giorgia arianna meloni alessandro sallusti

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! – ALESSANDRO SALLUSTI, DIRETTORE DEL “GIORNALE’”, RIVELA CHE ARIANNA MELONI POTREBBE PRESTO ESSERE INDAGATA PER “TRAFFICO DI ‘INFLUENZA’”. CHE LA SORELLA DELLA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SIA SOSPETTATA DI COMMERCIARE IN VIRUS?” – “’LA STAMPA’: “ELON MUSK HA REGALATO UN CYBERTRUCK A RAMZAN KADYROV, IL LEADER CECENO HA POSTATO UN VIDEO IN CUI APPARE AL VOLANTE DEL ‘PICK-UP SU CUI È STATA UNA MITRAGLIATRICE’”. PRIMA L’ARMA DA FUOCO S’È FATTA UN GIRETTO DA SOLA…

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto (http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)

pubblicato da “Italia Oggi”

 

VOGLIONO INDAGARE ARIANNA MELONI - PRIMA PAGINA DE IL GIORNALE - 18 AGOSTO 2024

Nel suo editoriale di prima pagina, Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, rivela che Arianna Meloni potrebbe presto essere indagata per «traffico di influenza». Che la sorella della presidente del Consiglio sia sospettata di commerciare in virus? In realtà, il codice penale prevede all’articolo 316 bis una fattispecie di reato, dai profili giuridici alquanto controversi, qualificata come «traffico di influenze illecite» (al plurale), la quale prevede da 1 a 4 anni e 6 mesi di reclusione per chi «sfruttando o vantando relazioni esistenti o asserite con un pubblico ufficiale o un incaricato di un pubblico servizio (...) indebitamente fa dare o promettere, a sé o ad altri, denaro o altra utilità, come prezzo della propria mediazione illecita».

la repubblica, la vedova torna moglie

 

•••

Titolo dal sito della Repubblica: «Morta l’attrice Diletta D’Andrea, moglie di Vittorio Gassman». Non sapevamo che i morti potessero avere una moglie. In casi del genere, fin dal 1261 (circa) in italiano si usa il sostantivo vedova («donna cui è morto il marito»). Conoscendolo, l’italiano.

 

•••

Dall’editoriale di Maurizio Belpietro, direttore della Verità: «Chiunque annunciasse un piano di sviluppo per ridurre le emissioni e vedeva arrivare fiumi di liquidità, perché la grande finanza, considerava gli investimenti in ambiente alla stessa stregua di quelli nella new tech». Quando la sintassi si sposa alla chiarezza.

Ramzam Kadyrov con il suv Cybertruck regalato da elon musk

 

•••

Dalla Stampa: «Il miliardario Elon Musk ha regalato un Cybertruck della Tesla al controverso leader della regione russa della Cecenia, Ramzan Kadyrov, che lo ha invitato a Grozny. L’alleato di Vladimir Putin, che governa tra numerose accuse di violazione dei diritti umani, ha postato su Telegram un video in cui appare al volante del pick-up su cui è stata una mitragliatrice». Prima l’arma da fuoco s’è fatta un giretto da sola.

il venerdi?? di repubblica, meloni in costume tricolore

 

•••

Sul Venerdì di Repubblica, in un articolo intitolato «Tutti al mare», Filippo Ceccarelli passa in rassegna le estati balneari dei politici, «da Moro in giacca e cravatta al pareo di Craxi, dalle spine di Grillo al Papeete di Salvini. Fino al bikini tricolore di Meloni», così recita il sommario. Nel testo si legge: «Bossi in canotta che disegna schemini sulla sabbia, Di Maio che fa il segno di vittoria in modalità subacquea, Meloni in bikini tricolore».

 

Ceccarelli ricorda male. Sarebbe bastato che sbirciasse (lo stesso vale per chi ha titolato il pezzo) la pagina accanto, dov’è riprodotta la copertina di Novella 2000 che mostrava sì Giorgia Meloni con un costume da bagno avente i colori della bandiera italiana, però intero, non duepezzi.

 

•••

ANTHONY HOPKINS 55

Nell’intervista concessa a Stefania Ulivi del Corriere della Sera, l’attore Anthony Hopkins per cantare le lodi dell’Italia contrappone il nostro Paese alla Svizzera, cui rinfaccia di essere una mera produttrice di orologi a cucù. Peccato che nessuno dei due, intervistatrice e intervistato, abbiano ricordato che la citata contrapposizione è una famosissima battuta del film Il terzo uomo (1949), in cui Harry Lime (Orson Welles) dice a Holly Martins (Joseph Cotten): «Sai quel che diceva quel tale? In Italia per 30 anni, e sotto i Borgia, ci furono guerre, terrore, omicidi, carneficine, ma vennero fuori Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera non ci fu che amore fraterno, ma in 500 anni di quieto vivere e di pace che cosa ne è venuto fuori? L’orologio a cucù». Trascorsi 75 anni, si poteva sperare che un bravissimo attore come Hopkins tirasse fuori qualcosa di più originale dalla sua bisaccia.

paola turci francesca pascale

 

•••

Sul sito del Corriere della Sera, Alessandra Bravi tratta del divorzio di Francesca Pascale da Paola Turci: «Così se il futuro amoroso dell’ex first lady berlusconiana appare nebuloso, quello imprenditoriale invece, veleggia col vento spiegato e ben radicato in Toscana». Punteggiatura a parte, bei tempi quando a far procedere a vele spiegate era il vento. Che andava e veniva, anziché radicarsi.

 

•••

Sul sito del Giornale, Carlo Lanna c’intrattiene circa la telenovela Fedez-Chiara Ferragni, ora che l’influencer decaduta pare aver «già trovato un nuovo interesse amoroso in Silvio Campara». Infatti «il rapper non vede di buon occhio la love story della sua ex con il bel imprenditore». Invece Indro Montanelli non avrebbe visto di buon occhio il bell’insulto all’ortografia.

 

•••

KAMALA HARRIS DONALD TRUMP

Dal Foglio: «Le votazioni continuerebbero, turno dopo turno, fino a quando un candidato otterrebbe i voti della maggioranza di tutti i delegati e verrebbe nominato candidato del partito». Ora, è ben vero che l’articolo (copyright Washington Post) risulta firmato nientemeno che da Bonnie Berkowitz, Szu Yu Chen e Adrián Blanco, addirittura con la collaborazione di Artur Galocha e Dan Balz, ma Il Foglio si pubblica ancora in Italia e chi in redazione lo ha tradotto dovrebbe sapere che, a parte la mancanza dei due non, questo tipo di subordinate temporali richiede il congiuntivo imperfetto. Quindi: «Fino a quando un candidato non ottenesse i voti della maggioranza di tutti i delegati e non venisse nominato candidato del partito».

chiesa di scientology a parigi

 

•••

Secondo Stefano Montefiori, corrispondente del Corriere della Sera, a Parigi, andando verso lo Stade de France, «non si può non notare sulla destra una specie di enorme cubo di cristallo, con la gigantesca insegna “Scientology” sul tetto». Il concetto è ribadito nella didascalia della foto che correda il servizio. Ma il cubo è un poliedro regolare con sei facce quadrate uguali, mentre la sede parigina di Scientology ha la forma di un prisma esagonale.

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....