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IL DIVANO DEI GIUSTI - COME SI PENSAVA, CON L’INTRODUZIONE DEL GREEN PASS ANCHE AL CINEMA, SONO CROLLATI GLI INCASSI. IL POVERO “THE SUICIDE SQUAD”, PARTITO BENISSIMO, PIÙ O MENO 600MILA EURO, È GIÀ CROLLATO - CONSOLIAMOCI SUL DIVANO. STASERA PREPARATEVI. IL FILM PIÙ STRACULT, O MAGARI PIÙ CAMP, NON PUÒ CHE ESSERE “PARIGI O CARA” DELLA COPPIA VITTORIO CAPRIOLI-FRANCA VALERI - CINE 34 VI HA CUCINATO INVECE UNA SERATA DINO RISI CON TRE FILM A EPISODI, DUE PIÙ CELEBRI BASATI SUL SESSO E… - VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

the suicide squad 1

Come si pensava, con l’introduzione della Green Pass anche al cinema, sono crollati gli incassi. Il povero “The Suicide Squad”, partito benissimo, più o meno 600 mila euro, è già crollato. Era naturale, visto che al cinema, in estate, soprattutto nelle multisale, ci vanno i ragazzetti che non sono vaccinati. I cinquanta-sessanta-settantenni, defunti o vaccinati o non vaccinati che siano, non ci andrebbero mai a vedere “The Suicide Squad” o “Jungle Cruise”, che potete trovare a 20 euro (troppo!) su Disney+.

 

grizzly man

Il risultato è quindi, per ora, una vera mazzata per la sala. Magari, a settembre, gli over 60 vaccinati possono tornare nel ghetto delle sale da cinema d’autore a loro dedicate. Esibendo la Green Pass. Consoliamoci sul divano. Stasera preparatevi. Certo, il film più stracult, o magari più camp della serata, non può che essere “Parigi o cara” della coppia Vittorio Caprioli-Franca Valeri, vagamente arbasineggiante, Rete 4 alle 3, 05 (tardino), con Franca che fa la prostituta romana "una signora è tale anche se batte il marciapiedi", nonché strozzina, che va a Parigi in cerca di fortuna. Lei è favolosa, "Ma non l'hai mai visto un cinese?", gli chiede il fratello gay Fiorenzo Fiorentini, "Pe' strada sì, ma dentro 'na casa mai...".

sessomatto 2

 

 Ma sono ottimi anche Nunzia Fumo e Gigi Reder! Costumi di Giulio Coltellacci, foto di Carlo Di Palma, musiche di Fiorenzo Carpi. Un altro mondo. Nel 2004 venne restaurato e presentato al Gay Village di Roma dalla stessa Valeri, ormai icona gay totale. Cine 34 vi ha cucinato invece una serata Dino Risi con tre film a episodi, due più celebri basati sul sesso, “Sessomatto” con Giancarlo Giannini e Laura Antonelli alle 21 e “Vedo nudo” con Nino Manfredi alle 23, 50, e uno con Monica Vitti mattatrice alle 2, 10, “Noi donne siamo fatte così”.

 

sessomatto

I primi due sono non solo dei grandi successi di pubblico, ma anche film fondamentali per la costruzione della commedia sexy all’italiana. Con “Sessomatto”, costruito su nove episodi, Dino Risi torna ai temi di “Vedo nudo”, ma in un periodo completamente diverso. Laura Antonelli era appena esplosa con “Malizia” e Giancarlo Giannini con “Mimì Metallurgico”.

