berlusconi milan mao cina

POSTA! - DOPO LA CLONAZIONE DELLE DUE SCIMMIE CINESI, BERLUSCONI SICURAMENTE FARA’ UN SALTO A PECHINO - QUANTI MORTI SUL LAVORO SERVIRANNO PRIMA CHE LEU E IL PD SI RENDANO CONTO CHE È UNA VERGOGNA FARE DI ASIA ARGENTO E DELLA STREEP LE EROINE DELLLE ITALIANE MEDIE E DEI PROBLEMI DELLE PERSONE COMUNI?

Riceviamo e pubblichiamo:

Dalema Bonino

 

Lettera 1

Caro Dago, "il Papa, attualmente, è l'unico vero simbolo della sinistra", dice D'Alema, che si sta attrezzando per partecipare al prossimo Conclave.

BarbaPeru

 

Lettera 2

Pensierino della notte: se le razze non esistessero, che bisogno c'era di scrivere nella Costituzione che non bisogna fare discriminazioni in base alla razza delle persone?

Nicola

 

RENZI ALFANO CASINI IN SENATO FOTO LAPRESSE

Lettera 3

Maestro Dagonov, Casini e Renzi da Oscar per “Eleggimi con il tuo nome”.

Aigor

 

Lettera 4

Caro Dago,

Che differenze c è tra una fake news, ed una legge fatta per non essere capita neanche da un premio Nobel alla letteratura ?

Carmelo Mercurio

 

Lettera 5

Prima crollavano i ponti stradali ANAS ora crollano i binari delle ferrovie. ANAS e FFSS si sono fuse assieme: ora cosa possiamo aspettarci?

Riccio

 

Lettera 6

LE SCIMMIE CLONATE IN CINA

Dago, capisco la necessità di fare da contraltare alla stampa USA e internazionale contro Trump, ma la rubrica della Maglie pare la pravda del Puzzone, eddai su...

Giacomo Capuzzo

 

Lettera 7

Dopo la clonazione delle due scimmie cinesi, il Berlusca si è precipitato a mettersi in contatto con gli scienziati autori del miracolo, chiedendo loro di essere il primo e possibilmente l'unico primate terrestre a potersi sottoporre al prossimo esperimento.

Però, preoccupato di non poter contare per il futuro sull'appoggio dei suoi violinisti stonati, ha approfittato dell'evento per mettersi in contatto anche con gli scienziati scozzesi che avevano clonato la pecora Dolly, chiedendo loro di poter ripetere lo stesso esperimento anche con i parlamentari di Forza Italia.

.... e non è detto che non ci riesca !!!

Santilli Edoardo

 

Lettera 8

LE SCIMMIE CLONATE IN CINA

Caro Dago, cavallo vincente non si cambia: dopo Milano, Parisi gubernator del Lazio! Per quanto riguarda la Peninsula, se Tajani nun ce sta, Silvio ha un paio di grandi nomi in serbo e almeno tre in croato!

Saluti

Gino Celoria

 

Lettera 9

Il caso Regeni si dimostra sempre più per quello che é e che ad Al Mansoura molta gente sà bene cosa essere: un regime autoritario sostenuto da militari e servizi non tanto deviati.. una professoressa "dissidente" che da Londra fa opposizione politica al regime e manda allo sbando agnelli sacrificali (i suoi studenti), un manipolo di studenti "idealisti" e molto ingenui sostenuti (probabilmente) da famiglie altrettanto idealiste ed ingenue.

Lux Max

 

Lettera 10

nanni cagnone

Attenti al Cagnone: appezzato molto questo articolo su Nanni Cagnone. Suggerisco anche un Articolo approfondito sul fratello pittore Angelo Cagnone per me grande Artista misconosciuto ed abbandonato a favore di illustri mediocri sconosciuti diventati famosi. Grazie ed ossequi per la vostra intelligenza e lungimiranza.

Cesare Luigi Caini

 

Lettera 11

Caro Dago, seguivo col mio treno quello deragliato stamane. A crepare è sempre la povera gente, non sorprendiamocene più. Questo è il fascismo: fingere che i gravi problemi siano gli immigrati, i Rom o Asia Argento, spendere miliardi (!) di euro per le Frecce (chi se le può permettere quotidianamente?), e costringere la gente normale a viaggiare in treni vergognosi, con scarsa manutenzione, con situazioni al Sud degne dell'Ottocento.

