alberto sordi il vigile

IL DIVANO DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO OGGI? MA LA VERA DOMANDA SAREBBE: SIAMO DAVVERO PRONTI A TORNARE AL CINEMA? PERCHÉ OGGI RIAPRONO LE SALE IN ITALIA, ANCHE SE CON UNA TIMIDISSIMA PROGRAMMAZIONE CHE È PIÙ O MENO QUELLA DELLE PIATTAFORME COI FILM A NOLEGGIO. INTANTO IN TV È UN TRIONFO DI CELEBRI FILM CON ALBERTO SORDI. SI VA DA “POLVERE DI STELLE” AL CAPOLAVORO DI LUIGI ZAMPA “IL VIGILE” - VIDEO

 

 

 

 

 

georgetown 1

Marco Giusti per Dagospia

 

Che vediamo oggi? Ma la vera domanda sarebbe: siamo davvero pronti a tornare al cinema… Perché oggi riaprono le sale in Italia, anche se con una timidissima programmazione che è più o meno quella delle piattaforme coi film a noleggio, “Favolacce”, “Georgetown”…

 

polvere di stelle 3

Non so, e parlo da spettatore che ha passato quasi tutta la vita chiuso al cinema, se siamo psicologicamente pronti proprio noi vecchi spettatori a tornarci. Diciamo così. Intanto in tv oggi è un trionfo di celebri film con Alberto Sordi in occasione del centenario della nascita.

 

Si va da “Polvere di stelle” diretto da Sordi stesso con Monica Vitti, rete 4 alle 15, 35,  a “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa” diretto da Ettore Scola con Nino Manfredi (“aridanghete arirompete li cojota!!! ”), da “Il Professor Dottor Guido Tersilli…” diretto da Luciano Salce, Cine 34 alle 19, 15 al capolavoro di Luigi Zampa “Il vigile”, Cine 34 alle 21, 10, dove Albertone fa l’inflessibile vigile Celletti, quello in grado di multare anche il sindaco, Vittorio De Sica, mentre va dall’amante, o di aiutare Sylva Koscina con la macchina in panne per poi sentirsi salutare dall’attrice in diretta a “Il Musichiere” con le battute di Mario Riva.

 

E il processo finale con Vincenzo Talarico che fa l’avvocato e la famiglia Celletti al completo, con Marisa Merlini, la moglie, Nando Bruno, il suocero, Carlo Pisacane, il nonno eroe di guerra… A volte uno scorda cosa è stato il cinema italiano…

alberto sordi il vigile3

 

Mettiamoci ancora “In nome del popolo sovrano” di Gigi Magni con Sordi e Manfredi, Rai premium alle 21, 20, e il rarissimo “Tutti dentro” diretto da Sordi con Joe Pesci, Dalila Di Lazzaro e Giorgia Moll, Cine 34 alle 23, 05, dove Albertone fa un pretore d’assalto con capelli alla De Michelis che inizia suls erio a metter tutti dentro prima di Mani pulite.

 

in nome del popolo sovrano

C’è perfino Gianni Rizzo nell’eterno ruolo dell’onorevole democristiano truffaldino che si comincia a preoccupare, “Ma questo qui chi ce l’ha mandato?”. Una programmazione che va avanti fino a “Gastone” diretto da Mario Bonnard su Rete 4 alle 2, 45. In questa giornata tutta sordiana, Rai Due propone alle 21, 20 un film, anche piuttosto riuscito, di un comico romano di nuova generazione come Enrico Brignano “Tutte lo vogliono” di Alessio Maria Federici. Con lui ci sono Vanessa Incontrada e il bel Giulio Berruti, fresco di storia con Maria Elena Boschi (e non solo…).

 

 

tutte lo vogliono

Le battute, non finissime, vanno da un “Intanto che aspetta le tiro fuori l’uccello”, detto da una suora a Brignano, al pappagallo che dice solo una parola, “Sto cazzo!” Poi si scopre che Brignano di professione fa lo sciampista per cani per la ditta “Senza peli sulla lingua” e si diletta di fare buffi video con gli animali. Da qui i quiproquo. Scritto da ben sei sceneggiatori con un soggetto firmato da tre sceneggiatrici, punta molto sul personaggio femminile protagonista e sulle sue amiche.

 

giulio berruti tutte lo vogliono

L’idea infatti è che la bella Chiara, Vanessa Incontrada, potrebbe avere tutto dalla vita, ma è anorgasmica, non riesce a godere coi proprio partner, neppure coll’aitante Raffaello, Giulio Berruti (te pareva…), e, a differenza di molte donne che hanno lo stesso problema, non riesce a fingere.

 

Anche Francesca, la sempre notevole Ilaria Spada, lo è, ma scopre la cura, un “gps”, cioè un generoso partner sessuale, non un marchettaro, ma un maschio che sa come farla godere. Così Chiara si butta alla ricerca di quest’uomo che potrà salvarle la sua vita sessuale. Solo che sbaglia e intercetta come “gps” il buffo Orazio, cioè Enrico Brignano.

