2025divano2103

IL DIVANO DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO STASERA? IN PRIMA SERATA PASSA UN GRAN BEL FILM DI MARCO BELLOCCHIO, “IL TRADITORE”, CON PIERFRANCESCO FAVINO COME TOMMASO BUSCETTA - ANDATE PROPRIO DA UN’ALTRA PARTE CON “SCUOLA DI LADRI” - GIOVANI COPPIE SCAMBISTE A PARIGI È IL TEMA DI “HAPPY FEW” - IN SECONDA SERATA AVETE “GRANDI MAGAZZINI KOLOSSAL COMICO CON TANTE FACCE DI ATTORI ITALIANI DEL TEMPO E L’EROTICO PATINATO FRANCESE “LE AVVENTURE AMOROSE DI MADAME TELLIER”… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

il traditore 7

Che vediamo stasera? In chiaro, vedo che su Rai Movie alle 21, 10 passa un gran bel film di Marco Bellocchio, “Il traditore” con Pierfrancesco Favino come Tommaso Buscetta, Luigi Lo Cascio come Totuccio Contorno, Fabrizio Ferracane come Pippo Calò e Fausto Russo Alesi come Giovanni Falcone. “Viva Santa Rosalia!” Un film bello, solido, ben recitato, con un lavoro incredibile sulla lingua palermitana e sulla ricostruzione di una storia vera e potentissima.

 

il traditore 6

Anche se Bellocchio non è né giovane né esperto in mafia movie, bisogna ammettere che il lavoro che ha fatto sugli attori e sulla messa in scena del film è grandioso. Inoltre lo fa con un’onestà intellettuale ammirevole, sforzandosi di non buttarsi nel già visto dei tanti film celebri americani, da Coppola a Scorsese, né sui seriali italiani famosi, e stando alla larga da stereotipi facili e fastidiosi. Il personaggio di Buscetta, l’uomo della vecchia mafia “buona” di Stefano Bontade in lotta con i terribili corleonesi di Totò Riina, stretto alle corde e per questo, per salvarsi la vita, diventato traditore, è monumentale.

il traditore 11

 

Uno Scarface, un Don Vito Corleone, insomma. E Favino compie il miracolo di essere credibile e di essere cinema, anche se non ha in bocca il palermitano di nascita e di grande esperienza teatrale di Luigi Lo Cascio come Totuccio Contorno o quello di Farizio Ferracane. Le parti migliori, è ovvio, sono quelle che vedono il teatrino dei pupi all’opera nel Maxiprocesso, con Buscetta che affronta i nemici. Grazie anche alle registrazioni d’epoca i risultati sono strepitosi. Come è strepitosa, e meno nota, la parte legata al processo Andreotti, con Bebo Storti perfetto come avvocato Coppi.

il traditore 10

 

L’idea, che non è certo solo idea di Bellocchio e dei suoi sceneggiatori, Francesco Piccolo-Velia Santella-Ludovica Rampoldi, è che attorno al tradimento di Buscetta e alla guerra micidiale, trecento morti, con la quale i corleonesi prendono il potere in Sicilia, non solo cambia l’assetto di Cosa Nostra all’interno dell’isola, ma anche del paese. Visto che i veri pupari, come da tradizione, stanno a Roma.

 

il traditore 5

Buscetta non racconta proprio tutto al giudice Falcone, ma racconta quanto basta per aprire per sempre il sipario sulla costruzione piramidale di Cosa Nostra. E vendicarsi dei corleonesi che gli hanno ucciso i figli e rovinato la vita. Rispetto alle guerre di Gomorra che abbiamo visto in questi ultimi anni in tv, non c’è storia. La Mafia è un’altra cosa. E i film di mafia ci riportano a una grande tradizione italiana che non andava interrotta.

paolo villaggio massimo boldi scuola di ladri

 

Andate proprio da un’altra parte con “Scuola di ladri” di Neri Parenti con Paolo Villaggio, Lino Banfi, Massimo Boldi, Enrico Maria Salerno, Barbara Scoppa, Cine 34 alle 21. Ma anche con “Van Helsing”, cafonata anche divertente di Stephen Sommers con Hugh Jackman come cacciatore di vampiri, la bella Kate Beckinsale, Richard Roxburgh come Conte Dracula, Shuler Hensley come il mostro di Frankenstein, Stephen Fisher e Robbie Coltrane come Dottor Jekyll e Mister Hyde, David Wenham, Silvia Colloca, Will Kemp, Elena Anaya. Doveva esserci tutta una serie di film legati a Van Helsing, ma le critiche pessime e gli incassi non esaltanti bloccarono qualsiasi sequel.

mystic river

Su Mediaset Italia 2 alle 21, 15 passa il thriller con esorcisti “Il rito”, diretto a Roma da Mikael Håfström con Anthony Hopkins, Toby Jones, Alice Braga, Ciaran Hinds, Rutger Hauer, Chris Marquette. Iris alle 21, 15 ripesca un bel film di Clint Eastwood tratto da un romanzo di Dennis Lehane, “Mystic River” con Sean Penn, Tim Robbins, Kevin Bacon, Laurence Fishburne, Marcia Gay Harden, Laura Linney, dove tre vecchi amici si ritrovano per fare i conti col proprio passato.

