checco zalone

“LA MIA PRIMA CANZONE ROMANTICA? BUCCHINHU RIGATU. ISPIRATO A UNA NOSTRA AMICA DAI DENTI SPORGENTI” – CHECCO ZALONE SI RACCONTA IN UNA BOMBASTICA INTERVISTA A CAZZULLO (“VISTO IL COGNOME, CAPISCO IL SUO DRAMMA”) – “HO CUCINATO PER LA MELONI E LE HO CHIESTO: ‘HAI INTOLLERANZE, OLTRE A QUELLE CHE GIÀ CONOSCIAMO?’ - IL VIDEO DEL KARAOKE? STRUMENTALIZZATO. PARAFRASAI ‘LA CANZONE DI MARINELLA’ AI TEMPI DELLE OLGETTINE: ‘QUESTA È DELLA D’ADDARIO LA STORIA VERA...’. A MEDIASET SCOPPIÒ IL DIBATTITO: TRASMETTERLA O NO? BERLUSCONI ERA PREMIER. IO DISSI…” – E POI L’ANSIA DI DELUDERE CHE NON LO FA DORMIRE E LA CENERENTOLA TRANS (“FIORENZA 'A FATA DE COSENZA...”) – VIDEO

 

CHOPIN PIPPAROLO, VASCO ROSSI CON LA PASSIFLORA, PUTIN CON LA SINDROME DEL MICROPENE – LO SHOW DI CHECCO ZALONE AL TEATRO BRANCACCIO DI ROMA - VIDEO

https://m.dagospia.com/chopin-pipparolo-vasco-con-la-passiflora-putin-e-la-sindrome-del-micropene-lo-show-di-checco-zalone-345686

checco zalone spettacolo amore + iva 4

 

 

Estratto dell'articolo di Aldo Cazzullo per il “Corriere della Sera”

 

Luca Medici, anzi Checco Zalone, la vedo in forma.

«Esco ora dalla palestra. Mi alleno tutti i giorni».

 

Pesi? Bilancieri?

«Fa tutto il personal trainer; io non faccio un cazzo».

checco zalone spettacolo amore + iva 1

 

Non si può dire questa parola sul Corriere.

«Capisco. E, conoscendo il suo cognome, capisco il suo dramma. Scriva: io non faccio nulla».

 

Fa teatro: 55 spettacoli in giro per l’Italia, tutti esauriti. Che Italia ha visto?

«Un Paese senza pazienza. Non vuole più racconti ma sintesi. I ragazzi non guardano più la partita; preferiscono gli highlights».

 

Nella sua ultima intervista, tre anni e mezzo fa al Corriere, lei si ribellò al politicamente corretto: «Qui non si può dire più nulla...».

muti zalone

«Oggi il problema è quello opposto: qui si può dire tutto; anche troppo. Si dà voce a chi non lo merita. Ognuno è libero di sparare le sue nullate, di ferire, di offendere, senza conseguenze. Il male del secolo è il narcisismo. E il nostro specchio di Narciso è il telefonino. Sto cominciando a pensare a un film, e il tema sarà questo: il narcisismo di massa».

 

Lei però continua a essere considerato politicamente scorrettissimo.

«Le polemiche social sono costruite ad arte dai media, in particolare da certi narcisi che conosco, alla ricerca di click. Alla gente non importa nulla; e io non rispondo mai, per non alimentarle. Mi hanno crocefisso per la storia della Cenerentola transessuale, e sa qual è lo sketch dello spettacolo che fa più ridere il pubblico?».

 

La Cenerentola transessuale. Com’è?

muti zalone

«Lei vorrebbe essere invitata al ballo del principe, nonostante di scarpe porti il 48. Così arriva Fiorenza, ‘a fata de Cosenza — quando dico Fiorenza ‘a fata de Cosenza con l’accento calabrese è il momento in cui ridono di più —, che viene dai cieli, porta carrozze e toglie peli. La trans può così partecipare al ballo e ovviamente il principe si innamora proprio di lei... è una storia che trovo dolcissima, quasi delicata. Dov’è l’offesa? Le ultime file in particolare muoiono dalle risate. Avessi tanti soldi, cambierei le prime file con le ultime: venite qui davanti...».

 

Chi c’è in prima fila?

«La borghesia impellicciata. In fondo c’è il popolo. A Roma poi ho lo stress pazzesco dei biglietti omaggio. Li chiedono un po’ tutti, e devi capire a chi non puoi dire di no».

checco zalone spettacolo amore + iva

 

(...)

 

Come ha trovato il video del karaoke Meloni-Salvini?

«È stato strumentalizzato».

 

(..)

 

CHECCO ZALONE AL TEATRO BRANCACCIO

Lei di chi è?

«Dei perdenti. Sono del 1977, votai per la prima volta nel 1996: Berlusconi secco. Perse.

