2021divanogiusti1507

IL DIVANO DEI GIUSTI – A CANNES È STATO ACCOLTO BENISSIMO “RED ROCKET” DI SEAN BAKER, CHE SEGUE IL RITORNO A CASA DI UN ATTORE PORNO SFIGATO E TRUMPIANO, SIMON REX. IL TITOLO SI SPIEGA COL NOME CHE VIENE DATO AL PISELLO DEL CANE IN EREZIONE ­­– LA RARITÀ SUPERSTRACULT STANOTTE IN TV E’ “CANTERBURY N.2 NUOVE STORIE D’AMORE DEL 300”. MOLTO STRANO E MOLTO DARK, È DI SOLITO ATTRIBUITO A ARISTIDE MASSACCESI/JOE D’AMATO, MA IN REALTÀ DIRETTO DA JOHN SHADOW, CHE FU MARITO DI EWA AULIN, LA SUOCERA DI CONTE…  – VIDEO

 

 

 

 

 

Marco Giusti per Dagospia

red rocket

 

Cannes è ormai agli sgoccioli. Continuano a fioccare le proteste legate alla polemica, più che giusta, “il covid è per i poveri”, visto che i tappeti rossi senza mascherine con star e top model seguitano a dettar legge, ben oltre l’interesse, sempre più scarso, per i film.

sean baker

 

E’ stato accolto benissimo “Red Rocket” di Sean Baker, il regista di “The Florida Project”, che segue il triste e comico ritorno a casa dalla vecchia fidanzata, in una cittadina miserabile del Texas, di un attore porno sfigato e trumpiano, Simon Rex, che ha visto scenari migliori e non sa adottarsi alla situazione. Il titolo si spiega col nome, red rocket, che viene dato al pisello del cane in erezione…

 

drive my car

Sembra sia stato molto applaudito da Spike Lee, presidente della giuria, che sembra un po’ un Leopoldo Trieste in vacanza. Sean Baker ha detto che considera sue ispirazioni film italiani stracult come “La mala ordina” di Fernando Di Leo e “Spasmo” di Umberto Lenzi.

 

Intanto, lo scatenato e divisivo “Titane” di Julia Ducournau con l’eroina che si scopa una macchina, ovviamente non capito da Mereghetti&co, uscirà in Francia vietato ai 16 anni, suscitando (ci credo, divieto+covid=zero incassi…) le vibranti proteste di produttore e regista, e poi finirà su Mubi.

 

la mala ordina

Il film più osannato dai critici rimane però il giapponese “Drive My Car” di Ryusoke Hanaguchi. Di Nanni Moretti e della buona borghesia di Prati nessuno parla più. La brutta novità, mi ha detto Ciro Ippolito, è che se ne è andato “Gnappetta” alias Aldo Nibbi, celebre braccio destro del produttore esecutivo Mario Cotone, che deve il nomignolo alla statura non altissima, diciamo.

 

arrapaho 1

Gnappetta ha girato anche come attore molti dei film di Ciro Ippolito e è favoloso come vedovo inconsolabile di Avida in “Arrapaho”, dove illustra una celebre canzone di Alfredo Cerruti. Lo trovate su Youtube, ovviamente. Stasera in streaming su Netflix avete la prima dell’horror italiano “A Classic Horror Story” di Roberto De Feo e Paolo Strippoli con Matilda Luz, Francesco Russo, con cinque ragazzi che finiscono bloccati col camper nel nulla, poi trovano una misteriosa casetta che nasconde chissà quali terribili segreti.

 

letti selvaggi 1

Su Amazon Prime escono invece il capolavoro di Roman Polanski “Che?”, girato in Italia nella villa di Carlo Ponti con Sidney Rome che gira nuda, Marcello Mastroianni, Romolo Valli, Alvaro Vitali, cultissimo, a anche il favoloso “Romeo+Juliet” di Baz Luhrman con Di Caprio e Clare Danes, un paio di noir mai visti (da me) “Affari di famiglia” di Chris Bricker con Willem Dafoe e Matt Dillon e “Impero criminale” di Ron Scalpello con Sam Claflin, Timothy Spall e Hugh Bonneville, e il trashissimo “Il gigante dell’Himalaya”, una sorta di King Kong bianco enorme, girato da Henry Hua Ho nel 1977.

