palombelli nalesso serra

PALOMBA IN CROCE - MICHELE SERRA DI NUOVO CONTRO IL CROCIFISSO SUL ''VENERDÌ'', STAVOLTA SE LA PRENDE CON LA PALOMBELLI, MA CITANDO FRASI MAI DETTE NÉ SCRITTE DALLA GIORNALISTA. CHE REPLICA: ''FARE IL GIORNALISTA/MORALISTA/SATIRICO/ EDITORIALISTA/AUTORE TV È IMPEGNATIVO E SPERO CHE SI FACCIA AIUTARE A CONTROLLARE MEGLIO LE SUE FONTI. PENSO CHE IL CROCIFISSO AL COLLO SI POSSA USARE TRANQUILLAMENTE, SIA SU UN PALCO CHE IN UN TG. DA CREDENTI, DA NON CREDENTI, DA IMITATORI DI MADONNA…''

Barbara Palombelli Rutelli su Facebook, 21 giugno 2019

barbara palombelli

 

Ho liberamente condotto diverse trasmissioni con un crocifisso al collo... ne ho diversi, alcuni di famiglia, altri regalati, oppure comprati dalla mia amica Giovanna di oro incenso e mirra. Qualcuno dice che avrei - in questo modo - anche io offeso chi non crede... capisco che scrivere rubriche ogni giorno è faticoso, ma davvero accusare una collega della Rai per avere una catenina al collo mi sembra incredibile.

 

 

Barbara Palombelli Rutelli su Facebook, oggi, 5 luglio 2019

 

michele serra (2)

Michele Serra insiste. Però, nel continuare a scrivere che non si può condurre in tv con un crocifisso al collo, mi attribuisce frasi mai scritte e mai pronunciate. Qualcuno lo avvisi... fare il giornalista/moralista/satirico/ editorialista/autore tv è impegnativo e spero che si faccia aiutare a controllare meglio le sue fonti... io penso che si possa usare il crocifisso al collo tranquillamente, sia su un palco che in un tg o in un programma televisivo. Da credenti, da non credenti, da imitatori di Madonna. Penso che la croce sia un simbolo fortissimo. Ancora oggi portatrice di una infinita’ di sentimenti. Sono altre le cose che dovrebbero scandalizzarci.

 

 

LA CONVIVENZA MESSA IN CROCE

marina nalesso

Rubrica delle lettere de ''Il Venerdì - la Repubblica'', curata da Michele Serra

 

Lettere al settimanale:

 

Caro Serra, ammiro la tenacia con la quale lei e Augias avete tentato di spiegare che non è affatto anticristiano chiedere di evitare di condurre un telegiornale del servizio pubblico con un crocefisso penzolante in primo piano. Nel pensiero binario dominante non vale ragionamento o pensiero articolato. O sei tifoso ultras di Cristo, o sei l' Anticristo, tertium non datur. La gazzarra che ne è seguita lo dimostra.

 

Appeso alla croce, oggi, è soprattutto il pensiero critico: la famosa Ragione. È tradita e abbandonata come Cristo in croce. Ed è così sola che non ha più neppure i due ladroni ai lati.

 

***

marina nalesso

 

Caro Serra, solo per avere affermato una cosa ovvia, e cioè la laicità di un servizio pubblico, contro di lei è partito un fuoco di sbarramento da parte anche di personaggi che con quello che rappresenta il crocifisso hanno poco a che fare. Mi sono costretto a non guardare più quel tigì per il disagio che provo non per la croce, ma per chi la ostenta in quel modo. Si abbia tutta la mia solidarietà per quegli attacchi sgangherati.

 

 

La risposta di Michele Serra:

 

Con la stessa intenzione mi hanno scritto molti altri lettori - e li ringrazio tutti - per esprimermi comunanza di pensiero. Se ne è parlato, nei giorni scorsi, anche nella rubrica delle lettere di Augias.

Devo dire di essere rimasto sorpreso non tanto per qualche schiamazzo imbecille: essere definito "satanista" mi ha fatto solo sorridere, al netto della pena umana che si prova di fronte a certe patologie fobiche. (Codicillo alla ben nota "emergenza per la mancanza di medici": servono anche psichiatri, e parecchi). Mi ha preoccupato, piuttosto, la bassa qualità delle reazioni "normali".

 

Non quelle dei social, che contengono sempre un tasso fisiologico di violenza e di scemenza. Quelle dei media tradizionali, giornalisti, opinionisti, che con poche eccezioni (una è Filippo Facci), a quanto ho potuto leggere (non tutto, per fortuna) non hanno neppure fatto lo sforzo di capire, e dunque di far capire ai loro lettori, di che cosa si stava parlando.

GIOVANNA ZUCCONI E MICHELE SERRA

 

Mi domando se fatuità come quelle espresse dalla conduttrice televisiva Barbara Palombelli, tipo «che male c' è ad avere un ciondolo al collo», e pensierini congeneri («il crocefisso è simbolo d' amore, forse Serra è contro l' amore?»), non esprimano davvero, come scrive il lettore Lanterna, l' impossibilità di un vero confronto intellettuale su qualunque cosa. È in forse, in molti casi, la comprensione stessa del testo. Ognuno legge, in fretta, quello che gli pare e quello che gli serve.

 

Si saltano molte righe. Si divorano parole senza masticarle, si digerisce male, si metabolizza peggio.

 

Il rapporto tra laicità dello Stato e simboli religiosi è sempre stato molto dibattuto. La forte immigrazione musulmana in Europa, e la risorgenza degli integralismi di ogni genere, lo ha reso ancora più acceso. Servirebbe uno sforzo per confrontarsi con serietà e rispetto, facendo la fatica di capire che cosa dicono "gli altri".

 

FABIO FAZIO E MICHELE SERRA

Vedi l' utile libro di Giancarlo Bosetti La verità degli altri, Bollati Boringhieri, che racconta la possibilità non teorica ma concreta, nelle sue manifestazioni storiche, della convivenza tra culture. Ognuno di noi è tenuto a fare il possibile affinché la società non diventi uno stadio gremito solo nelle due curve contrapposte. Tra l' altro, la partita si vede molto meglio dalle tribune più vicine al centro del campo.

 

 

 

 

 

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?