ilaria damico gigi buffon mauritius

“LA SERA DI ITALIA-SVEZIA GUARDAVO GIGI E PENSAVO ‘QUESTA SARA’ UNA MAZZATA’..." - ILARIA D’AMICO CONFESSA: “IL MUTISMO DI QUEL VIAGGIO DI RITORNO IN MACCHINA. NON ME LO DIMENTICHERÒ MAI. BUFFON ERA DILANIATO. E IL GIORNO DOPO E’ STATO ANCHE PEGGIO” - “A 15 ANNI MI SONO BECCATA UNA COTTA PLATONICA E MAI RIVELATA PER IL MIO PROFESSORE DI LETTERE, UN UOMO DI 50 ANNI..."

 

 

Sara Faillaci per “F”

 

ilaria damico e gigi buffon alle mauritius

Chi di noi, guardando il viso e poi le lacrime di Gigi Buffon il 13 novembre scorso, al termine della partita Italia-Svezia che è costata all’Italia il Mondiale, non ha pensato a lei? Alla donna che avrebbe dovuto consolare un uomo oggettivamente inconsolabile. Quella sera Buffon non ha perso solo il Mondiale e la possibilità di battere un record storico (diventare il primo calciatore ad aver giocato sei campionati del mondo), soprattutto ha visto infrangersi il sogno di finire la carriera in bellezza, con onore e senza rimpianti.

 

No, quella sera nessuna di noi avrebbe voluto essere nei panni di Ilaria D’Amico. Una donna per tutto il resto invidiabile. Per la grinta e la forza con cui domina l’arena calcistica ogni domenica con Sky Calcio Show, circondata da maschi; per la versatilità (ha scritto perfino un romanzo, Dove io non sono), per la bellezza, rimasta intatta anche dopo l’ultima gravidanza (a 42 anni), e per l’amore che non le è mai mancato.

ilaria damico e gigi buffon alle mauritius 7

 

Dopo la lunga relazione con l’imprenditore immobiliare Rocco Attisani, da cui ha avuto Pietro, 8 anni, la giornalista ha infatti stregato un campione come Gigi Buffon, portiere della Juventus e della Nazionale,  più giovane di lei, a cui ha dato un altro figlio, Leopoldo Mattia, 2 (Buffon ha anche Louis, 10, e David, 8, avuti dalla ex moglie Alena Seredova). Insieme hanno creato una grande famiglia allargata, ma di recente si sono concessi una romantica vacanza a due alle Mauritius. 

 

Nello spazio delle foto paparazzate sembrava ci fosse solo felicità. La verità è che sono stati due mesi difficili per Buffon, e di conseguenza anche per Ilaria. Ce lo racconta in questa intervista dove svela un lato molto passionale.  Per la prima volta, infatti, accetta di parlare di uomini e rivela un amore proibito e “non corrisposto”.

 

ilaria damico e gigi buffon alle mauritius 6

Torniamo a quella sera in cui l’Italia è stata esclusa dal Mondiale.

«Ero a San Siro con i figli. Ci sono andata con tanta paura perché parecchi elementi facevano pensare al peggio. Speravo in cuor mio che potesse esserci ancora la festa; se fosse andata male, il mio posto era comunque lì. I minuti prima del fischio finale sono stati i peggiori: guardavo ormai solo Gigi e continuavo a pensare “questa sarà una mazzata”».

 

Lo è stata?

«Il mutismo di quel viaggio di ritorno in macchina. Non me lo dimenticherò mai. Gigi era un uomo dilaniato».

 

Come gli è stata vicina?

ilaria damico e gigi buffon alle mauritius

«L’unica cosa che puoi fare in quel momento è coccolare. Accudire. Non c’è un manuale. Lasciare che ci sia un silenzio dove però c’è una carezza costante. Il giorno dopo, un lunedì, lui aveva il giorno libero, l’ho portato a mangiare a pranzo in una cascina fuori Milano: non c’era nessuno. Anche lì, noi che di carattere siamo chiacchieroni, abbiamo scambiato sì e no tre parole. Poi abbiamo vagato senza meta in dei campi dietro la Martesana. Una scena surreale».

 

La sofferenza di chi ami fa più male della propria?

ilaria damico alle mauritius

«Io ho continuato a piangere senza che lui mi vedesse, per come era sofferente. Il dolore di chi ami vorresti caricartelo sulle spalle e portarglielo via».

 

Succede solo a noi donne perché abbiamo spirito materno?

ilaria damico alle mauritius

«Un po’ sì, anche se prima di avere i figli rifiutavo l’idea che sarei potuta essere una donna chioccia. Oggi sono diventata mamma all’ennesima potenza. Una delle certezze che ho perso rispetto a dieci anni fa, quando vivevo di verità assolute, è proprio su che tipo di compagna sono».

 

Gli uomini sono più fragili di noi?

«Oppure siamo solo egocentriche. Ma la sensazione che ho provato quella sera guardando Gigi è stata di inadeguatezza: come faccio ad aiutarlo? Poi ti rendi conto che l’altro ha delle risorse molto più grandi di quello che pensi. Dopo le prime terribili 48 ore ha iniziato a parlarne ed è ripartito. In quei momenti lo vedo fortissimo».

ilaria damico

 

Questa per Buffon rimarrà comunque una ferita.

«Enorme e incancellabile. Sono cose che segnano gli sportivi e lui più degli altri: da capitano sente la responsabilità di tutto il gruppo. Quando alle Mauritius ha visto un bambino indiano con la maglia della nostra Nazionale, gli è venuto da piangere. Mi ha detto: “Pensa come si sentiranno i bambini in Italia a giugno, quando inizierà il Mondiale. Gli abbiamo tolto questo”».