 

ASIA ARGENTO COMIZIO1

Quanti morti ancora, prima che LeU e il PD concludano le loro pastette elettorali e rappresentino davvero quelli che dicono di rappresentare? Quanti operai morti ancora, prima che a "Repubblica" si rendano conto che è una vergogna fare di Asia Argento e della Streep le eroine dellle italiane medie e dei problemi delle persone comuni? Quanti morti ancora, con servizi di trasporto indegni, ospedali affollati (certo non quelli a pagamento...) e BrebeMi e Tem vuote ma costate miliardi di euro? Per quanto tempo ancora?

BigliaBar

 

Lettera 12

Maha Abdel Raman

Caro Dago, dopo due anni, sembra che il caso Regeni sia giunto a soluzione. Il ragazzo, povero lui, si è rapito, torturato ed infine ucciso. Tutto da solo, naturalmente! Scusami per la forzatura narrativa, ma sembra che questa sia l’unica soluzione accettabile per tutti quei politici o chi per loro, che si sono “prodigati”, in questi mesi, nel rassicurare, a parole, certe scelte e soluzioni, ma nei fatti, a fare tutt’altro!

 

Siamo un paese che Tolkien avrebbe tranquillamente potuto inserire nella sua saga, “il signore degli anelli”, se non fosse che siamo troppo a sud scenograficamente, e che, ad un certo punto, diventiamo troppo contorti e complicati. Anche per uno che con i voli pindarici ed immaginifici, ha costruito una carriera ed un mito.

 

REGENI

Dopo due anni di parole e di inutili richieste di aiuto, siamo al punto di partenza. Da una parte, una nazione civile intera, che chiede con educazione e civismo (anche forzando i toni qualche volta), la verità e la giustizia; e dall’altra parte tutta la struttura oligarchica di un potere fatto di interessi e ritorni economici che mal si sposano con la verità. La partita doppia della nazione Italia si basa sui profitti e sulle perdite. Il Gesù Cristo di turno, sotto le sembianze di uno studente in missione sociale, è stato immolato, in favore degli ennesimi Barabba.

 

E con queste cifre e questi ritorni, cosa vuoi obbiettare? Dici Regeni e ti rispondono con trattati commerciali, con l’importanza del partner egiziano, con un insieme di commesse e centinaia di milioni di euro che viaggiano, senza morire torturati, nel tragitto, tra Il Cairo e Roma, o qualche paradiso fiscale.

VIGNETTA GIANNELLI - AL SISI COLLABORA SUL CASO REGENI

 

Probabilmente tra cento anni, ammesso che il pianeta sia ancora in vita, si parlerà delle due nazioni implicate, come di culle della civiltà. Senza contare le vittime innocenti, per amor di patria e di verginità morale storica. Il tutto nel silenzio, quasi sottovuoto, delle autorità (italiane intendo, di quelle egiziane non me ne importa una beneamata), impegnatissime nella campagna elettorale e, di conseguenza, impossibilitate a difendere il principio base del nostro convivere civico, difendere i propri cittadini.

 

Dovremmo scegliere una data esemplare e di riferimento, per ricordare tutte le persone scomparse o uccise senza “colpevole”. Una data che abbia una valenza politica e di monito. Ormai il nostro calendario viene assalito alla baionetta per ricordarci ogni cosa o ricorrenza. I santi sono stati spodestati dal loro trono secolare, per essere sostituiti da giornate, alcune degne, altre molto meno, civilmente importanti.

 

Ma questo dovrebbe essere l’atto finale. Prima, mi piacerebbe che si arrivasse ad una verità certa. Il che mi lascia con il dubbio amletico di essere ancora su questa terra semmai si arrivasse a questo traguardo. La giornata della giustizia utopica comincia a delinearsi all’orizzonte. Incrociamo le dita. Benvenuti in Italia, terra di santi, poeti e di affari commerciali convenienti al prezzo di un morto al chilo! Saluti

Pegaso Nero

 

Lettera 13

MARCO MINNITI

Va a finire che il M.M. (Ministro Minnniti) diventa il mio idolo. Dopo aver fatto arrestare il “testone” che colpisce a tradimento i nasi, ora ha -finalmente- “puntato” tutta la tribù. Spero che prima o poi si dedichi anche agli allevatori urbani di scrofe. Così comincerebbe a tornare la fiducia nelle Istituzioni.