 

 

In chiaro segnalo ancora una volta l’eterno ritorno di “W la foca” di Nando Cicero con Lory Del Santo mai così nuda su Rai Movie all’1, 10, per non parlare di “Desideri voglie pazze di tre insaziabili ragazze” di Josef Zachar con Edwige Fenech giovanissima, Cielo alle 23, 25.

 

Ma la rarità superstracult stanotte arriva su Cine 34 alle 4, 30. E’ “Canterbury n.2 Nuove storie d’amore del 300” diretto da John Shadow con Shirley Corrigan, Patrizia Adiutori, Rick Boyd. Molto strano e molto dark, è di solito attribuito a Aristide Massaccesi/Joe D’Amato, ma in realtà diretto da un vero regista inglese di nome John Shadow, che fu marito di Ewa Aulin, la suocera di Conte e prodotto dall’interessante Roberto Loyola (Colpo rovente).

spasmo

 

Fanno fede la parola del direttore della fotografia Roberto Girometti che ricorda bene il set, e le memorie di Dada Gallotti, che disse di aver girato il suo episodio a Spello: «Nel mio episodio l’unica donna ero io, poi c’era un attore inglese bruttino, con un viso particolare, che aveva fatto parecchi film e che era anche ne L’asino d’oro.

 

roma a mano armata

Erano delle storie un po’ perverse e nel mio episodio c’era tutta una situazione in cui io praticamente amavo dei cani». Curiosa apparizione di Dalila Di Lazzaro come comparsa. Lei non si ricorda assolutamente del film. Malgrado le pessime recensioni del tempo, Davide Pulici, di Nocturno, lo reputa «uno dei migliori film del periodo se non il migliore tout court». Siete avvisati.

 

the fast and the furious tokyo drift 1

In prima serata in chiaro avete il kolossal con scalata suicida “Everest” dello specialista islandese Baltasar Kormakur, guardatevi la sua serie capolavoro su Netflix, “Katla”, con Jake Gyllenhall, Jason Clarke, Josh Brolin, John Hawkes e Emily Watson, Iris alle 21. Per prepararsi al nuovo Fast&Furious, vedo che Italia 1 programma alle 21, 20 “The Fast and The Furious: Tokyo Drift” di Justin Lin con Lucas Blackbrand, Brandley Brender.

sidney rome marcello mastroianni che? di roman polanski

 

Rete 4 alle 21, 25 ripresenta il polpettone di Ridley Scott con Orlando Bloom protagonista “Le crociate”, ci sono anche una stupenda Eva Green, Liam Neeson, Edward Norton e David Thewlis. Tra i migliori di questi filmoni storici girati con grande professionalità ma nessun vero interesse da Ridley Scott.

 

Il film più stracult della prima serata è però il poliziesco di Umberto Lenzi “Roma a mano armata”, Cine 34 alle 21, Maurizio Merli, Gianpiero Albertini, Ivan Rassimov e Arthur Kennedy. Lo preferirei anche a “Nemico pubblico” del pur eccezionale Michael Mann, qui non al suo meglio, purtroppo, malgrado abbia come protagonisti Christian Bale, Johnny Depp, Channing Tatum e la fascinosa Marion Cotillard.

 

w la foca 3

 

Su Cielo alle 21, 15 arriva anche “Universal Soldier” di John Haymas con i maestri del menamose Jean-Claude Van Damme e Dolph Lundgren. Canale 5 si spara invece alle 21, 20 una commedia di Michela Andreozzi con Claudia Gerini e Lillo, “Nove lune e mezza”. I fan di Lucio Fulci non possono che gradire, alle 22, 55 su Cine 34, uno dei suoi più celebri thriller, “una sull’altra” con Jean Sorel alle prese con una diabolica Marisa Mell che si lancia in una balletto molto, molto sexy.

