneri, è meglio parlarne direttamente col marchese.

 

Marchese, esiste ancora la Gauche Caviar in Italia?

La Gauche Caviar? In realtà, qui in italia non c'è mai stata.

 

Perché?

Perché la sinistra italiana non è mai andata oltre la nutella e le chipster di Veltroni. Le manca completamente quella dimensione di spleen che la gauche caviar internazionale ha incarnato grazie a gente come Dominique Strauss Kahn, uno che della Gauche Caviar è la vetta massima.

 

Fulvio Abbate Com'è la sinistra italiana?

 

ABBATE MORESCOABBATE MORESCO

È una sinistra borghese, conformista, che ha a Roma un suo presidio inattaccabile, che è la stessa gauche che ha messo al mondo i girotondi e che ha in Nanni Moretti una sorta di punto di riferimento. Ma mentre DSK ci ha fatto dono di performance sessuali strepitose, i film di Nanni Moretti non ci hanno mai lo spunto nemmeno per una sega. E se la sinistra non ha un alcun portato erotico, allora non ha ragion d'essere.

 

Che cos'è il conformismo e perché ha distrutto al sinistra?

leosini abbateleosini abbate

 

Il conformismo è la dittatura della mediocrità. Per esempio, se in un salotto in cui c'è un patto di esistenza rispetto all'intelligenza e alla brillantezza, qualcuno prova a muovere un'obiezione e dire, che ne so, che i film e i libri di Veltroni fanno cacare, quel patto si spezza. Tra le macchie peggiori che Roma ha mostrato rispetto a se stessa ci sono state le interviste a una serie di personalità che uscivano dall'Auditorium dopo essere stati a vedere l'anteprima del film di Veltroni e tutti dicevano “è un capolavoro”. Evidentemente, delle due, l'una: o a Veltroni gli diamo un Oscar e un premio Nobel, oppure abbiamo di fronte una delle migliori prove di cosa sia il conformismo.

 

C'è stata a suo avviso una poppizzazione della politica italiana negli ultimi anni?

 

Ma va, ma che pop? Il pop era quello di Andy Warhol, oppure di un Mario Schifano, che se ne andava in Nepal a fumare oppio, si scopava le contesse e prestava la sua Bentley ai maoisti di Servire il popolo. Quello era pop. Questi qua non vanno oltre l'orgoglio di avere in salotto Luca Odevaine, che per anni, nei salottini di sinistra, tutti nominavano come se fosse un bene prezioso. Erano gli anni in cui i più banali scrittori di sinistra si ritrovavano a guardare il festival di Sanremo mangiando chipster.

 

wolinski e fulvio abbatewolinski e fulvio abbate

E lei, che faceva?

Io in quei momenti sentivo il bisogno di andare a rimorchiare le puttane sul Lungotevere. Perché era un atto ben più letterario che guardare Sanremo aderendo a quel tipo di banalità.

 

Quindi guardare Sanremo mangiando chipster non è pop?

No, quella è la prosecuzione del liceo. D'altronde Roma ha vissuto il marchio della cosiddetta Vocazione maggioritaria, che ha impoverito tutto.

 

In che modo ha impoverito?

A mio parere essere scrittori significa lavorare per la sovversione, per il sabotaggio, non per il dominio. E invece la sinistra intellettuale così come si è configurata a Roma è priva di eros ed è legata da quel che io chiamo clientelismo dal volto umano.

fulvio abbate   movimento abbasso la realtafulvio abbate movimento abbasso la realta

 

E da chi sarebbe composto questo gruppo intellettuale romano?

 

Basta vedere i programmi del Festival delle Letteratura di Massenzio, o piuttosto della Casa delle letteratura; oppure la tavolozza di Radiotre; o le serata a casa Bellonci per il Premio Strega. Lì si capisce che non c'è spazio per chi abbia voglia di essere ingestibile.

 

Quindi non è solo un caso che cinque finalisti su cinque allo Strega siano romani?

No, non è assolutamente un caso, anche se non è solo quello. Il problema vero è che nessuno di quelli si metterà mai a ballare il tip tap nudo sul tavolo. E uno scrittore, un artista, se non si denuda e si mette a ballare il tip tap sul tavolo a una serata come quella del premio Strega, che diavolo di artista è? Che emozione mi ha donato? E non mi vengano a dire che ciò che conta è l'opera. Perché è una giustificazione che non regge. Le serate del premio Strega sono, da una parte, l'esplosione del Generone romano, e, dall'altra, la morte di qualsiasi fantasia.

NANNI MORETTINANNI MORETTI

 

Come ha letto l'intervento di Moresco che, dopo essere stato escluso dalla cinquina, ha attaccato il premio?

Antonio Moresco è una sorta di monaco della letteratura, ed è chiaro che sia un corpo estraneo, anche per la sua storia, nel contesto del premio Strega. Lo capisco benissimo, ha provato un disagio antropologico, si è sentito fuori luogo, e, giustamente, ha provato orrore, ha visto quel luogo per quello che è, un obitorio di qualsiasi fantasia, di qualsiasi sentimento civile. Quel posto è un tempio della mediocrità.

 

Che effetti ha avuto la vocazione maggioritaria veltroniana sull'intellettualità italiana?

Vocazione maggioritaria significa che si ritiene che il lavoro dell'artista e dell'intellettuale debba servire per creare consenso, ma noi sappiamo che così non è mai stato e non deve essere. Scusami, vogliamo parlare della satira politica? Vogliamo dire che ormai abbiamo una satira politica organica in questo paese, pensa a Staino e Ellekappa, due funzionari di partito nelle loro vignette.

STREGASTREGA

 

Sì, parliamone, dove, o meglio, quando è finita la satira in Italia?

 

La satira in questo paese è finita al tempo del Male, in quegli anni aveva dalla sua come portato culturale il Settantasette, il maodadaismo. Dopo quella energia è stata assorbita, è diventata un supplemento de L'Unità o un allegato de La Repubblica. È inimmaginabile pensare uno Charlie Hebdo in Italia.

 

Perché?

 

Il Male n.02 copertina Il Male n.02 copertina

Perché la satira deve avere la libertà di pisciare in testa a uomini, donne, omosessuali, handicappati, come faceva Charlie Hebdo e Harakiri. Se no non è satira. La satira non deve essere virtuosa, la satira deve essere un piede di porco, un maglio che metta in discussione tutto, altrimenti tanto vale attenersi alle brochure del cinema Nuovo Sacher di Moretti. Il fatto che la sinistra è alla frutta e figure come Moretti non riescano a trovare una sola parola, non trovino un “andate tutti a cagare”, dovrebbe dirci qualcosa della dimensione dello squallore in cui si ritroviamo.

 

Perché non ci sono reazioni?

Perché vige un'idea superiore di controllo e di autocontrollo o anche perché ci hanno convinto che se no arrivano i barbari.

 

I barbari?

 

Per anni è stato così: facciamo affidamento sul Partito — PCI, PDS, DS, PD — perché in assenza di questo baluardo c'è l'orda fascista. Ed è in nome di questo ricatto che si è costruito un ceto intellettuale che non ha un briciolo di amor proprio né un briciolo di eros da donare a se stesso e al mondo. È puro conformismo borghese.

CINQUINA STREGACINQUINA STREGA

 

Che cos'è la borghesia?

 

Prima di tutto, una forma di ipocrisia: vuol dire che io non ti affronterò mai come Fulvio Abbate, ma ti affronterò facendomi precedere dal mobilio dei miei antenati, dai loro titoli, da mio zio questore, da mio nonno procuratore generale della Repubblica. Questa è la borghesia.

 

 

E la borghesia romana?

 

Roma non ha mai avuto una sua vera borghesia, ce l'ha avuta raccogliticcia, quello che chiamano Generone. Milano sa cosa sia la borghesia, Roma no. E il ceto intellettuale è conseguenza di questo. Ma riflettiamo un attimo sulla nomina del figlio di Cristina Comencini a ministro della Repubblica, Carlo Calenda. Quando uno figlio della buona borghesia romana diventa ministro di un governo che fa riferimento a un'area progressista, allora siamo in una cultura di tipo dinastico. Questa è Roma. E qualcuno ha detto qualcosa? Qualcuno ha avuto qualcosa da dire alla nomina di Giovanna Melandri al Maxxi? Qualcuno del ceto intellettuale romano ha mai firmato per chiedere le sue dimissioni? No, e la vera domanda è: perché?

STAINOSTAINO

 

Ecco, perché nessuno dice niente?

Perché tutti ritengono che, firmando, avrebbero rotto un silenzio che, in prospettiva clientelare, è molto prezioso. Perché precludersi la possibilità di essere incluso in quel giro?

 

Qual è il prezzo da pagare per chi esce allo scoperto e li manda a cagare?

Gli ingestibili tendono a marginalizzarli, oppure, come fa Renzi, a bollarli con una categoria come quella del Rosicone, o del Gufo, che è una categoria che, soltanto con la sua esistenza, rappresenta un crimine contro l'intelligenza.

 

È una sorta di fascismo di sinistra?

No, perché anche nei regimi comunisti, in assenza dell'imprimatur del sindacato degli scrittori tu non esistevi. Prendi Benedikt Erofeev, un grande scrittore underground sovietico che è stato lasciato morire in povertà.

 

LUCA ODEVAINELUCA ODEVAINE

In risposta a tutto questo io sono felice di aver fatto, insieme a Bobo Craxi, Gauche Caviar, una rubrica in cui ci concediamo il lusso della fantasia. Perché dopo che io esco dal premio Strega mi viene voglia di andare a scopare con le puttane di via Salaria. Perché è lì il mondo, non è a casa Bellonci.

 

Come si attacca questo sistema?

Il sistema è inattaccabile, perché il collante del sistema è culturale e antropologico: chi sta fuori vuole essere accolto. È semplice. Esiste soltanto l'orgoglio individuale. Esiste soltanto che tu a un certo punto ti alzi e dici: Sapete che vi dico? Io non ci resto a subire la vostra mediocrità; io me ne vado a puttane sul Lungotevere!

ABBATEABBATE

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."