IL CINEMA DEI GIUSTI – SEMBRA FACILE FARE UN FILM SU DESTRA/SINISTRA DE’ ROMA…

Marco Giusti per Dagospia

"Quando ho dei dubbi mi chiedo sempre cosa farebbe al mio posto Marco Travaglio. Lui ha sempre un'opinione su tutto" si chiede la bella Valentina Lodovini, militante radical chic romana. "Finche' non mi confermano la mia partecipazione da Fabio Fazio non riesco a concentrarmi" esplode il suo compagno, lo scrittore di successo toscaneggiante Vinicio Marchioni, di sinistra ma infedelissimo.

Ha buone battute, una storia attuale e divertente questo "Passione sinistra", ultima fatica di Marco Ponti, da troppi anni legati al successo del suo primo film, l'innovativo "Santa Maradona", e poi un po' scomparso nel disastro della produzione italiana (c'e' pure un suo film con Jasmine Trinca prodotto da Valsecchi finito e mai uscito).

E' anche un film piu' colto e ambizioso, a esempio, di "Benvenuto Presidente", tratto inoltre dal romanzo omonimo di una scrittrice di un certo successo, Chiara Gamberale che, ahime', non ho letto, che lo stesso Ponti ha riscritto assieme a Francesca Maineri e Elisa Amoruso.

C'e' qualcosa pero' che malgrado le buone battute e la storia divertente piena di spunti sull'attualita' rende il film un po' inerte. Forse un eccesso di voler far commedia a tutti i costi, una scarsa conoscenza del mondo romano (di destra e di sinistra), un mal funzionamento degli attori l'uno vicino all'altro. O l'aver messo a cuocere troppe situazioni diverse. O, come in tutti gli ultimi, troppi film di satira politica usciti in questi ultimi mesi un non adeguamento alla realta' ultimissima italiana, dal boom di Grillo in poi. Chissa'?

Andrebbe chiesto a Travaglio, che davvero fa una comparsata alla fine del film, piuttosto buffa. La Lodovini, insomma, pasionaria ecologista che si ritrova a scrivere assieme all'amica Geppi Cucciari, il discorso post-elettorale per il futuro sindaco di Roma, un piacione di sinistra giovane e di poche idee, anzi una sola: la fica, si innamora di un bell'uomo di destra, Alessandro Preziosi, che incarna tutto quello che lei odia.

Arrogante, presentuoso, con sorellina, Rosabel Laurenti Seller, che lo tratta malamente e con una impossibile trophy woman bella e scema, una Eva Riccobono che ruba il film a tutti. Complice una casa al mare che le ha lasciato in eredita' il padre, la Lodovini si abbandona alla passione proprio mentre il suo uomo infedele la tradisce proprio con la Riccobono. Scambio di corna.

Ma per la coppia Lodovini-Preziosi e' anche amore. Solo che non e' facile per una radical chic vivere nel mondo della destra pariola del Circolo Canottieri Lazio. Molte le trovate divertenti e fin troppi i giochi su cosa sia di destra e di sinistra, in una Roma, poi, che ha digerito da tempo in un unico cafonal le diversita' politiche.

L'ottimo cast fa cosa puo' con molta generosita' per rendere credibile la storia e la commedia, ma alla fine funzionano di piu' i personaggi piu' sterotipati, come quello di Eva Riccobono o quello del buffo cameriere gay della casa paterna, Yurij Ferrini. Un bel po' incredibile il neo-sindaco di Roma, Glenn Blackhall, ma certo i candidati veri espressi dal PD romano di Bettini e Veltroni non ci sembrano cosi' piu' interessanti e votabili. Per i fan di Travaglio e della Lodovini imperdibile.

 

 

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