 

vedo nudo 2

Dino Risi ricordava che Laura Antonelli “aveva quel che si chiama il sex-appeal, non aveva una bellezza tremenda, aveva una bellezza dolce, piaceva ai bambini e ai vecchi. Aveva il senso del comico, era ironica. Recitava bene, era brava, aveva una sua allure che funzionava. Già allora era un po’ demodé, un po’ antica, non andava al passo coi tempi”. L’episodio con l’Antonelli suora mezza nuda turbò parecchio il pubblico italiano… “Vedo nudo”, terzo negli incassi della sua stagione con 2 miliardi e 184 milioni di lire, era interamente affidato alle capacità di Nino Manfredi, che domina ogni episodio.

noi donne siamo fatte cosi'

 

Iaia Fiastri, cosceneggiatrice, ricordava però che era un film partito col piede sbagliato. “Avrebbe dovuto essere un film intero e poi si decise di ridurlo a episodi. Fu firmato da tutti, e io figuravo poco rispetto a quanto in realtà avevo fatto. Però non me la sono presa, era come se lo sapessi da sempre e quindi ho avuto pazienza. In Vedo nudo lo sketch più mio è quello di Manfredi-Salerno. Mi piacque molto farlo, era forse la prima volta che si parlava di travestitismo, di transessualità.

 

vedo nudo 3

L’episodio fu concertato e concepito, come del resto gli altri, più meno insieme a Manfredi”. Lo stesso Dino Risi, riconosce a Nino Manfredi la costruzione perfetta del personaggio. “Bravo Nino e anche Salerno gli ha dato bene la risposta. Un’operazione così difficile riesce con un attore paziente come Manfredi; con un altro attore che non avesse avuto la voglia di limare, di usare le pause, non sarebbe venuta fuori questa qualità intimistica della storia”.

 

Ruggero Maccari, intervistato a proposito della parentela tra la commedia sexy anni ’70 e la commedia all’italiana, rispose che “la commedia all’italiana non si riconosce in questo genere di film. Anche se qualche volta si è mostrato qualche seno, non era un ammiccamento al pubblico in cerca di facili consensi ma scelte funzionali alla storia o semplicemente dettate da gusto personale.”

stesso mare stessa spiaggia

 

Interessante anche la nottata horror di Rai Tre, due vecchi classici americani, “A mezzanotte corre il tempo” di Wallace Fox con Bela Lugosi e John Archer all’1,15 e “La iena” di Robert Wise con Boris Karloff e Bela Lugosi alle 2, 45 e il capolavoro di Mario Bava “I tre volti della paura” con Boris Karloff alle 4. Se non lo avete mai visto, registratelo. Tutto il grande cinema degli ultimi trent’anni, da Scorsese a Tim Burton, gli deve qualcosa.

relazione omicida 2

 

 Rarità totale, davvero ma visto, il film tv di Nanni Loy presentato da Rete 4 alle 4 di notte, “Gioco di società”, tratto da un racconto di Leonardo Sciascia, girato nel 1989, con Lina Sastri, Mario Adorf, Alessandro Haber e una giovane Pamela Prati. Praticamente un thriller complesso. In prima serata su Iris alle 21 avete “Il colore viola” di Steven Spielberg, tratto dal romanzo di Alice Walker con Whoopi Goldberg eroina di una epopea dove al razzismo si somma il machismo patriarcale, Danny Glover, Margaret Avary e Oprah Winfrey, una sorta di “Via col vento” black con pagine meravigliose e altre un filo disneyane. Ma attori e musica di Quincy Jones con partecipazioni speciali come Sonny Terry all’armonica sono favolose.

 

vedo nudo

In un primo tempo Spielberg, che era stato chiamato da Quincy Jones, non voleva farlo, non si sentiva preparato per affrontare una storia simile, troppo bianco, ma Jones lo convinse. “No, io voglio te. Non dovevi essere un alieno per dirigere E.T.?” Il film prese undici nomination (e non vinse nulla), ma non per la regia di Spielberg. Ci furono critiche, soprattutto dalla comunità nera, anche perché Spielberg tagliò la relazione lesbica fra Celie e Shug. Poi se ne pentì.

