napoleon

NAPOLEON, CHE CICCION! – NATALIA ASPESI STRONCA IL FILM DI RIDLEY SCOTT SUL CONDOTTIERO FRANCESE: “CI SONO GIOVANOTTI CHE PARLANO DI UN NUOVO OSCAR, ALTRI COME ME CHE L’HAN TROVATO GRASSOCCIO E SEMPRE CON LA SUA INGOMBRANTE FELUCA IN TESTA - CI SI PUÒ ANCHE CHIEDERE CHE SENSO HA VEDERE LA STORIA DI UN UOMO CHE RIDUCE LA RIVOLUZIONE A UNA COSA RIDICOLA (PERSINO IL TERRIBILE ROBESPIERRE, GRASSISSIMO, FA RIDERE). E JOSEPHINE, DOPO AVER FATTO BECCO NAPOLEON, LO FRUGA UN PO’ E GLI DICE: TU SENZA DI ME NON SEI NIENTE" – VIDEO

 

Natalia Aspesi per “la Repubblica” - Estratti

 

NATALIA ASPESI

(...) Ridley Scott, mai sazio di film a 85 anni, doveva aspettarlo da tempo: fare un film costoso (200 milioni di dollari), bello lungo, con tutta la storia di Francia dalla Rivoluzione alla fine del 1821 a Europa già controrivoluzionaria, in più un Rupert Everett cattivissimo travestito da generale Wellington. Protagonista un personaggio glorioso, francese, e chi lo dirige è un inglese che dà la parte a un americano: chiamato Napoleon, che almeno da queste parti poteva tornare a essere il solito Napoleone all’italiana, per quanto Napoleon fa più effetto.

 

Napoleon lo abbiamo visto su uno schermo immenso che pareva ci crollasse giù in testa, dura 2 ore e 38 minuti, verrà dato nei cinema dal 23, e poi ridotto piccolissimo e tirato a quattro ore (3, 4 puntate) su Prime Video. Un kolossal da video. Napoleon è ovviamente un premio Oscar, Joaquin Phoenix, che nel 2020 se lo meritò con Joker , un film che a me parve di immenso fracasso e persino un po’ bruttino. E anche su Napoleon non si è d’accordo. Ci sono giovanotti che parlano addirittura di un nuovo Oscar per lui, altri come me che l’han trovato grassoccio e sempre con la sua ingombrante feluca in testa anche nei momenti meno adatti.

 

joaquin phoenix napoleone

Questi che l’han trovato divino si sono molto avvantaggiati di una critica sul Guardian , paradisiaca, nessuno ha citato che questo Napoleon almeno un fratello e una sorella, tipo La Russa, ce l’aveva, e da piccoli ignoti nobili di Ajaccio ne fece delle star perché ubbidissero tutti, quasi tipo Meloni: erano in otto tutti ben sistemati, e nel film forse se ne vede uno ma non pare che sia Girolamo re di Vestfalia né Carolina Bonaparte, regina consorte, moglie di Gioacchino Murat, che sarebbe stato un virtuoso re di Napoli se non avesse avuto genitori locandieri, insomma non di grande prestigio, e per di più processato e fatto fuori.

 

Questa smania di sistemare i parenti nel film non c’è, ma c’è il grande amore del piccolo Napoleon con una gran seduttrice, la signora Giuseppina di Beauharnais, con marito ghigliottinato durante la Rivoluzione francese, che sposa fremente il capitano per poi poter fare il famoso erede — e lei di figli ne ha già due — che con tutto l’entusiasmo possibile non sono in grado di fare. Ma ci sono tante più battaglie che svenimenti d’amore, mentre lui comanda masse di disgraziati pronti a morire, come un pazzo, con feluca in testa e cannocchiale, sempre grassoccio, loro saltano per aria a migliaia. In due ore e 38 minuti vediamo a) scoppia la Rivoluzione, b) ghigliottinano Maria Antonietta, c) Napoleon va in Egitto a battagliare, d) incontro bruciante con la Beauharnais, che qui sembra sua figlia però lei ha 35 anni mentre Phoenix ne ha 49 belli robusti, quattordici in più; ma il regista più è vecchio e più vuole le ragazze al posto delle noiose donne. Quindi il film va avanti per tutto il tempo battaglia su battaglia.

joaquin phoenix napoleone

 

Diventa Imperatore, con corona di alloro e l’ermellino, trascorre più di dieci anni con l’imperatrice Beauharnais prima di lasciarla con divorzio per poter tornare signorino e sposare la sua non amata e giovane Maria Luisa. Non l’ho letto da nessuna parte, ma qui il vecchio amante e sposo di Giuseppina le porta di nascosto il bimbo nato con la sposa, e lei naturalmente piange. Mentre lui diventa insopportabile, sempre travestito da monarca, manda a menar le mani in furibonde battaglie a Marengo, Austerlitz, Wagram, Borodino, Dresda, Lipsia e poi finalmente Waterloo. Seduto mentre fa una simpatica colazione sulla nave che lo trasporta a Sant’Elena, l’arcinemico Wellingon gli racconta glacialmente quale sarà il suo orribile destino e lui, gran signore, non fa una piega.

 

joaquin phoenix e vanessa kirby napoleone

Ci si può anche chiedere che senso ha vedere la storia di un uomo che non solo riduce la Rivoluzione a una cosa ridicola (persino il terribile Robespierre, grassissimo, fa ridere), non solo ricorda come dalla rivoluzione nascano i nuovi imperatori, ma come sempre sono gli altri i più potenti, quelli che sembravano sconfitti e tornano più forti di prima. Josephine, dopo aver fatto becco Napoleon, lo fruga un po’ e gli dice: tu senza di me non sei niente. Ottimo il doppiaggio, tanto più che volendo imitare Kubrick, Ridley Scott gira il film che ha sognato tutta la vita e non ha fatto, imitando il suo modo di illuminare con le luci d’epoca Barry Lindon — ma nell’insieme i colori non sono meravigliosi come i suoi a lume di candela. “Dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro, cosi percossa, attonita, la terra al nunzio sta…”. Quella non la dimentico.

vanessa kirby e joaquin phoenix napoleone Natalia Aspesinapoleone joaquin phoenix napoleone joaquin phoenixNATALIA ASPESI

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…