 

l'uomo nel buio man in the dark

Rai4 alle 21, 20 il thriller “L’uomo nel buio – Man in the Dark”, che si intitolava in realtà “Don't Breathe 2”, sequel del film col cieco ex militare che uccide dei ragazzacci che erano entrati a casa sua, opera prima dell’uruguayano Rodo Sayagues, scrittoda Fede Alvarez (regista del primo) con Stephen Lang, Madelyn Grace, Brendan Sexton III, Stephanie Arcila, Rocci Williams. Nel sequel cosa capita? Che il cieco fa fuori anche gli amici di quelli che gli erano entrati in casa nel film precedente. No. Il terzo non lo hanno girato. Per fortuna.

 

happy few ama chi vuoi

Giovani coppie scambiste a Parigi è il tema di “Happy Few” di Antony Cordier con Marina Foïs, Elodie Bouchez, Roschdy Zem, Nicolas Duvauchelle, Jean-François Stévenin.Si sparacchia nell’action-thriller “Aftermath” di Patrick Lussier con Dylan Sprouse, Mason Gooding, Megan Stott, Dichen Lachman, Derek K. Moore, Italia 1 alle 21, 20.

 

Su Rai 2 alle 21, 20 passa una commedia con Max Giusti protagonista nel ruolo di un autore televisivo che scopre quello che gli altri dicono di lui, “Dicono di te”, diretto da Umberto Carteni con Max Giusti, Paolo Calabresi, Ilaria Spada, Manuela Zero, Enrico Oetiker, Grazia Schiavo. La5 alle 21, 40 propone “Miss FBI. Infiltrata speciale” di John Pasquin con Sandra Bullock, Regina King, Enrique Murciano, William Shatner, Ernie Hudson, quel del primo “Miss FBI” sempre con Sandra Bullock.

 

grandi magazzini

Passiamo alla seconda serata con “Grandi magazzini” di Castellano & Pipolo con Enrico Montesano, Nino Manfredi, Lino Banfi, Paolo Villaggio, Renato Pozzetto, kolossal comico con tante facce di attori italiani del tempo, Cine 34 alle 22, 45. Cielo alle 23, 25 passa l’erotico patinato francese “Le avventure amorose di Madame Tellier”, conosciuto anche come “Bel  Ami ’83”, diretto nel 1984 dal professionista di porno Pierre Chevalier. con Arlette Didier, Olivier Mathot, Françoise Blanchard, Michel Tugot-Doris, Antonio Mayans.

l uomo invisibile

 

Italia 1 alle 23, 30 non ci delude con l’horror australiano “L’uomo invisibile” diretto da Leigh Whannell con Elizabeth Moss stalkerizzata da un uomo invisibile, che lei pensa sia suo marito, celebre ottico miliardario psicopatico con villone sull’oceano dal quale era scappata e che si ritiene morto e sepolto. Grandi critiche in America, dove venne lanciato come il nuovo grande horror psicologico della stagione. Il Covid lo fece finire direttamente sulle piattaforme.

 

amusement

Magari non è bello come dicono i critici americani, la prima parte funziona, la seconda meno, con troppe incongruenze, anche se Elizabeth Moss è fenomenale, tutto il film è su di lei. E l’idea di non aver visto bene l’uomo invisibile quando era visibile, e quindi di essere di fronte a una presenza psicopatica che solo lei sa chi possa essere e perché stia cercando di portando alla follia, funziona bene. Molti dialoghi, inoltre, sono divertenti e le scene a sorpresa sono davvero a sorpresa. Mediaset Italia 2 alle 23, 35 passa un altro horror, “Amusement” di John Simpson con Keir O'Donnell, Katheryn Winnick, Laura Breckenridge, Jessica Lucas, Tad Hilgenbrink.

ti presento sofia 3

Canale 5 alle 0, 30 propone una commedia che era meglio lasciare in prima serata, “Ti presento Sofia” di Guido Chiesa con Fabio De Luigi, Micaela Ramazzotti, Caterina Sbaraglia, Andrea Pisani, Shel Shapiro. Funzionò bene in sala. Rete 4 alle 0, 50 propone “The Birth of a Nation – Il risveglio di un popolo”, interpretato, prodotto, scritto e diretto alla sua opera prima dall’attore Nate Parker, accolto come un capolavoro al Sundance e comprato dalla Fox Searchlight per la distribuzione alla cifra record di 17 milioni e mezzo di dollari. Ma in sala non funzionò.