Poi non mi ricordo: ho rimosso. Di sicuro ho votato Renzi, e ha perso pure lui. L’ultima volta ho votato Pd, e ha straperso».

 

Checco Zalone sincero democratico è scoop. E la Meloni?

checco zalone a grottaferrata

«Un’estate ero in vacanza in Puglia con gli amici delle mie figlie, tutti fascistoni, quindi fan di Giorgia. Pure lei era in vacanza lì vicino. E mi mandò un WhatsApp chiedendo di incontrarmi».

 

E lei, Checco?

«Io non incontro mai politici, però non volevo deludere i miei amici. Pensai a un caffè in gran segreto, ma loro si ribellarono: “La devi invitare a pranzo a Giorgia!”. Così le ho mandato questo WhatsApp, legga: “Abbiamo affittato un villino anni 80 (condonato). Ci sono panzerotti, riso patate e cozze, parmigiana, latticini... Hai allergie e intolleranze, oltre a quelle che già conosciamo?”».

 

La Meloni risponde seria che è allergica alle nocciole. Poi però la chat continua...

«Qui comincia la parte erotica, ma non posso fargliela leggere».

 

Anche una storia tra Giorgia Meloni e Checco Zalone è scoop.

CHECCO ZALONE SANGIORGI

«Scherzo, dai. Non ci siamo più visti né sentiti. Mi ha mandato un messaggino per chiedermi come andava lo spettacolo, e io le ho risposto. Tutto qui. Dalla politica mi tengo lontano».

 

Elly Schlein come la trova?

«Stupenda! Bellissima!».

 

 

(...)

CHECCO ZALONE NEI PANNI DI RICCARDO MUTI AL TEATRO BRANCACCIO DI ROMA

Quest’anno lei a Sanremo non è andato. Perché?

«Perché non mi hanno invitato. Aspettavo con ansia l’invito per dire di no. Amadeus mi ha negato la soddisfazione».

 

Che effetto le ha fatto il bacio tra Fedez e Rosa Chemical?

«Nessuno. Sono cose già viste, e poi non hanno neanche messo la lingua... Fedez è una vittima del sistema dei social. Lo comprendo e gli voglio bene».

 

Il patron del festival è Lucio Presta, che è pure produttore del suo spettacolo. Potente e temuto.

«Ho visto come si muoveva a Sanremo, anche alzando la voce se necessario, e mi sono detto: è il mio uomo. Ha una fisicità che intimorisce, averlo nemico non è gradevolissimo.Su 55 serate non ne ha mancata una, senza mai mettere becco sui contenuti, tranne una volta».

 

 

Quale?

«Raccontavo la gita a Eurodisney con le mie figlie in parallelo con il viaggio dei bambini ebrei ad Auschwitz. A me pareva una cosa bella, ma Presta mi ha detto: questa cosa dei bambini ebrei è meglio se la lasci perdere. Ho capito che aveva ragione lui».

 

(…)

 

JOVANOTTI CHECCO ZALONE

Quando ha cominciato con lo spettacolo?

«A dodici anni. Suonavo le tastiere ai veglioni di San Silvestro con mio padre, in un gruppo chiamato Gli Amici del Sud. Sono sempre stato convinto di essere più bravo come musicista che come attore. Il massimo fu quando Pippo Baudo a Domenica In, anziché le solite nullate, mi fece suonare il jazz: Spain, di Chick Corea».

 

Cosa suonavano Gli Amici del Sud?

CHECCO ZALONE NEI PANNI DI VASCO AL TEATRO BRANCACCIO

«Ci siamo evitati tutto il pop degli Anni 80, dai Duran Duran agli Europe. Noi facevamo i Dik Dik: “L’ora dell’amore”, “Ho in mente te”. E i Beatles. Poi ho scritto la mia prima canzone romantica».

 

Quale?

«Bucchinhu Rigatu. Ispirato a una nostra amica dai denti sporgenti: “Ahiii, che dolore...”. Per fortuna all’epoca il body-shaming nessuno sapeva cosa fosse. La suonai in un locale che si chiamava Ipanema. Lei, la mia musa, non capì e la trovò molto spiritosa: “Ma come ti è venuta in mente?”. Non ebbi il coraggio di rivelarle la verità».

 

(…)

 

A Sanremo l’anno scorso lei prese in giro Al Bano. Si è offeso?

«Ma no, era contento. Sono stato a casa sua, a Cellino San Marco: la villa delle meraviglie. È più grande dell’intero paese. Qui un capitello corinzio, là un’insegna western... È venuto a sentirmi a Roma, insieme con De Gregori».

ivano marescotti checco zalone

 

De Gregori?

«Francesco è l’unico amico vero che ho nel mondo dello spettacolo. Mi ha adottato».

Eppure dicono sia distanziante. Lo chiamano il Principe.

«Proprio per questo mi piace. Vado a mangiare a casa del Principe quando voglio, e questa è una delle più belle soddisfazioni della mia vita. L’altra sera io ho cantato Viva l’Italia, e lui La Prima Repubblica, tra il tripudio del pubblico. Poi però è salito sul palco Al Bano. E ha rovinato tutto».

Cioè?

«Al Bano ha una voce pazzesca. Ha cantato Nel sole, e ha preso un dooooo di petto che ha cancellato il resto. Ci ha massacrati».

 

 

(...)

 

CHECCO ZALONE NEI PANNI DI PUTIN

 

Chi sono i suoi modelli?

«Sordi. Non solo ha recitato la parte della canaglia; ha fatto grandi film, come Una vita difficile e Il vedovo. E io quelli non li ho ancora fatti. Paolo Villaggio è stato grandissimo. Tra gli attori, Marcello Mastroianni. Ho visto su RaiTre una sua intervista...».

 

(...)

Checco Zalone legge?

«Di notte, perché non riesco a dormire. Oppure ascolto gli audiolibri».

 

Perché non riesce a dormire?

«Per l’ansia. Di deludere, di fallire. Così mi aiuto con le pillole. Ansioso come me c’è solo Fiorello, Amadeus invece è così calmo... Durante la lavorazione di “Tolo Tolo” ho provato pure lo Xanax. Una volta all’Arena di Verona, mentre aspettavo di salire in scena per promuovere “Sole a catinelle”, stavo piangendo per la tensione. Arriva Gianni Morandi, che conduceva la serata, mi accarezza, mi tranquillizza: “Che vuoi che sia?”. Un grandissimo. Del resto se arrivi a 75 anni, dopo 70 anni di carriera, vuol dire che hai qualcosa dentro. E la gente lo sente».

ZALONE

 

 

 

 

(...)

 

Ma i veri grandi non si offendono mai. Nello spettacolo prendo in giro Riccardo Muti: è venuto a trovarmi in camerino, rideva felice».

 

Prende in giro anche Vasco, che sul deep web trova le analisi del sangue di Ligabue e le confronta con le sue: trigliceridi, transaminasi...

«Conoscere Vasco è il mio sogno. Sono andato a un suo concerto, e quella volta il biglietto omaggio l’ho chiesto io. Siccome sono un Vip, mi hanno messo proprio sotto il palco, lui mi ha visto, mi ha fatto “eeehhh”, e mi ha chiamato su. Però questo non vuol dire conoscersi. Vasco è il mio idolo».

 

checco zalone

Prima che la storpiassero Salvini e Meloni, lei aveva già parafrasato la Canzone di Marinella di De André ai tempi delle olgettine: «Questa è della D’Addario la storia vera...».

«A Mediaset scoppiò il dibattito: trasmetterla o no? Berlusconi era presidente del Consiglio. Io dissi: metà del pubblico di Zelig l’avrà filmata col telefonino; se non la mandate in onda, uscirà lo stesso, e voi farete una figura del nulla. La mandarono in onda».

checco zalone show 2009 3checco zalone sfotte i virologiZALONEamadeus e checco zalone 1checco zalone show 2009 2checco zalone 33AMADEUS CHECCO ZALONEchecco zalone show 2009 1

Ultimi Dagoreport

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)

benjamin netanyahu giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – CORRI A CASA IN TUTTA FRETTA, C’È UN CAMALEONTE CHE TI ASPETTA: QUELLA SIGNORINA ALLA FIAMMA CHE VUOLE MANTENERE UN RAPPORTO CON L’EUROPA MA NELLO STESSO TEMPO, TEMENDO DI ESSERE SCAVALCATA A DESTRA DA SALVINI, SBATTE GLI OCCHIONI A TRUMP. LA STESSA CHE IMPLORA LA FINE DELLA TRAGEDIA DI GAZA MA L’ITALIA CONTINUA A FORNIRE ARMI A ISRAELE (SECONDO PAESE DOPO GLI USA DOPO LA DECISIONE DI MERZ DI FERMARE L’INVIO DI ARMI A NETANYAHU) - A UNA DOMANDA SULL'EXPORT MILITARE ITALIANO VERSO ISRAELE, CROSETTO IN PARLAMENTO HA DETTO: "ABBIAMO ADOTTATO UN APPROCCIO CAUTO, EQUILIBRATO E PARTICOLARMENTE RESTRITTIVO". RISULTATO? NESSUNO È PIÙ IN GRADO DI SAPERE CON ESATTEZZA COSA L’ITALIA VENDE O ACQUISTA DA ISRAELE – TRA LA DISCORDANZA DELLE DICHIARAZIONI UFFICIALI E LA TRACCIABILITÀ REALE DELLE FORNITURE BELLICHE A NETANYAHU, C’È DI MEZZO LO SPORT PREFERITO DEL GOVERNO MELONI: IL SALTO TRIPLO DELLA VERITÀ… - VIDEO

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)