gigi proietti

“IL TEATRO? MOLTI POLITICI NE PARLANO MA IO IN 50 ANNI NON LI HO MAI VISTI” - GIGI PROIETTI SCATENATO A RADIO2: "FASE 2? PER ME NON E' CAMBIATO NULLA SI PUO' ANDARE A TROVARE I CONGIUNTI, MA BISOGNEREBBE CERCARE ANCHE I CONGIUNTIVI. BAMBINI E ANZIANI SONO POCO CONSIDERATI PERCHE' NON CONSUMANO. NON MI PIACE QUESTA MENTALITA' USA E GETTA…"

Da I Lunatici Radio2 https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunatici/

 

gigi proietti foto di bacco (1)

Gigi Proietti è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì dalla mezzanotte e trenta alle sei del mattino.

 

Il popolare attore romano ha raccontato: "Come è andato il mio inizio di fase 2? Per me non è cambiato nulla, sono rimasto sempre a casa, ringraziando il cielo ho un po' di giardino, sono stato abbastanza fortunato. Poi con queste cose grazie alle quali ci si vede tramite uno schermo, viene tutto più comodo. Si può andare a trovare i parenti, i congiunti. Ma bisognerebbe andare a cercare anche i congiuntivi oltre che i congiunti. Non amo molto i talk show, sono praticamente assente, non vado mai, onestamente non ho nessun discorso da fare alla Nazione, invidio chi ci va ed è depositario di grandi verità. Io non ho grandi verità, ho dei dubbi, ma andare ad esternare i propri dubbi in televisione mi sembra assurdo".

gigi proietti

 

intervento di gigi proietti foto di bacco

Sul rispetto nei confronti degli anziani: "Questo momento ci ha fatto accorgere che in effetti normalmente gli anziani non vengono trattati bene. Non è una cosa che accade solo in questo momento. Accade da sempre. Il punto è che le grandi civiltà mettono al centro gli anziani e i bambini. Devono essere quasi ritenuti sacri. Altrimenti è barbarie. Non è possibile concepire un sostegno soltanto per le persone che producono. E' massacrante, è una cosa assolutamente barbara.

 

gigi proietti

Un tempo anche i neonati venivano trascurati, poi ci si è reso conto che potevano esserci business da fare con pannolini, pappette e pomate. Invece gli anziani non consumano e per questo non vengono considerati. E' terribile. Non ho mai amato quando si dice 'i nostri vecchietti'. Ma vecchietto sarà lei. Credo veramente, da sempre, che nella civiltà contadina, dalla quale noi veniamo, l'anziano era importante, aveva un suo ruolo preciso. Invece adesso no. Il concetto dell'usa e getta non mi piace".

 

Sul futuro del teatro: "Il teatro non è che prima del virus conoscesse chissà quale sostegno. La cultura teatrale italiana aveva il minimo indispensabile. Quando si parla di cultura si arriva al massimo fino al cinema. Il teatro non viene nemmeno nominato. Quando sento politici che parlano di teatro, mi viene da rispondere 'io a te a teatro non ti ho mai visto'.

gigi proietti

 

Qualche politico sì, ma pochissimi. Eppure sono quasi 50 anni che faccio questo mestiere. Se non altro approfittiamo di questo periodo per fare in modo che le istituzioni si accorgano di noi. Bisogna discutere con serenità ma anche razionalità e disponibilità. Con la voglia di aiutare. Un po' come il turismo. L'industria del turismo soffrirà tantissimo, però anche gli altri paesi turistici stanno peggio di noi, guardate la Francia o la Spagna. Come si suol dire, mal comune... .

gigi proietti

 

Quello che farei è una grossissima, enorme, campagna promozionale per il turismo in Italia. Per gli italiani stessi e anche per gli stranieri. Quando è esplosa la pandemia non abbiamo fatto altro che lamentarci che non saremmo stati capaci di gestirla. E invece alla fine in un modo nell'altro è stata gestita bene. Quindi mi chiedo perché non dovremmo andare sulla Costiera Amalfitana. Ma dobbiamo pubblicizzarci bene".

 

lorella cuccarini gigi proietti foto di bacco

Su come usciremo da questo periodo: "Se saremo migliori? Dipende da noi. Saremo migliori se vorremo essere migliori. Serve un po' di riflessione e invece qui non si è vista l'ora di uscire, di andare fuori. Come se prima stavamo come scemi ad abbracciare le persone per strada. Sì, l'espressione congiunti è stata poco infelice, ma non è quello che toglie le libertà individuali".

 

Ancora Proietti: "Non vedo l'ora di avere una classe dirigente di cui fidarmi. Voglio poter dare la mia fiducia a chi se la merita. Sono consapevole che la perfezione non c'è, ma dovremmo tendere a questo, ad agire un po' più razionalmente. C'è confusione anche nella lettura di questa cosa qui. Sì, la comunità scientifica dice le cose, le studia, ma poi sono i politici che decidono. Ma se decidono sulla base di quello che gli dicono, non se ne può non tenere conto. E' inevitabile che accada questo. Qui sono diventati tutti virologi. Come sempre tutti diventano economisti o allenatori di calcio".

gigi proietti con la moglie sagitta foto di bacco

 

Sulle fake news: "Facendo il nostro mestiere più che altro possiamo essere vittime di qualche pettegolezzo, qualche volta ci fanno morire, si gioca con queste cose che sono cose brutte, non sono cose delle quali poi si possa sorridere. Un tempo però eravamo meno imbocconi. Se girano le fake news è perché un sacco di gente ci crede".

 

giancarlo magalli gigi proietti e sagitta alter foto di bacco

Sulla cosa che più gli manca: "Mi piacerebbe riaprire il mio vecchio laboratorio dopo tanti anni, stavo lavorando a un paio di idee che ho dovuto interrompere. Speriamo che prima o poi riesca a riaprirlo, almeno a metà estate. Ci sono molte persone che lo aspettano, credo".

 

Sulle mascherine: "Siamo un Paese d'eccellenza nell'attività tessile, possibile mai che non ci sia stato un accordo tra tutte le varie componenti in campo per fare milioni di mascherine? Boh, magari è facile dirlo e meno farlo. Però io mi ricordo che qualche mese prima che esplodesse la pandemia, le mascherine costavano 10 centesime. Le ho dovute prendere per il teatro. Ora invece le vendono a un euro e cinquanta. E allora inizio a sospettare. Perché il guadagno è sacrosanto, ma la speculazione su una pandemia non va bene".

gigi proietti walter veltroni francesco rutelli foto di bacco

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...