 

Su Rai 4 alle 21, 20 lo sconclusionato horror “La vedova Winchester” dei fratelli Spierig con una Helen Mirren inutilmente brava, Sarah Snook e Jason Clarke. Su Rete 4 alle 21, 25 un poco visto “Return to Sender-Ritorno al mittente” di Fouad Mikati con Rosamund Pike e Nick Nolte come suo padre. Thriller ben interpretato, ma niente di più.

la vedova winchester

 

Non deve essere superiore il triller di Cielo alle 21, 25, “Relazione omicida” di Victor Garcia con Claire Forlani e Nathan Cooper. Mai visto. Rai Uno alle 21, 25 tira fuori una commedia italiana recente che non ha lasciato grande ricordo, “Non c’è più religione” di Luca Miniero con Claudio Bisio, Alessandro Gassman e Angela Finocchiaro. La7 risponde alle 21, 30 con una buona versione, anche se un po’ troppo semplificata, de “I miserabili” di Victor Hugo. La dirige Billie August con Liam Neeson come Jean Valjean, Geoffrey Rush come Javert, Uma Thurman e Claire Danes.

 

likemeback

Preferisco la versione musical con Hugh Jackman, ma Liam Neeson e Geoffrey Rush sono perfetti. Su Nove alle 21, 35 trovate “Rocky II”, sequel del film di John Avildsen con la regia di Stallone. Il cast è lo stesso del primo film, Talia Shire, Burt Young, il vecchio Burgess Meredith e Carl Weathers come Apollo Creed. Ottimo. In seconda serata trovate grandi ritorni, come “Terminator” di James Cameron con Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton, Paramount alle 23, “XXX” di Rob Cohen con Vin Diesel e Asia Argento, Rai 4 alle 23. Più raro, ma non lo considero granché riuscito, “Il gioco di Ripley” con la regia di Liliana Cavani dal romanzo di Patricia Highsmith e John Malkovich protagonista come Tom Ripley, Rete 4 alle 23, 25.

parigi o cara

 

In realtà gran parte del film venne diretto dallo stesso Malkovich. Ci sono anche Dougray Scott, Lena Headey, Ray Winstone e Paolo Paoloni, il megadirettore di Fantozzi. Lo ricordo noioso, ma forse andrebbe rivisto. Rarità stracult il sub-vanziniano “Stesso mare stessa spiaggia” diretto da Angelo Pannacciò, più a suo agio con horror e porno, 7Gold alle 23, 30. Ci sono Margaret Chaplin, Renzo Montagnani, Luciana Turina, Francesca Romana Coluzzi, Cinzia De Carolis, Franco Diogene, Tiberio Murgia, Cindy Leadbetter. Terribile. Non lo salva nessuno…

return to sender ritorno al mittente

 

Rai Tre alle 23, 45 si lancia con l’intellettualoide “LikeMeBack”, opera seconda del sofisticato Leonardo Guerra Serragnoli con Denise Tantucci, Angela Fontana e Blu Yasmine che fanno tre ragazze ricche in vacanza sullo yacht del regista, un film che non ebbe grande rilevanza critica alla sua uscita. Un po’ inerte. Il problema è che aveva già girato un film sul suo yacht… Inutile dirvi che “Mission” di Roland Jaffe con Jeremy Irons e Robert de Niro, Iris alle 00, 05 è un po’ eccessivo, ma si vede con grande piacere.

 

noi donne siamo fatte cosi??

Musiche celebri di Ennio Morricone. Se non lo avete visto vi consiglio “Grizzly Man” di Werner Herzog, La7 alle 00, 40, un’esperienza di vita più che un documentario. Terribile ma bellissimo. Non deve essere male l’horror “The Nun” . La vocazione del male” di Corin Hardy con Demian Bichir e Taissa Farmiga, Italia 1 alle 00, 20.

 

Chiudo con il sempre divertente film a episodi “Racconti d’estate” di Gianni Franciolini, scritto da campioni come Sergio Amidei, Age e Scarelli, Rodolo Sonego, Alberto Moravia, Francesco Rosi (chissà poi cosa avranno scritto davvero…) con Alberto Sordi che si dedica a una giunonica cantante lirica, tale Anita Allen, e per lei rinuncia all’amore per la carinissima e innamorata Dany Carrell, Marcello Mastroianni, Michele Morgan, Sykva Koscina, Gabriele Ferzetti, Dorian Gray, La7 alle 2, 45. Leggo che Gianni Franciolini vinse il David di Donatello per la regia…

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