 

il professor dottor guido tersilli… 4

Che vi devo dire? Certo, l’Alberto Sordi de “Il vigile” è un’altra cosa, ma i tempi sono cambiati. Io punterei anche su un buddy-buddy come “Tango&Cash” firmato dal grande Andrei Konchalovsky con la coppia Sylvester Stallone-Kurt Russell che fanno i poliziotti, Iris alle 21. In realtà la lavorazione del film, leggo, fu un inferno. Si iniziò quasi senza copione, Kurt Russell sostituì all’ultimo secondo Patrick Swayze che doveva essere la prima scelta come coprotagonista.

 

Konchalovsky, che voleva fare un film più serio e meno comedy, venne licenziato dopo tre mesi di riprese dal produttore Jon Peters.

 

Il film venne diretto in parte dal direttore della fotografia Albert Magnoli, in parte dal produttore esecutivo Peter McDonald, in parte dallo stesso Stallone. Ma il film, già fuori budget di 20 milioni non stava in piedi, così venne chiamato Stuart Baird per rimontare tutto con un senso. Jack Palance, che era contento di recitare tre scene con Stallone, scoprì che gli erano state tagliate.

 

 

sean connery sol levante

Detto questo mi piacerebbe vederlo. Era un gran bel film “Sol levante”, intrigante e intricato giallo diretto da Philip Kaufman, tratto da un romanzo di Michael Crichton con Sean Connery, Wesley Snipes, Harvey Keitel, Steve Buscemi, Cary Hiyuki-Tagawa e la bellissima Tatjana Patitz, Rai 3 alle 21, 20. Qui il problema fu lo scontro tra Crichton, autore del libro e sceneggiatore, e Kaufman. Crichton uscì dal film quando venne dato a Wesley Snipes il ruolo del protagonista Web Smith.

 

take five

In seconda serata vedo che Rai 5 presenta alle 22, 15 un bel noir alla napoletana come “Take Five” di Guido Lombardi con Peppe Lanzetta, Sasà Striano, Salvatore Ruocco e Gaetano Di Vaio. Va detto che qui non siamo nel solito camorra movie o nel realismo a oltranza sulla miseria di Napoli, ma in un vero e proprio noir con rapina per cinque voci soliste, come spiega bene il titolo jazzistico “Take Five”.

 

polvere di stelle

Siamo cioè più dalle parti di film come “Giungla d'asfalto” di John Huston o come “Rapina a mano armata” di Stanley Kubric, senza scomodare le “Iene” tarantiniane e i molti rimandi al milieu dei romanzi di Edward Bunker. Va detto che il cast è formidabile e che quasi tutti i protagonisti non solo mantengono i loro nomi, ma molti dei riferimenti che fanno agli anni in carcere e ai loro trascorsi criminali sono reali.

 

riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in africa 1 1

A cominciare dal grandissimo "Sasà" Salvatore Striano, già scoperto da Garrone in “Gomorra” e poi protagonista di “Cesare deve morire” dei Taviani. Iris si lancia su un vecchio film di Ivan Reitman, “Pericolosamente insieme”, un giallo sul mondo newyorkese dell’arte col trio di star Robert Redford, Debra Winger e Daryl Hannah. Mettiamoci anche Terence Stamp e una serie di Rothko da capogiro.

 

Nelle tv americane girano versioni con finali del tutto diversi. Molto anni ’80. RSI alle 23, 45 presenta un film che molto colpì la critica internazionale come “L’insulto” di Ziad Doueuri con Adel Karam, Rita Hayer. Coppa Volpi per il miglior portagonista a Venezia nel 2017 e candidatura all’Oscar come miglior film straniero. Per il pubblico più stracult i film veri arrivano dopo l’una di notte, ahimé.

 

 

il poliziotto della brigata criminale 2

Il poliziottesco con Belmondo “Il poliziotto della brigata criminale” di Henri Verneuil con Charles Denner, Lea Massari e Adalberto Maria Merli, ad esempio, Rai Movie all’1, dove Belmondo, qui anche produttore e stuntman, nei panni del commissario Letellier, assieme all’ispettore Mouisser di Charles Denner, danno la caccia a un serial killer di donne. Musiche bellissime di Ennio Morricone, fotografia di Jean Penzer.

 

Un film davvero sprecato così tardi, che un paio di mesi fa ha proposto perfino la piattaforma supersnob Mubi. O il terribile ma rarissimo “Sette baschi rossi”, discutibile avventuroso con i mercenari bianchi in lotta coi Simba in rivolta nel Congo anni’60 diretto da Mario Siciliano e interpretato da Dale Cummings, Ivan Rassimov e i vecchi Maciste Kirk Morris e Serge Nubret. Rassimov ricordava che il film, per lui molto bello, venne tutto girato in Etiopia e non in Congo. Molti i personaggi razzisti. Già allora ebbe dei problemi. Ovvio. Mai visto.  

alberto sordi il vigile1il professor dottor guido tersilli…georgetowntutti dentrotutte lo vogliono 1il professor dottor guido tersilli… 1riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in africail professor dottor guido tersilli… 2sol levanteriusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in africa 1l’insulto 1il poliziotto della brigata criminalel’insultotutti dentro 1il poliziotto della brigata criminale1in nome del popolo sovrano 2take five 2alberto sordi il vigilealberto sordi il vigile 5polvere di stelle 2alberto sordi il vigile 2alberto sordi il vigile 4polvere di stelle 1 take five1 polvere di stelle 1in nome del popolo sovrano 1sette baschi rossi

Ultimi Dagoreport

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)