1- BUSI: “DAGO, SE TI VA, PUBBLICA LA MIA RISPOSTA DEL 2 NOVEMBRE AL CICLOSTILATO MAIL CHE GIORGIO GORI HA INVIATO, CREDO, ALLE CENTINAIA E CENTINAIA DI COLLABORATORI CHE SONO ENTRATI E USCITI DALLA MAGNOLIA IN TUTTI QUESTI ANNI E QUINDI ANCHE A ME” 2- “ALLORCHÉ IO SCRIVO QUESTA NON RICHIESTA RISPOSTA A GORI, ANCORA NON SO CHE LUI ERA DIETRO LA SCENOGRAFIA MEDIATICA DEL RENZI SINDACO DI FIRENZE CHE SCENDE SULLA SCENA POLITICA NAZIONALE, BUTTO LÌ UN'IPOTESI QUASI PER CELIA, E SOLO UN'ORA DOPO L'INVIO SAPRÒ, DAL TUO SITO, CHE HO CENTRATO IN PIENO LA QUESTIONE DI COSA SI METTERÀ A FARE GORI ADESSO: “DIMMI, MICA VIVRAI DI RENDITA D'ORA IN POI? ECCO, HO CAPITO: HAI INTENZIONE DI IMBARCARTI SUL CARRO PAROLAIO DEL RENZI!” 3- “PS. HAI NOTATO, COME DALL'OUTING DEL 23 SETTEMBRE DEI "DIECI POLITICI ITALIANI GAY OMOFOBI" NON CI SIA PIÙ STATA UNA SOLA DICHIARAZIONE OMOFOBA DA NESSUNA PARTE, CLERO INCLUSO? MAI SUCCESSO A MEMORIA D'OMO. QUALCOSA VORRÀ DIRE, MA COSA?”

Lettera di Aldo Busi

Dago, se ti va, pubblica la mia risposta del 2 novembre al ciclostilato elettronico che Giorgio Gori ha inviato, credo, alle centinaia e centinaia di collaboratori che sono entrati e usciti dalla Magnolia in tutti questi anni e quindi anche a me; Gori, dalla mia lettera, non ne esce affatto male, ma quanto va riconosciuto è dovere riconoscere, e nell'incipit mi riferisco, se qualcuno non lo sapesse, alla mia partecipazione all' "Isola dei famosi" e al saldo che mi spettava dopo esserne uscito;

varrà la pena di notare anche qui, che piaccia o no, antiberlusconiano come sono, quanto Magnolia, Mediaset e Mondadori, nella storia della mia economia e dei miei contratti di scrittore e di libero professionista, non abbiano a tutt'oggi uguali in Italia per correttezza, puntualità, affidabilità e rispetto dei patti, e questo non è affatto cerchiobottismo dell'ultima ora, è una storia certificata all'erario che parte dal 1985.

Desidero mi si faccia invece credito di un dettaglio precognitivo: allorché io scrivo questa non richiesta risposta a Gori, ancora non so che lui era dietro la scenografia mediatica del Renzi sindaco di Firenze che dalla Leopolda scende sulla scena politica nazionale, butto lì un'ipotesi quasi per celia, e solo un'ora dopo l'invio saprò, dal tuo sito, che ho centrato in pieno la questione di cosa si metterà a fare Gori adesso;

già che ci sono, dirò che anch'io avevo notato che nei 100 punti del programma del "Nuovo che avanza" (nel senso, detto alla sagrestana, "O Romanina, guarda un po' in cappella se è avanzato del nuovo dal vecchio di ieri"?) si parla della riorganizzazione della Rai ma non c'è alcun riferimento a Mediaset e al conflitto d'interessi messo in rilievo poi da altri spulciatori, ma io non mi sto rivolgendo al Renzi stesso, al quale l'avrei fatto notare, ma al Gori che si è preso la briga di inviarmi una spiegazione che non spiega niente e di cui nemmeno comprendo la ragione, ignoro cioè di non avere più a che fare con il Gori imprenditore, bensì di avere a che fare con il politico Giorgio Gori, e devo pur essere veloce e restare nei limiti di qualche linea di cortesia forse dovuta, non so, visto che la genericità della comunicazione ricevuta, ripeto, neppure suppone una risposta - tant'è vero che è rimasta senza seguito.

PS che non c'entra niente e pertanto c'entra del tutto con chiunque in un programma politico di ben 100 punti fa finta di niente e non spreca l'ombra di un accenno alla vita di almeno sette milioni di elettori italiani: hai notato, Dago, come dall'outing del 23 settembre dei "dieci politici italiani gay omofobi" non ci sia più stata una sola dichiarazione omofoba da nessuna parte, clero incluso?

A parte quel delizioso battibecco il 21 ottobre tra Pierangelo Ferrari del Pd che da un post di Twitter aveva dato dell'omofobo all'illuminato Massimo Poliedri della Lega Nord che, furibondo, si è giustamente difeso urlandogli dietro, "Non sono malato, io!", più niente. Sette settimane senza una esternazione omofoba di politico/prete italiano e ancora nessun segno di crisi di astinenza o di isterismo donnesco-istituzionale represso? Mai successo a memoria d'omo. Qualcosa vorrà dire, ma cosa?
Aldo Busi

[MAIL INVIATA DA GIORGIO GORI, 2 NOVEMBRE 2011, H 17:16]
Cari amici,
come avrete forse saputo, ho deciso di lasciare i miei incarichi operativi in Magnolia e in Zodiak Media Group. Dopo tanti anni di lavoro in televisione sento il bisogno di occuparmi anche di altro, almeno per un po'. Magnolia può fortunatamente contare su un gruppo di ottimi professionisti, guidati di Ilaria Dallatana, e sono certo che senza di me potrà soltanto fare meglio.

Desidero ringraziare ognuno di voi per la fiducia, per la collaborazione e in molti casi per l'amicizia che mi avete dimostrato. Spero perciò di restare in contatto con la maggior parte di voi. Da domani potrete raggiungermi all'indirizzo ... mentre il mio numero di cellulare resterà lo stesso.
In bocca al lupo per tutto. E a presto,
Giorgio

[RISPOSTA DI ALDO BUSI, 2 NOVEMBRE, H 18:40 ]

Ciao, Gori, intanto ancora complimenti per la correttezza dimostrata con me nel risolvere ogni questione economica nei tempi contrattuali, mi sarei oltremodo seccato altrimenti, certo col suo tempo, perché per alcuni mesi sono rimasto come stupefatto dal non averci lasciato le penne.

Ti ho visto e sentito in tv durante la campagna pubblicitaria del Renzi, al quale hai dato una grossa mano promozionale; ho letto tutti e cento i punti del suo programma, c'è un vago riferimento alle coppie di fatto (credo sia l'art. 89) ma nessuno alle coppie di fatto monogeneriche e nessun riferimento a un qualsivoglia contenzioso da aprire con la Chiesa, tipo rivedere il Concordato, sopprimere l'otto per mille, stornare tutto ciò che non è strettamente "di culto" (è chiaro che per me niente è di culto, tutto è economia in nero: matrimoni, funerali, battesimi, cresime che dovrebbero pagare la SIAE come qualunque altra rappresentazione teatrale, ma tant'è) dall'esenzione Ici, quindi per me nasce morto e di certo non lo voterò, proprio come non voterò nessuno dei Santissimi Tre dell'Alleluia Bersani, Vendola, Di Pietro, troppo bigotti e clericali per i miei gusti.

Ma dimmi, mica vivrai di rendita d'ora in poi? Ecco, ho capito: hai intenzione di imbarcarti sul carro parolaio del Renzi! Tuttavia, le risoluzioni per l'economia e i paletti alla politica mi sembrano eccellenti, che gli costa fare uno sforzo verso la modernità definitiva? Siamo più indietro del Sud Africa e del Portogallo! Un caro saluto, Aldo Busi

 

aldo busialdo busi Giorgio GoriGiorgio Gori MATTEO RENZI E GIORGIO GORIMATTEO RENZI RENZIGIORGIO GORI AL BIG BANG DI RENZIMATTEO RENZI

Ultimi Dagoreport

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…