the birth of a nation – il risveglio di un popolo 4

 

Rovinato dalla causa legale per violenza sessuale che subì lo stesso regista-attore assieme al suo co-soggettista Jean McGianni Celestin, resa ancor più grave dal fatto che la ragazza in questione si era uccisa nel 2012. Questo bloccò il successo del film, pesò sulla sua corsa all’Oscar e distrusse la carriera del regista. Col film Nate Parker rispolverava la storia di una celebre rivolta nera nella Virginia del 1832, quella di Nat Turner, schiavo e predicatore che per 48 ore dette vita a una vera e propria carneficina contro gli schiavisti uccidendo ferocemente 60 bianchi prima di essere preso e massacrato coi suoi uomini.

the birth of a nation – il risveglio di un popolo 3

 

Prima di esplodere in una ondata di violenza liberatoria, che in realtà attendiamo per troppo tempo (un’ora e mezzo), Nat, interpretato dallo stesso regista Nate Parker, subisce qualsiasi cosa e vede qualsiasi orrore. Arrivato da piccolo in una piantagione a Southampton County assieme a padre, madre e nonna, cresce assieme al futuro padrone, Sam, in una situazione confortevole rispetto a altre piantagioni. Anche se il padre, colpevole di aver ucciso un cacciatore di schiavi, dovrà scappare per non essere ucciso.

 

the birth of a nation – il risveglio di un popolo 2

Cresciuto, Nat, e diventato predicatore della sua piccola comunità, verrà portato in giro da Sam, interpretato da Armie Hammer, e affittato ai padroni bianchi proprio come divulgatore della Bibbia per tenere buoni gli schiavi delle altre piantagioni. Inizia così a vedere cose che non avrebbe voltuo vedere. Intanto, la sua donna, Cherry, Aja Naomi King, viene violentata da tre bianchi, mentre lui stesso viene messo alla gogna e frustato a sangue perché reo di aver battezzato un bianco colpevole di abusi sessuali su bambini.

the birth of a nation – il risveglio di un popolo 1

 

 Dopo le frustate e la violenza alla moglie, Nat vede come unica soluzione quella della rivolta, convinto dalla nonna che “è una cosa orribile vedere piegare un uomo”. Se Nat Turner si vendica con l’accetta, anche Nate Parker taglia un po’ il film con l’accetta. E non si fa mancare nulla, nemmeno “Strange Fruits” di Billie Holliday sulle immagini degli schiavi impiccati.

pastorale

 

Rai Tre all’1, 45 passa due capolavori di Otar Iosseliani, il grande regista georgiano, “Pastorale”, 1976, con Nana Ioseliani, Tamar Gabarashvi, Mikhail Naneishvili, Nukri Davitashvili. E a seguire “Un incendio visto da lontano”, 1989, con Sigalon Sagna, Saly Badji, Binta Cissé, Marie-Christine Dieme. Su Rete 4 alle 3, 15 un rarissimo spaghetti western di Luigi Batzella, “La colt era il suo Dio”, firmato come Dean Jones con Jeff Cameron, Krista Nell, Sophia Kammara, Donald O'Brien. Si tratta in realtà di un film Frankenstein, fatto di scene prese in qua e in là e riattaccate come veniva.

 

100 colpi di pistola

Infatti è fatto con spezzoni di due precedenti capolavori di Batzella-Solvay, cioè “Anche per Django le carogne hanno un prezzo” e “Quelle sporche anime dannate”. Notevolissimo, quindi, se non si sono visti gli altri due e se si riesce a capirci qualcosa. La storia, se c’è una storia, è quella del capitano Jackson alle prese con la banda di un certo Manuel che spadroneggia a Landford City e dintorni. Sostiene che ci metterà cinque giorni. Raro anche “100 colpi di pistola”, western diretto nel 1958 da Oliver Drake con Jim Davis, Don Megowan, Allison Hayes, Sandra Giles, Rete 4 alle 4, 40, girato negli studi della Universal. Mai visto…

il traditore 4la colt era il suo dioun incendio visto da lontanoil traditore 8scuola di ladri un incendio visto da lontanoscuola di ladril uomo invisibile il traditore 2hugh jackman e kate beckinsale in van helsing grandi magazzini le avventure amorose di madame tellier grandi magazzinipaolo villaggio grandi magazzini 2grandi magazzini 1ti presento sofia 1ti presento sofiati presento sofiadicono di te grandi magazzinifrancesca dellera grandi magazzinimiss fbi infiltrata speciale 1miss fbi infiltrata speciale 2miss fbi infiltrata speciale 3kate beckinsale e hugh jackman in van helsing aftermathkate beckinsale in van helsing richard roxburgh kate beckinsale van helsing il traditore 1l'uomo nel buio man in the dark kate beckinsale in van helsing il ritoil traditore 9

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?