 

Che cosa l’ha aiutato a riprendersi?

«Mi ha sorpreso la velocità con la quale ha reagito. Ha iniziato a dire: “Questa cosa comporterà una rivoluzione”. E poi ha un rapporto con la fede molto forte, tutto suo, che non mostra pubblicamente. E questo aiuta a darsi delle spiegazioni».

LE LACRIME DI ILARIA DAMICO A CARDIFF DOPO JUVENTUS REAL MADRID

 

Buffon nel libro Numero 1 del 2010 raccontò di aver sofferto di depressione. Non temeva potesse ricaderci?

«Le autobiografie bisognerebbe scriverle a fine carriera. Quel libro parlava di un ragazzo di 27 anni, non l’uomo che ho conosciuto e che ha fatto un lungo lavoro su se stesso. Gigi è un tipo solare, sotto pressione però possono emergere cose che non ti aspetti. Essere uscito da solo e con le sue forze da quella brutta esperienza lo rende più forte di me o di altri che non conoscono quei passaggi pericolosi».

 

ilaria d amico spesa carrello 3

Si trova a vivere al suo fianco la fase più delicata: il fine carriera. Preoccupata?

«Lo ero all’inizio ma Gigi non ha mai ansia, è un normalizzatore. E poi è preparato: da tanto immagina quel momento. Mi dice: “Pensa quante cose devo ancora scoprire nella vita”. Sa benissimo che nulla gli darà più quell’adrenalina che gli ha regalato il suo mestiere: i calciatori del suo livello sono come toreri nell’arena, quando entrano in campo la gente ti rovescia addosso un mix di tripudio d’ amore e critica. C’è però tutta un’altra vita di cui ha molta fame. Ma so che per lui gli obiettivi sono fondamentali. Se oggi non gliene restassero, penso alla Champions League, avrebbe già smesso di giocare».

ilaria d amico spesa carrello 2

 

Ha scelto di amare un calciatore, emblema di bellezza fisica. Anche i suoi ex erano molto attraenti. Questo di lei un po’ incuriosisce.

«Incuriosisce forse perché, come per una bella donna, si pensa a bellezza e intelligenza come un binomio inconciliabile. Quindi un uomo piacente deve per forza essere leggero e meno attrezzato a livello intellettuale. Non sono d’accordo né per gli uomini né per le donne! (ride, ndr). Gigi per me è un mondo di colori e di sfumature meravigliose».

 

È stata fortunata allora.

GIGI BUFFON E ILARIA DAMICO IN BARCA

«Sì. Risceglierei tutti gli uomini delle mie storie importanti. Per l’estetica ma  soprattutto per la curiosità che hanno saputo suscitare in me grazie alla loro testa e all’apertura dei loro cuori: anche quando le cose non funzionavano più, tra noi non ci sono mai state bassezze».

 

Che cosa cercava in una storia?

«Volevo camminare insieme e costruire stabilità. C’entra la famiglia da cui provengo, dove il rapporto uomo donna non ha funzionato bene. A volte per reazione nel partner cerchi il padre, io ho cercato quello che mi è mancato di mio padre. La cosa buffa è che sono passata dai più grandi quando avevo 20 anni a Gigi oggi che è più giovane di me».

 

ILARIA DAMICO

Un corpo giovane conta, parlando di attrazione fisica? Buffon ha appena compiuto 40 anni, lei va per i 45.

«Da adulta non sono mai stata attratta dagli uomini più grandi. Mi è successo da ragazzina perché a 15 anni ne dimostravo già 20. Confesso che per un intero anno scolastico mi sono beccata una cotta platonica e mai rivelata per il mio professore di lettere, un uomo di 50 anni, sposato, che era una sorta di Robin Williams dell’Attimo fuggente: come nel film ha avuto un forte impatto su tutta la classe, a me ha aperto la testa. Quando mia madre scoprì la cosa, ascoltando di nascosto una mia telefonata con un’amica, andò a parlare immediatamente con il professore. Per fortuna lui mi guardava per quello che ero, una studentessa invaghita e anche un bel po’ impacciata».

ILARIA D'AMICO

 

Perché oggi gli uomini più grandi non le piacciono?

«Preferisco fare un percorso insieme che avere vicino chi vuole fare il maestro di vita. E poi quando vedo un ultra sessantenne con una trentenne, mi chiedo sempre: davvero lui non si sente a disagio? È evidente, ai miei occhi, che gli uomini in questi casi perdono lucidità. Anche perché penso che per un uomo, per cui virilità e prestazioni sono da sempre così importanti, l’età pesi di più che per una donna».

 

Come cambierà la sua vita quando Buffon lascerà il calcio giocato?

«Sicuramente ci saranno tempi meno sincopati, spero. Dipenderà però dalle nostre scelte professionali: sto pensando a progetti che mi riportino a parlare altri linguaggi, non solo calcistici».

 

Come Sanremo? Si è fatto il suo nome per la conduzione di questo Festival.

ILARIA DAMICO CON LE MOGLI DEI CALCIATORI DELLA JUVENTUS A MADRID

«C’è stato un contatto all’inizio, in autunno, ma poi la cosa non è andata. Sono un volto di Sky, sarebbe stato complicato».

 

Il 2018 si dice sarà l’anno anche del vostro matrimonio. Per lei sarebbe il primo.

«Non è un’ossessione che ho. E poi da quanto se ne parla sembra che ci siamo già sposati cento volte. Dove sarebbe l’emozione? Io e Gigi siamo romantici».

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…