veronica gentili stefano lorenzetto

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - VERONICA GENTILI NELLA SUA RUBRICA DEL LUNEDÌ SUL “FATTO QUOTIDIANO”: “ATTUALMENTE EURODEPUTATO E MEMBRO DEL PPE, SIKORSKI HA AVANZATO UNA PROPOSTA CHE NEL MARE MAGNUM D’IPOTESI E SUGGERIMENTI SENZA CAPO NÉ CODA, SI FA NOTARE PER LA SUA CONCRETEZZA”. STA A VEDERE CHE AVRÀ CAPO E CODA LA VIRGOLA FRA SOGGETTO E VERBO

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

STEFANO LORENZETTO

«Parlare di nucleare ci riporta indietro al dopoguerra, quando l’incubo era la bomba atomica della Terza guerra mondiale, aumentato dai tragici esperimenti americani nell’atollo di Bikini (1958), dalle successive 129 esplosioni francesi a Mururoa e Fangatuafa in Polinesia Francese», scrive il coltissimo Mephisto Waltz nella sua rubrica su Domenica, supplemento culturale del Sole 24 Ore.

 

Purtroppo il nostro continua diabolicamente a perseverare negli errori, rivelandosi poco ferrato anche in tema di isole coralline (in passato lo aveva chiamato Bikini Athol, anziché Atoll).

 

test nucleari polinesia 2

Gli esperimenti americani nell’atollo della Micronesia, arcipelago delle Isole Marshall, non avvennero nel 1958, bensì cominciarono nel 1946 e si conclusero nel 1958 dopo 23 test nucleari.

 

veronica gentili

Quanto alle «129 esplosioni francesi», il dato non è affatto certo: secondo talune fonti (Corriere della Sera, La Repubblica e Atlante, magazine della Treccani) le testate nucleari fatte esplodere dalla Francia in quell’area furono 193; secondo altre (Lifegate) 181. Infine, Mephisto Waltz sbaglia anche il nome dell’atollo della Polinesia francese, che si chiama Fangataufa e non Fangatuafa.

veronica gentili in don matteo 11

 

***

Veronica Gentili nella sua rubrica del lunedì sul Fatto Quotidiano: «Attualmente eurodeputato e membro del Ppe, Sikorski ha avanzato una proposta che nel mare magnum d’ipotesi e suggerimenti senza capo né coda, si fa notare per la sua concretezza». Sta a vedere che avrà capo e coda la virgola fra soggetto e verbo.

 

veronica gentili

***

Sul Corriere della Sera, Paolo Ottolina parla della «morte a Kharkiv del generale russo Vitaly Gerasimov, capo di stato maggiore della 41ª armata». Ma nella scheda «Chi è» che accompagna il servizio la foto è quella di Valerij Gerasimov, capo di stato maggiore generale delle Forze armate russe, tuttora vivo e vegeto.

 

STEFANO LORENZETTO

***

«Nella regione orientale ucraina al confine con la Russia da anni era in corso un conflitto che i media definivano a bassa entità», scrive il direttore della Verità, Maurizio Belpietro. In realtà, i media hanno sempre parlato di conflitto a bassa intensità, quello che nella lingua inglese viene definito con l’acronimo Lic (low intensity conflict, appunto).

 

maurizio belpietro la verita

Il segretario di Stato americano George Shultz fu tra i primi a citare le «guerre a bassa intensità», nel corso di un convegno a Washington il 15 gennaio 1986. Occupandosi della regione del Donbass, Belpietro parla poi di «un territorio con 2,2 milioni di persone, cioè più o meno la popolazione di Bergamo e Brescia messe insieme o, se preferite, di Palermo e Catania».

 

Huffpost - La soprana

Ma le prime due città contano complessivamente 317.000 abitanti e le altre due quasi 944.000. Forse Belpietro intendeva riferirsi alla popolazione delle province, ma allora occorreva specificarlo. In ogni caso è la sola Repubblica Popolare di Doneck ad avere 2,2 milioni di abitanti, mentre nell’intero Donbass vivono 5 milioni di persone (fonte: Ansa). Erano circa 7 milioni nel 2005.

netrebko gergiev

 

***

Titolo dall’Huffpost: «Chi è Anna Netrebko, la soprana che salta la Scala: “Costringere a denunciare la terra d’origine non è giusto”». Sommario: «Dopo il caso Gergiev, la sovrano super star decide di cancellare i suoi impegni per i prossimi mesi». Nel testo diventa «la soprano super star Anna Netrebko».

 

VITALY GERASIMOV

Per Lo Zingarelli 2022 si scrive il soprano, al maschile, anche se riferito a una donna. Di sicuro non sovrano, che nella vita fa tutt’altro mestiere.

 

***

Su tre quotidiani veneti del gruppo Gedi (Corriere delle Alpi, Il Mattino di Padova, La Nuova di Venezia e Mestre), Nicolò Menniti-Ippolito recensisce il libro Il papa senza corona dedicato a papa Luciani e curato per Carocci da Giovanni Maria Vian, direttore emerito dell’Osservatore Romano e docente alla Sapienza.

 

Valery Gerasimov e Sergey Shoygu alla conferenza stampa del Cremlino

Però sbaglia scambiando il curatore per Giovanni Vian, quasi omonimo ma non parente, che insegna a Ca’ Foscari e ha scritto la voce su Giovanni Paolo I per l’Enciclopedia dei papi. Inoltre dà per pubblicato nel 2013 con Marsilio un volume annunciato in Rete ma che non è mai uscito.

 

***

Titolo dai siti del Gazzettino, del Messaggero e del Mattino, le tre testate dell’editore Francesco Gaetano Caltagirone: «Ucraina, coppia (disarmata) di mezza età respinge i soldati russi nel giardino di casa: il video è virale».

 

Gazzettino - Cane che continua ad abbagliare (1)

Ultimo periodo della notizia: «Il video si conclude con “la sconfitta dei soldati” che decidono di andarsene e escono dal cancello inseguiti dal cane che continua ad abbagliare». Di virale ci pare che ci sia solo il botolo accecante.

 

***

Paolo Valentino, sul Corriere della Sera, fa dire a Dmitrij Suslov, che dirige il Centro di studi europei e internazionali presso la Scuola superiore di economia nella capitale russa: «Mosca rifiuta di parlare con il governo ucraino e questo implica che l’operazione militare continuerà e che il risultato che ci auspichiamo è l’emergere di un nuovo Paese».

 

pioggia di missili in ucraina

Riportiamo il «Nota bene» presente al lemma auspicare sullo Zingarelli 2022: «La forma transitiva pronominale auspicarsi (per esempio nella frase “mi auspico un impegno da parte di tutti”) non è consigliabile, dal momento che già la forma transitiva auspicare significa “augurarsi”». (Infatti il «ci auspichiamo» è stato corretto nell’edizione cartacea, anche se è rimasto sul sito).

 

***

bombardamenti in ucraina

Sul Sole 24 Ore, Marco Frisone si occupa delle infrastrutture per i Giochi olimpici Milano-Cortina: «Sempre in Lombardia ci sono la messa in sicurezza della tratta Giussano-Civate (45 milioni, già assegnati) e il completamento del percorso ciclabile Abbadia-Lariana (20 milioni, reperiti)». Essendo il suo giornale pubblicato a Milano, Frisone dovrebbe sapere che in Lombardia non esiste alcun paese chiamato Lariana. C’è invece il Comune di Abbadia Lariana, attraversato dalla ciclovia che da Lecco arriva a Colico.

 

Ultimi Dagoreport

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…