Giuseppe Tubi

 

Lettera 14

Caro Dago, "dobbiamo risolvere da soli i nostri problemi - sentenzia il presidente ugandese Museveni - Trump ha ragione e parla agli africani con franchezza ". Ora chi lo dice alla Botteri?

Giorgio Colomba

 

Lettera 15

un carro sovietico distrugge un palazzo durante l invasione di varsavia 1968

Caro Dago, su un tuo articolo pubblicato il 24 Febbraio, mi è cascato l'occhio su una foto che mostrava i carri armati sovietici nelle vie di Praga, durante le proteste del 1968.

Il parallelo con l'odierna situazione geopolitica in cui ci troviamo invischiati, assoggettati all' “impero” di banche che ci ostiniamo a chiamare "Unione Europea" (unione di che tipo poi, se ognuno corre per conto suo e per la propria bandiera, come insegna il Gaullista Macron, boh?) è stato immediato: cosa succederebbe oggi se una qualsiasi nazione decidesse di uscire dalle regole di questo “clan”, di questo “impero”?

 

Verrebbero inviati di nuovo i carri armati per ripristinare il controllo sulla popolazione assoggettata? Vedremmo marciare soldatini nelle piazze delle capitali per ristabilire lo status-quo, in barba alla volontà dei cittadini e della democrazia, di cui i cosiddetti europarlamentari, rappresentanti dell' "impero", si riempiono continuamente la bocca?

 

boulevard saint germain 1968

Certo che no! Nel nome della democrazia, della tolleranza e del politically correct, questo tipo di repressioni barbare non appartengono più agli usi e costumi odierni e la reazione sarebbe troppo plateale, creando davvero risentimenti nel popolo assopito e rischiando di risvegliarlo davvero.

 

Oggigiorno c’è un esercito molto più potente, silenzioso e invisibile che può riportare lo stesso al silenzio e alla repressione chiunque osi ribellarsi a cotanto ordine prestabilito: la finanza. Semplici cifre su computer e capitali immensi nella mani di pochissimi individui che possono decidere chi oggi vive e chi oggi invece muore con un semplice click di un mouse (altro immagine che riaffiora alla mente: i nazisti dei campi di concentramento). Banali decisioni prese da una ristrettissima cerchia che riducono alla fame o alla mera sopravvivenza intere popolazioni (vedi la Grecia o il nostro “magico” impennarsi dello spread nel 2012, per mettere a legiferare chi si vuole dove si vuole, con buona pace della volontà sovrana e della sbandierata democrazia).

primavera di praga 68

 

Il caso del Regno Unito era abbastanza "border-line" considerando che è sempre stato con una scarpa dentro e una fuori dall'UE (vedi controlli dei passaporti alla frontiera, utilizzo della sterlina, ecc.) e questa nazione si è potuta permettere di uscire senza troppo clamore; anche in questo caso però, la stampa asservita all’ “elite” deve cercare di dimostrare continuamente che grave errore sia stato quello di voltare le spalle al “nuovo ordine europeo”. Al contrario, dati alla mano non mi sembra che ad oggi l’economia Britannica abbia subito scossoni o stravolgimenti in negativo, anzi….sono freschi di ieri i dati sulla disoccupazione nel Regno Unito, stabile al 4,3%, un valore che noi italiani ci sognamo.

 

Marx diceva: “La storia si ripete sempre due volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa”; è quasi paradossale come nell’era di internet si riesca ancora a far credere milioni di persone a delle bugie millenarie.

