mussolini

IL DUCE SALVA I BILANCI - ALTRO CHE ALTAFORTE: A FARE I SOLDI CON MUSSOLINI SONO RIZZOLI, EINAUDI E MONDADORI. SOLO IL LIBRO DI SCURATI HA VENDUTO 160MILA COPIE. IL VENTENNIO È DA SEMPRE GALLINA DELLE UOVA D'ORO PER GLI EDITORI, E BANCARELLE CON PICCOLI EDITORI DI LIBRI FILO-FASCI ESISTONO DALLA NOTTE DEI TEMPI, PURE NELLE RASSEGNE CHIC

 

 

 

IL ROMANZO DI SCURATI, PUBBLICATO DA BOMPIANI, HA GIÀ VENDUTO 160MILA COPIE PURE RIZZOLI, EINAUDI E MONDADORI PROPONGONO DEI TITOLI DI SUCCESSO SUL DUCE

scurati cover

Gianluca Veneziani per “Libero quotidiano

 

Ammazza quanto è fascista la casa editrice Altaforte. Non fa che sfornare titoli celebrativi del Duce, apologie del regime mussoliniano, saggi che evocano un ritorno del Pelatone e mostrano quante cose buone ha lasciato il Ventennio. Vero? Macché.

 

Chi contesta la presenza in uno stand al Salone del Libro di Torino dell' editore vicino a CasaPound evidentemente non ha letto il libro al centro del putiferio (l' intervista al vicepremier Io sono Matteo Salvini) anche perché è in uscita solo oggi; e molto probabilmente non ha mai guardato il catalogo della casa editrice che tra i suoi titoli non ne vanta neppure uno che possa essere tacciato di apologia del fascismo.

 

Ma lo sforzo di sbirciare sul sito di Altaforte doveva costare troppo caro ai detrattori a priori e a prescindere, tanto più se rischiava di mettere in crisi le loro convinzioni costruite su pregiudizi. Noi invece lo abbiamo fatto e abbiamo scoperto che, tra quelle pubblicazioni, della presunta onda nera non c' è traccia.

 

Semmai vi sono titoli sovranisti, politicamente scorretti, finalizzati a «diffondere una cultura identitaria non allineata», come si legge nella presentazione della casa editrice.

Cosa vi sarà mai ad esempio di fascista nel libro su Salvini - cento domande rivolte all' uomo politico più in vista del momento - peraltro scritto da una cronista non ideologica come Chiara Giannini, con la prefazione di uno che certo non è un pericoloso squadrista, ossia Maurizio Belpietro?

 

polacchi altaforte

NESSUNA CELEBRAZIONE

E ancora: puzzeranno mica di olio di ricino i saggi pubblicati da Altaforte contro l' immigrazione di massa?

Uno, Inferno Spa di Francesca Totolo, denuncia il business dell' accoglienza, scoperchiando gli interessi di speculatori, esponenti governativi e uomini d' affari; l' altro, I coloni dell' austerity, di Ilaria Bifarini con prefazione di Marcello Veneziani, mette a nudo il neocolonialismo in Africa da parte delle potenze occidentali.

 

E diteci: è fascista celebrare la storia d' Italia contro chi vorrebbe espropriarci della nostra sovranità? Pare piuttosto animato da spirito di verità e amore patriottico La nazione fatidica. Elogio politico e metafisico dell' Italia di Adriano Scianca, mentre è addirittura una difesa della Costituzione italiana (alla faccia di chi dice che Altaforte sarebbe anti-costituzionale) il testo La morte della Repubblica di Marco Mori che mostra i rischi legati alla creazione degli Stati Uniti d' Europa. E ispirato al buon senso, contro il nuovo totalitarismo (questo sì) politicamente corretto, è L' era delle streghe di Francesco Borgonovo che analizza i cortocircuiti del neo-femminismo.

io sono matteo salvini altaforte

 

Mentre un reportage di guerra è Come la sabbia di Herat di Chiara Giannini, e di genere narrativo Fuori piove sangue di Svart Jugend sul degrado della periferia di Roma est.