 

lory del santo nuda w la foca 2

Ci sono anche Elsa Martinelli come fotografa di moda e Alberto De Mendoza per giustificare la coproduzione spagnola. Fulci usciva da poco dalla grande serie di commedie di successo con Franco e Ciccio, ma il thriller gli permetteva un tipo di film più personale. In seconda serata vedo un tardissimo western con Robert Rodford e Morgan Freeman che vivono tranquilli finchè non arriva Jennifer Lopez, “Il vento del perdono”, di Lasse Hallstrom, Nove alle 23, 25, la commedia “W gli sposi” di certo Valerio Zanoli con Iva Zanicchi, Carlo Pistarino, Paolo Villaggio, Lando Buzzanca, Corinne Cléry, Marisa Laurito, Canale 5 alle 23, 20, che non capisco come mi sia scappato.

w la foca

 

Tra film visti e stravisti si segnala però, La7 alle 23, 30, il geniale pamphlet sul pericolo dell’Atomica di Stanley Kubrick, “Il dottor Stranamore”, sceneggiato da Terry Southern, con un cast memorabile, Peter Sellers in tanti ruoli diversi, George C. Scott, Sterling Hayden, Slim Pickens. Ammetto che La7 è l’unica delle reti generaliste che mantenga, riguardo alla programmazione dei film, un aspetto da vecchia televisione dei bei tempi.

il dottor stranamore

 

Ma il target sia quello di un pubblico un po’ vecchiotto. Commedia queer con tre star maschili en travesti è lo scatenatello “A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar” di Beeban Kidron con Patrick Swayze, Wesley Snipes e John Leguizamo, Rete 4 alle 00, 05.

 

La notte si apre con il modesto, ahimé, film a episodi di Luigi Zampa “Letti selvaggi”, Rai Uno all’1, 40, con Sylva Kristel, Ursula Andress, Laura Antonelli e Monica Vitti. Come saprete tutti nell’episodio della Vitti c’è un Benigni giovane, doppiato e totalmente sprecato. Ma attenti al bidello, che il grosso caratterista romano Mimmo Poli.

la mala ordina 2

 

E’ bellissimo, l’ho appena rivisto e ne sono totalmente affascinato, “L’uomo che non c’era” dei fratelli Coen , Iris alle 2, 15, con Billy Bob Thornton come un. barbiere di paese alle prese con una storia da noir anni ’40 e troppe donne poco fedeli.

 

Bianco e nero di Roger Deakins memorabile e Billy Bob Thornton davvero mai così bravo. Non cambia mai espressione, un po’ triste, da uomo che deve rimanere sempre in sottofondo.

 

canterbury n.2 nuove storie d’amore del 300 4

 

Fuma in ogni scena e i Coen si permettono di rubare una gag strepitosa dal repertorio dei film di Hunphrey Bogart, quella di riprenderlo in una scena con la mano fuori dall’inquadratura, in modo che quando qualcuno gli chiede se vuole una sigaretta, lui la tira su e chiarisce che sta già fumando.

 

Lo potete far seguire dal raro “Provaci anche tu, Lionel” di Roberto Bianchi Montero, Rete 4 alle 4, 10, parodia di “Provaci ancora, Sam”, con Oreste Lionello come nostrano Woody Allen, e Ubaldo Lay, il tenente Sheridan della nostra prima tv, al posto di Humphrey Bogart.

 

Rai Movie si lancia, un filo troppo tardi, alle 2, 45, sul filmone storico, “La tenda rossa” di Michail Kalatazov con Sean Connery, Peter Finch, Claudia Cardinale, Hardy Kruger. E tutto si chiude, Rau Movie alle 5, 20, con Fred Astaire e Ginger Rogers che ballano felici in “Cerco il mio amore” di Mark Sandrich. C’è pure uno dei miei caratteristi preferiti di sempre, Edward Everett Horton. 

canterbury n.2 nuove storie d’amore del 300 3spasmo 1romeo+julietcanterbury n.2 nuove storie d’amore del 300 1che? di roman polanskiimpero criminale a classic horror storythe fast and the furious tokyo drift marcello mastroianni che? di roman polanski canterbury n.2 nuove storie d’amore del 300 drive my car 1letti selvaggi 2 il vento del perdono letti selvaggi universal soldier arrapaho la tenda rossa la tenda rossa la mala ordinail gigante dell’himalayaroma a mano armatacanterbury n.2 nuove storie d’amore del 300 2red rocket

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO