1- DACCÒ, CONDANNARNE UNO PER CONVINCERNE DIECI. E DIECI SONO GLI ANNI DI GALERA AL CIELLINO CHE NON PARLA. QUESTA SENTENZA È UNA VERA BOMBA. ANZI, UN AVVISO AI NAVIGATI. E I DUE COMMERCIALISTI SVIZZERI DI DACCÒ, GRENCI E FENYO, HANNO CAPITO CHE ARIA TIRA E STANNO CANTANDO ALLEGRAMENTE. BYE BYE FORMIGONI 2- NEGO NAGEL E I GIOCHINI POPOLARI. IN ASSENZA DELLA CONSOB DI VAGO VEGAS, CI PENSA LA MAGISTRATURA AD APRIRE QUALCHE SQUARCIO SU COME FUNZIONA DAVVERO QUEL CHE RESTA DEL SALOTTO MARCIO MILANESE. “IL PATTO OCCULTO BONOMI-AMICI PER LA BPM. PONZELLINI ORGANIZZÒ L’INCONTRO CON NAGEL IN MEDIOBANCA A RIDOSSO DELL’ASSEMBLEA” 2- ITALY ZOO: GRILLI CHE TROMBANO ORSI? ANSALDO, APERTURA ALLA SOLUZIONE ITALIANA 3- A VILLA CERTOSA CON L’INVIATO/INVITATO GIAMPI TARANTINI, CHE REPORTAGE SU SILVIO!

a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

1- NEGO NAGEL E I GIOCHINI POPOLARI
In assenza della Consob di Vago Vegas, per non parlare dei sindacati gialli dei bancari, ci pensa la magistratura ad aprire qualche squarcio su come funziona davvero quel che resta del Salotto Marcio milanese. "Il patto occulto Bonomi-Amici per la Bpm. Ponzellini organizzò l'incontro con Nagel in Mediobanca a ridosso dell'assemblea. L'inchiesta dei pm di Milano fa ora emergere l'accordo negato anche davanti alla Consob. Il Credit Mutuel per seguire l'aumento volle essere liquidato dalla Banca di Legnano". Pezzo molto istruttivo di Giovanni Pons su Repubblica (p. 24). Si capisce anche chi finanzia i signori delle slot machine e come Piero Montani è diventato direttore generale della Milano. L'improvvido Nagel di Medio-sbanca, poi, ci fa una figura sempre più barbina.

2- GRILLI CHE TROMBANO ORSI?
Pubblica sconfessione per Giuseppe Orsi, il capoccione di Finmeccanica che voleva far valutare a Deutsche Bank se vendere Ansaldo Energia ai crucchi di Siemens. Batte un colpo perfino il pallido Grilli: "Ansaldo Energia resti italiana'. Il Tesoro si schiera con il progetto Cdp. Grilli: ‘Ora non è il momento di vendere quote di Eni ed Enel" (Repubblica, p. 23). Sul Corriere: "Ansaldo, apertura alla soluzione italiana. Grilli: decisione autonoma ma utile l'interesse della Cassa depositi. Il fondo strategico al lavoro sulla costruzione di una cordata alternativa a Siemens. Sì condizionato della Lega", il partito che sponsorizzò l'ascesa del pio Orsi.

3- GIAMPI TARANTINI, L'OPINIONISTA CHE CI E' MANCATO
Su Repubblica (p. 9) Carlo Bonini e Giuliano Foschini si vendicano del "sistema Laudati" e tirano fuori - senza violare alcuna legge - le telefonate della Puttanopoli barese che tanto preoccupavano Papi Silvio ai tempi di Palazzo Chigi. Ecco alcuni giudizi di Giampi Tarantini, uno dei futuri organizzatori di "cene eleganti", su colui che ha guidato la nazione negli anni scorsi: "Nella villa c'era l'esercito. Gente che girava con i motorini, sai tipo film? Tipo quelli della malavita, con i motori da cross, con i mitra e le pistole in mano (...) E' pazzo proprio. Ci fa sedere e inizia a fare un discorso di ringraziamento delle donne. Sempre ‘ste cazzo di donne. Sesso, sesso, donne, sesso, donne che rompeva i coglioni (...) Lui stava tutto di blu e con la giacca tipo smoking bianca, ma di una simpatia. E' pazzo proprio... è malato, è un dittatore proprio".

E così, mentre per anni i vari Ostellino, Panebianco, Romano, Folli, Galli delle Logge, Battista, Sorgi, Minzolini e compagnia scribacchiante si arrampicavano sugli specchi per non descrivere quello che si vedeva a occhio nudo, un ragazzotto della Bari festante inquadrava alla perfezione il Banana al primo incontro. Al di là del fastidio per il Rigor Montis, e per il grave colpo alla cosiddetta sovranità nazionale che il suo governo rappresenta, bisogna ricordarsi sempre chi e che cosa hanno permesso un quasi ventennio di Bananoni al comando.

Tra l'altro, è lo stesso Tarantini a spiegare a Barbara Guerra a che servivano i giornali: "Con lui non puoi sembrare né una troietta né una ragazzina. Mettiti dei fogli in mano, oppure sai che devi fare? Comprati Sole 24 Ore, Gazzetta e Repubblica in mano e arriva con quelli".

4- DIECI ANNI DI GALERA AL CIELLINO CHE NON PARLA
Condannarne uno per convincerne dieci. Per il crac del San Raffaele, il faccendiere sanitario di Comunione & Fatturazione si becca 10 anni di carcere con l'abbreviato, quello che ti garantisce lo sconto di un terzo della pena. Il Messaggero titola a tutta prima: "Maxi condanna per il San Raffaele". Il Corriere di Milano mette questa notizia in due righine stente sulla sua augusta prima pagina (era più importante la notizia "Regioni, tagli agli stipendi"), ma questa sentenza è una vera bomba. Anzi, un avviso ai navigati.

L'ex direttore amministrativo del San Raffaele, che ha collaborato con i pm, ha patteggiato due anni e rotti. Adesso arriverà a cottura anche l'inchiesta sulla Maugeri ("Il doppio filo con la Maugeri, così la condanna del faccendiere svela il Sistema Formigoni", Repubblica p. 3), quella dove i soldi finiti nel "sistema Daccò" sono almeno 90 milioni e tra gli indagati c'è anche il Celeste Formigoni. I due commercialisti svizzeri di Daccò, Giancarlo Grenci e Sandro Fenyo, hanno capito che aria tira e stanno cantando allegramente.

5- L'ESATTORE CHE PAGAVA TUTTI
E alla fine hanno arrestato anche Giuseppe Saggese, l'esattore di Tributi Italia che aveva un sacco di bella gente a libro paga, ma poi ha fatto un buco da paura. "Aerei e yacht con le tasse di 400 Comuni. Sottratti 100 milioni, arrestato il golden boy di Tributi Italia. Generali a libro paga e soldi ai politici. Così Ici e Tarsu prendevano il volo. Un nuovo filone di indagine su sponsorizzazioni e consulenze".

Ricchi pezzi di Marco Preve su Repubblica (p. 11). Una piccola riflessione, prima di mollare Equitalia? La fa il Messaggero: "Oltre a Equitalia attive ottanta società. Con i privati rischio di penali più salate" (p. 4). Il Giornale riesce a fare populismo a buon mercato pure su questa storia, sparando questo titolo in prima pagina: "Rubano pure le tasse".

6- LE "PRIMARIE DI PRODI" NON PIACCIONO PIU'
L'ultima che si sono inventate le mummie del Piddì per frenare quel simpatico ragazzo del Renzi è il doppio turno alle primarie con tanto di albo dei votanti. "Pd, scontro sulle regole delle primarie. Alt di Renzi a doppio turno e albo" (Repubblica, p. 12). La prossima sarà che devi avere la tessera da prima della Bolognina. Ma Culatello Bersani e il suo mandante Dalemix sanno spiegare che cosa è cambiato rispetto alle famose "primarie di Prodi", quelle che tutti lodarono come "grande festa di democrazia"?

7- DISECONOMY
Ormai ci hanno perfino annoiato le statistiche sul (dis)credito delle banche italiane. Dopo aver spacciato derivati e aver finanziato gente come Ligresti o gli Agnelli, sono state salvate con vari artifizi dai governi di Lorsignori. E naturalmente si sono tenute i soldi, con le solite scuse delle regole internazionali.

Lacrime di coccodrillo sul Corriere: "Lo scudo anti crisi, 200 miliardi nelle banche. Italiane promosse ma per Mps servono 1,7 miliardi. Stretta del credito, perché meno prestiti alle imprese. I finanziamenti a rischio sono cresciuti del 140% rispetto al 2008" (p. 18). Più che altro, sono cambiati un po' di banchieri. Quindi ognuno ha fatto un minimo di pulizia sulle vaccate del predecessore.

8- I FAMOSI ANNUNCI DI AIRONE PASSERA (puntata # 134)
"Pacchetto sviluppo. Parte l'agenda digitale" (Stampa, p. 4)

PER LIBERARVI DI NOI. MA ANCHE NO

colinward@autistici.org
"www.criticalmess.noblogs.org"

 

 

IL PRESIDENTE DELLA CONSOB GIUSEPPE VEGASANDREA BONOMI giuseppe orsi VITTORIO GRILLI LOGO ANSALDOSTEFANO RICUCCI E GIAMPI TARANTINI CHIAMATO IL TARANTOLA DA RICUCCI Villa certosaBERLUSCONI-OSPITI VILLA CERTOSAbarbara guerra ROBERTO FORMIGONI

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