 

 

BENITO ANCHE SU RAITRE

Certo poi, all' interno del proprio sito, Altaforte - che oltre a essere marchio autonomo è anche piazza virtuale per vendere prodotti di altri editori, a mo' di quanto fanno lafeltrinelli.it o mondadoristore.it - promuove libri di case editrici di area (da Aga a Passaggio al bosco, da Eclettica a Ferrogallico). Ma le ricadute in termini di business di questo mercato «valgono non più del 15% sul totale dei nostri ricavi», ci dice l' editore di Altaforte Francesco Polacchi. «E di questo 15% solo il 7-8% riguarda titoli sul fascismo o su figure riconducibili a quel mondo».

FRANCESCO BORGONOVO - L ERA DELLE STREGHE

 

Per capirci, di un testo come Diario di uno squadrista toscano di Mario Piazzesi pubblicato da Aga, continua Polacchi, «Altaforte sulla propria piattaforma non vende più di 3-4 copie al mese». Il che significa un introito annuo da questo libro non superiore ai 300-400 euro. Non proprio una base su cui costruire un regno editoriale nutrito dall' ideologia fascista.

Sono ben altri gli editori, molto più grandi e importanti, che grazie a titoli sul fascismo e sul Duce riescono a sfornare bestseller e ricavarne successo (anche economico).

 

 Si pensi a M. Il figlio del secolo di Antonio Scurati, edito da Bompiani, romanzo storico su Mussolini che finora ha venduto la bellezza di 160mila copie.

Un' opera onesta e ben documentata che ora è candidata per la vittoria del Premio Strega e troverà spazio anche in tv: sabato su RaiTre alle 22.20 andrà in onda Mussolini. Il figlio del secolo, una riduzione del testo letta da Luca Zingaretti, Valerio Mastandrea e Marco D' Amore, con raccordi narrativi dello stesso Scurati.

 

GLI ALTRI SCRITTI

Altrettanto si potrebbe dire de Il fascismo eterno, saggio di Umberto Eco edito da La Nave di Teseo, che veleggia sulle 60-70mila copie vendute. O ancora, si potrebbe citare il recente Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo (Bollati Boringhieri) di Francesco Filippi, primo nella classifica Ibs dei libri di Società, Politica e Comunicazione. Per non citare la riesumazione degli scritti di Giacomo Matteotti sul fascismo sia da parte di Rizzoli attraverso il saggio Un anno di dominazione fascista, con introduzione di Walter Veltroni, sia da parte di Garzanti con il testo Contro il fascismo.

RENZO DE FELICE

 

O il tentativo di cavalcare il centenario della fondazione dei Fasci di combattimento: da qui la ripubblicazione dei saggi di Renzo De Felice Mussolini il fascista e Mussolini il rivoluzionario, entrambi per i tipi di Einaudi, o l' uscita di Fascismo anno zero. 1919: la nascita dei Fasci italiani di combattimento (Mondadori) di Mimmo Franzinelli. Se il fascismo fa la fortuna di qualcuno (legittimamente, sia chiaro), la fa dei grandi gruppi anziché di una piccola casa editrice che, titoli alla mano, si occupa di tutt' altro.

Ultimi Dagoreport

giuseppe conte elly schlein matteo ricci giorgia meloni francesco acquaroli

DAGOREPORT - COME E' RIUSCITO CONTE, DALL’ALTO DEL MISERO 5% DEI 5STELLE NELLE MARCHE, A TENERE IN OSTAGGIO IL PD-ELLY? - L'EX ''AVVOCATO DEL POPOLO'' È RIUSCITO A OTTENERE DALLA "GRUPPETTARA CON L'ESKIMO" LE CANDIDATURE DI ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA, E SENZA SPENDERSI GRANCHE' PER MATTEO RICCI. ANZI, RIEMPIENDO I MEDIA DI DISTINGUO E SUPERCAZZOLE SULL’ALLEANZA (“NON SIAMO UN CESPUGLIO DEL PD”) – IL PIU' MADORNALE ERRORE DEL RIFORMISTA RICCI E' STATO DI FAR SALIRE SUL PALCO L'"ATTIVISTA" DEL NAZARENO, AGITANDOSI PER GAZA ANZICHE' PER UNA REGIONE CHE LA GLOBALIZZAZIONE HA IMPOVERITO LE INDUSTRIE (SCAVOLINI, TOD'S, ETC.), LA DISOCCUPAZIONE E' ARRIVATA E I MARCHIGIANI SI SONO SENTITI ABBANDONATI - VISTO IL RISCHIO-RICCI, E' ARRIVATA LA MOSSA DA CAVALLO DELLA DUCETTA: ''ZONA ECONOMICA SPECIALE'' E UNA PIOGGIA DI 70 MILIONI DI AIUTI...

al-thani netanyahu trump papa leone bin salman hamas

DAGOREPORT – STASERA INIZIA LA RICORRENZA DI YOM KIPPUR E NETANYAHU PREGA CHE HAMAS RIFIUTI IL PIANO DI PACE PER GAZA (ASSEDIATO IN CASA DALLE PROTESTE E DAI PROCESSI, PIÙ DURA LA GUERRA, MEGLIO È). NON A CASO HA FATTO MODIFICARE LAST MINUTE IL TESTO RENDENDOLO PIÙ DIFFICILE DA ACCETTARE PER I TERRORISTI CHE, A LORO VOLTA, INSISTONO SU TRE PUNTI: UN SALVACONDOTTO PER I CAPI; UN IMPEGNO A CREARE LO STATO DI PALESTINA; IL RITIRO DELL’ESERCITO ISRAELIANO, ANCHE DALLA ZONA CUSCINETTO – PRESSING FORTISSIMO DI VATICANO, ONU E PAESI ARABI PER CHIUDERE L'ACCORDO – EMIRI E SCEICCHI INFURIATI PER IL RUOLO DI TONY BLAIR, CHE BOMBARDÒ L’IRAQ SENZA MAI PENTIRSI – L’UMILIAZIONE DI “BIBI” CON LA TELEFONATA AL QATAR: L’EMIRO AL THANI NON HA VOLUTO PARLARE CON LUI E HA DELEGATO IL PRIMO MINISTRO – L’OBIETTIVO DEI “FLOTILLEROS” E L’ANTISEMITISMO CHE DILAGA IN EUROPA

luca zaia matteo salvini roberto vannacci

IL CORAGGIO SE UNO NON CE L'HA, MICA SE LO PUO' DARE! LUCA ZAIA, ETERNO CACADUBBI, NICCHIA SULLA CANDIDATURA ALLE SUPPLETIVE PER LA CAMERA: ORA CHE HA FINALMENTE LA CHANCE DI TORNARE A ROMA E INCIDERE SULLA LEGA, DUELLANDO CON VANNACCI E SALVINI CONTRO LA SVOLTA A DESTRA DEL CARROCCIO, PREFERISCE RESTARE NEL SUO VENETO A PIAZZARE QUALCHE FEDELISSIMO – SONO ANNI CHE MUGUGNANO I “MODERATI” LEGHISTI COME ZAIA, FEDRIGA, GIORGETTI, FONTANA MA AL MOMENTO DI SFIDARE SALVINI, SE LA FANNO SOTTO...

elly schlein tafazzi

DAGOREPORT: IL “NUOVO PD” DI ELLY NON ESISTE - ALIMENTATA DA UN'AMBIZIONE SFRENATA, INFARCITA SOLO DI TATTICISMI E DISPETTI, NON POSSIEDE L'ABILITÀ DI GUIDARE LA NOMENKLATURA DEL PARTITO, ISPIRANDOLA E MOTIVANDOLA - IL FATIDICO "CAMPOLARGO" NON BASTA PER RISPEDIRE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO L'ARMATA BRANCA-MELONI. NELLE MARCHE IL PD-ELLY SUBISCE IL SORPASSO DELLE SORELLE D'ITALIA - QUELLO CHE INQUIETA È LO SQUILIBRIO DELLA DUCETTA DEL NAZARENO NELLA COSTRUZIONE DELLE ALLEANZE, TUTTO IN FAVORE DI UN'AREA DI SINISTRA (M5S E AVS) IN CUI LEI STESSA SI È FORMATA E A CUI SENTE DI APPARTENERE, A SCAPITO DI QUELLA MODERATA, SPAZIO SUBITO OCCUPATO DALLA SCALTRISSIMA DUCETTA DI VIA DELLA SCROFA, CHE HA LANCIATO AMI A CUI HANNO ABBOCCATO LA CISL E COMUNIONE E LIBERAZIONE - CHE ELLY NON POSSIEDA VISIONE STRATEGICA, CAPACITÀ DI COMUNICAZIONE, INTELLIGENZA EMOTIVA, PER FRONTEGGIARE IL FENOMENO MELONI, E' LAMPANTE - OCCORRE URGENTEMENTE, IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, RISPEDIRE ELLY SUI CARRI DEI GAY-PRIDE, PUNTANDO, DOPO LE REGIONALI D'AUTUNNO, SU UNA NUOVA LEADERSHIP IN SINTONIA COI TEMPI TUMULTUOSI DI OGGI

