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VENICE BEACH, OGGI QUARTIERE FINTO-FRICCHETTONE DI LOS ANGELES, FU FONDATO NEL 1905 COME REPLICA DELLA CITTÀ DI VENEZIA CON 7 CANALI ARTIFICIALI, UN CANAL GRANDE, 4 ISOLE E TRUPPE DI GONDOLIERI CHE CANTAVANO IN ITALIANO. ECCOLA NELLE FOTO DELL’EPOCA

Da http://www.dailymail.co.uk/

venice, inizio '900venice, inizio '900

 

Venezia non è una città, è un’idea unica al mondo. Un’idea che affascinò a tal punto l’imprenditore statunitense Abbot Kinney da portarlo a costruirne una replica in California e chiamarla “Venice”. Il 4 luglio 1905, pochi chilometri a sud di Santa Monica, nell’area urbana di Los Angeles, aprì una replica della città di Venezia con 7 canali artificiali, un Canal Grande, 4 isole e perfino truppe di gondolieri pronti a cantare in italiano.

 

venezia americanavenezia americana

Oltre a rievocare la magia della città lagunare, la Venice americana divenne un polo turistico e un affare per le agenzie che vendettero le case costruite sulle isole. I turisti arrivavano in treno e poi potevano visitare la città a piedi o in gondola, oppure con una piccola ferrovia che correva lungo il perimetro della città.

 

gondola a venice, californiagondola a venice, california

I primi anni dopo l’apertura andarono alla grande, ma nel corso degli anni ‘20 i canali e la darsena si trasformarono in un acquitrino inquinato e maleodorante a causa dello scarso ricambio di acqua.

 

Negli anni ’20 il quartiere si dimostrò inadeguato ad ospitare il traffico automobilistico e, nonostante l’affezione degli abitanti, nel 1924 la città decise di riadattare le infrastrutture di Venice ai moderni mezzi di trasporto. Il primo luglio 1929 fu scaricato il primo camion di terra e iniziò la trasformazione dei canali in strade trafficabili, una cerimonia pubblica marcò l’inizio di una nuova era.

case sui canali di venicecase sui canali di venice

 

Verso la fine del 1929 quasi tutti i canali erano già stati riempiti con 82 mila metri cubi di detriti e asfaltati, pronti ad accogliere automobili e parcheggi. Solo sei dei piccoli canali secondari sono sopravvissuti fino ad oggi e ospitanomancora case e rispettivi abitanti.

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