LUCA GUADAGNINO

Timbrius

 

Lettera 16

Dagospino, Dagospino come fai a resistere senza di me? Ti vedo perplesso, sperduto tra le immagini di tette, culi, cazzi, mignotte, escort, culattoni, maiali vari (ieri ho guardato questa rubrica della posta che, devo dirlo con piacere, a differenza di parte del sito, schifosa, presenta interventi di lettori veramente bravi, sinceri, spiritosi, capaci di cogliere nel segno: ebbene, ieri ho avuto il piacere di leggere di un signore che ti segue da anni e che ti ha legittimamente chiesto, mi pare più o meno cosi "ma perchè sporchi tutto con il porno? non puoi farne a meno?", domanda saggia, assolutamente attuale e pertinente) che stai aspettando qualche mio intervento.

 

O no? Sia come sia, visto che le porcate che si sentono e si leggono sulla stampa penso più venduta del mondo, quella italiota, con qualche lodevole eccezione (ahò, venduta nell'anima, mica in edicola, mi raccomando che ci capiamo) sono a getto continuo, qualche uscita devo farla. Devo proprio.

 

LUCA GUADAGNINO

Quella di oggi riguarda il film di tale Guadagnino e la sua mente siculoalgerina che evidentemente, per varie ragioni legate a clima, a passaggi da piccolo da un continente all'altro (Eritrea,Sicilia, etc.), produce opere che a me fanno cacare! So, so bene, che la stampa italiota è andata in brodo di giuggiole sentendo che questo suo film ha avuto quattro nominations, tanto da fargli fare la pipì addosso per la goduria.

 

So anche però che questa stessa stampa italiota velinara è succube di quella americana, non quella della maggioranza degli americani (quelli seri, conservatori, puritani in genere molto più che gli italiani), ma quella progressista, filo lobbysta, filogiudaica, quella che fino a qualche settimana fa aveva come faro-guida il porco ebreo Weinstein, scoperto casualmente nel suo malaffare,  perchè così va il mondo.

 

il cast del film call me by your name armie hammer luca guadagnino

Quella stampa americana che supporta un mondo fatto di corruzione, ipocrisia, falsità, spudoratezza, scostumatezza, pronto a qualsiasi cosa per il denaro e il successo. Quello aperto al peggio del peggio: sodomia propagandata come normalità, aborti liberi senza limiti, uteri in affitto e via di questo lurido passo. Era ovvio che questa genia perversa non aspettasse altro che un diversivo per poter fare melina (hai presente la Roma di Liedholm Nils, lo svedese produttore di barolo?) , per poter pian piano svincolarsi da questa vergogna immonda rappresentata dal mondo sozzo di Hollywood.

 

guadagnino

Era ovvio che gli scienziati dell'Academy sarebbero piombati come falchi sull'opera (si fa per dire ) del piccolo guadagno (a proposito deve essere un cognome  - guadagno e/o il diminutivo guadagnino - che si collega con personcine proprio a modo...)  che è apripista di modernità ed emancipazione secondo i canoni del pensiero unico.

 

Solo una mente alta come sto guadagnino poteva concepire una storia inverosimile del genere: un misciotto di globalizzazione, di sionismo, di famiglia moderna, con un padre archeologo americano, un "nido" ebraico, il figlio, un amico del  figlio con genitori  americano e  francese e via dicendo. 

 

La storia è ambientata in una zona del Nord tra il Lago di Garda e Cremona all'inizio degli anni '80. Questo Guadagnino ha 46 anni e quindi nel 1983 aveva dieci anni, per cui non può sapere nulla di quell'epoca se non per relata refero da parte di qualche illuminato. Ma lui vuole sfondare ad ogni costo, rendere cioè normale quello che nel 1983 manco passava per la capa di qualcuno e vuole farci credere che siccome lui è sodomita, solo la sua visione delle cose è quella giusta.

luca guadagnino_704_2

 

Come prima cosa a nome del territorio del Garda/Cremona gli mando una bella pernacchia e gli dico:"Scegli meglio le tue locations in futuro, scendi dal carro e guarda le cose con gli occhi degli altri non con i tuoi". In tutta sincerità questo film è solo una costruzione ideologica, inserita in un momento storico che non centra nulla con l'oggi, tutto all'insegna dell'ideologia progressista che vuole cambiare i connotati della società e della famiglia. Per questo dico alla critica italiota che questo film è una ipocrita forzatura ad uso e consumo  della lobby gay e dei radical chic.

Da boicottare!

Luciano

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