raoul bova beatrice arnera

DAGOREPORT: RAOUL, UN TRIVELLONE ''SPACCANTE''! - DAGOSPIA PIZZICA IL 54ENNE BOVA ATTOVAGLIATO ALL'ORA DI PRANZO AL RISTORANTE “QUINTO”, A ROMA, IN COMPAGNIA DELLA FASCINOSA TRENTENNE BEATRICE ARNERA, CON CUI RECITA NELLA FICTION “BUONGIORNO, MAMMA”, ATTUALMENTE IN ONDA SU CANALE5 – GLI AVVENTORI DEL RISTORANTE NON HANNO POTUTO FARE A MENO DI NOTARE L'AFFETTUOSA INTIMITÀ TRA I DUE ATTORI: BACI GALEOTTI, ABBRACCI E CAREZZE FURTIVE FINO A UN INASPETTATO E IMPROVVISO PIANTO DI BOVA – DOPO LO SCANDALO DEGLI AUDIO PICCANTI INVIATI A MARTINA CERETTI, DIFFUSI DA FABRIZIO CORONA, CHE HANNO TENUTO BANCO TUTTA L’ESTATE, ORA QUEL MANZO DI BOVA SI RIMETTE AL CENTRO DELLA STALLA…

beatrice venezi

DAGOREPORT: VENEZI, IL "MOSTRO" DELLA LAGUNA – COME USCIRANNO IL MINISTRO "GIULI-VO" E IL SOVRINTENDENTE COLABIANCHI DAL VICOLO CIECO IN CUI SONO FINITI CON L’INSOSTENIBILE NOMINA DELLA “BACCHETTA NERA”? – IL “DO DI STOMACO” DEGLI ORCHESTRALI DEL TEATRO LA FENICE HA RICEVUTO LA SOLIDARIETÀ DEI PIÙ IMPORTANTI TEATRI LIRICI, DA LA SCALA DI MILANO AL SAN CARLO DI NAPOLI: CHE FARE? – CHISSÀ SE BASTERÀ LA MOSSA ALL’ITALIANA DI “COMPRARSI” LE ROTTURE DI COJONI COL VIL DENARO, AUMENTANDO LO STIPENDIO DEGLI ORCHESTRALI? – L’ARMATA BRANCA-MELONI DEVE FARE I CONTI NON SOLO CON IL FRONTE COMPATTO DEL MONDO SINDACALE LIRICO, MA ANCHE CON I 48MILA VENEZIANI RIMASTI A SOPRAVVIVERE NELLA CITTÀ PIÙ FATALE DEL MONDO. ABITUATI AD ALTI LIVELLI DI DIREZIONE D’ORCHESTRA, DA ABBADO A CHUNG, I LAGUNARI SONO SCESI SUL PIEDE DI GUERRA CONTRO LO SBARCO DELL’”ABUSIVA” VENEZI (I LAVORATORI DELLA FENICE HANNO ORGANIZZATO UN VOLANTINAGGIO CONTRO LA BIONDA VIOLINISTA)E GIULI E COLABIANCHI FAREBBERO BENE A RICORDARSI CHE I “VENESIAN” SONO POCHI MA IRRIDUCIBILI: I PRINCIPI NON SI COMPRANO. COME SI È VISTO NELLA LORO VITTORIOSA GUERRA CONTRO IL PASSAGGIO DELLE GRANDI NAVI DA CROCIERA NEL CUORE DELLA CITTÀ…- VIDEO