nike arrighi

IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - CI LASCIA NIKÉ ARRIGHI, 78 ANNI, INCANTEVOLE ATTRICE, BALLERINA, PITTRICE E MODELLA. TRA LA FINE DEGLI ANNI ’60 E I PRIMI ’70 ERO PAZZO DELLA SUA PRESENZA LEGGERA, POI È SPARITA DALLE SCENE A METÀ DEGLI ANNI ’70, QUANDO SI SPOSÒ CON IL PRINCIPE PAOLO BORGHESE, FIGLIO DI JUNIO VALERIO - FU L’ULTIMA OSPITE DI STRACULT NEL 2020. RACCONTÒ DI AVER DOVUTO SCEGLIERE TRA UN FILM DI FEDERICO FELLINI E IL MATRIMONIO. E SCELSE IL MATRIMONIO… - VIDEO

nike arrighi borghese by jeffrey herzlich portrait dam

Marco Giusti per Dagospia

Incantevole Niké Arrighi, attrice, ballerina, pittrice, modella scomparsa a 78 anni dopo una vita passata in ogni parte del mondo, Nizza, Parigi, Londra, Roma, Hong Kong, e terminata a Artena, nel suo Palazzo Borghese ormai un po’ fatiscente, dove si muoveva ancora come un elfo. Tra la fine degli anni ’60 e i primi ’70 ero pazzo della sua presenza leggera.

 

Sia al cinema, dove era una sorta di folletto in grado di passare dagli horror dell’Hammer Film, “The Devil Rides Out”, “Countess Dracula” al mondo di Truffaut, “La nuit americain” e Godard, “One+One” con i Rolling, dai film più forti di Ken Russell, “Donne in amore” e “I diavoli”, al gotico di “Il profumo della signora in nero” di Francesco Barilli”, sia a teatro, dove mi incantò in “Operetta” di Gombrowicz in duetto con Gigi Proietti, e ne “I sette vizi capitali” di Bertold Brecht con la regia di Carlo Quartucci, dove recitava e ballava nuda dipinta di verde suscitando non poco scandalo.

nike arrighi in la morte va a braccetto con le vergini

 

Sparita dalle scene, sia teatrali che cinematografiche, a metà degli anni ’70, quando si sposò con il principe Paolo Borghese, figlio di Junio Valerio, e andò a vivere a Hong Kong, la ritrovai solo recentemente proprio a Artena, a Palazzo Borghese, dove era andata a vivere dagli anni ’80, e fu l’ultima ospite di Stracult nel 2020. Niké, anzi la Contessa Marcella Elena Niké Arrighi, era nata a Nizza nel 1947, figlia del Conte Ernesto Arrighi, diplomatico italiano, ma anche giornalista e scrittore, e di Eleanor “Nellie” Douglas Cox, bellissima prima ballerina dell’opera di Sydney e celebre mannequin per Schiapparelli a Parigi.

christopher lee, leon greene e nike arrighi in il diavolo fugge

 

Il Conte Arrighi e Nellie Cox si erano sposati quando ancora l’Italia non era entrata in guerra. Erano stati a Rio de Janeiro, dove era nata Luciana Arrighi, la sorella di Niké, che in Inghilterra diventerà una grande scenografa di cinema, ha avuto cinque nominations e ha vinto l’Oscar per “Casa Howard”. Nel 1943, quando stavano a Nizza, vengono travolti dalla guerra. Lui viene rinchiuso in prigione dai tedeschi per tradimento dopo l’8 settembre, lei finisce a Montecarlo vivendo alla mensa dei poveri. Si ritroveranno a Roma a guerra finita. La madre porterà le figlie a Sydney e inizierà lì una nuova vita.

charles gray e nike arrighi in il diavolo fugge

Le ragazze cresceranno a Vaucluse, vicino a Sydney, mentre la madre darà scandalo per aver invitato a pranzo una allora celebre coppia gay, formata dallo scrittore Patrick White e Manoly Lascaris. Patrick White, unico australiano a vincere il Nobel per la letteratura nel 1974, la ricambiò facendo di Eleanor un personaggio di un suo romanzo del 1970. Quando le sorelle Arrighi si spostano in Europa negli anni ’60, Niké diventa ballerina e modella per Balenciaga e Nina Ricci a Parigi, poi studia recitazione a Londra.

 

Nel 1966 inizia una attivissima carriera nelle serie tv inglesi, “Out of the Unknown”, “Simon Templar”, “Vendetta”, “Il prigioniero”. Il suo primo film è il cult movie della Hammer “The Devil Rides Out” di Terence Fisher con Christopher Lee e Charles Gray, dove viene lanciata come protagonista nel ruolo di Tanith. Ma la troviamo anche nel successivo “Countess Dracula” di Peter Sasdy, che da noi diventa “La morte va a braccetto con le vergini”, con Ingrid Pitt. Potendo recitare in tante lingue diverse, si muove Inghilterra, Francia e Italia con estrema facilità.

nike arrighi

La troviamo così a cavallo tra i 60 e i 70 in set del tutto diversi, in “One+One” di Godard con i Rolling , in “Non alzare il ponte, abbassa il fiume”, raro film comico inglese di Jerry Lewis diretto da Jerry Paris, “Donne in amore” e “I diavoli” di Ken Russell, “Bubù” di Mauro Bolognini con Massimo Ranieri e Gigi Proietti, col quale lavorerà a teatro in “Operetta” di Gombrowicz con la regia di Antonio Calenda, in “Domenica, maledetta domenica” di John Schlesinger, “Una stagione all’inferno” di Nelo Risi con Terence Stamp come Rimbaud e Jean-Claude Brialy come Verlaine, dove è la sfortunata moglie di Paul Verlaine.

 

Gira ancora in Francia il poliziesco “7 cervelli per un colpo perfetto” di Roger Pigaud con Michel Bouquet, “Noi due senza un domani” di Pierre Granier Deferre con Jean-Louis Trintignant e Romy Schneider, “Effetto notte” di François Truffaut dove è una divertente costumista, “Stavisky, il grande truffatore” di Alain Resnais, e in Italia “Il profumo della signora in nero” di Barilli con Mimsy Farmer. A metà degli anni ’70 lascia il cinema e il teatro quando sposa il principe Paolo Borghese, figlio di Junio Valerio Borghese, e si sposta con lui a Hong Kong.

nike arrighi

 

Raccontò a Stracult di aver dovuto scegliere tra un ruolo in un film di Federico Fellini e il matrimonio. E scelse il matrimonio. Inizierà però a disegnare e a dipingere. Ritorneranno in Italia alla fine degli anni’80. Alla morte del marito nel 1999, rimase custode del Palazzo Borghese a Artena assieme alla figlia Flavia. A distanza di tanti anni, Niké Arrighi mi sembrò che non avesse perso nulla dello spirito che mi aveva così colpito nelle sue performance teatrali e cinematografiche cinquant’anni prima.  

nike arrighinike arrighi in il prigioniero nike arrighi e lucy fleming in privilegemimsy farmer e nike arrighi in il profumo della signora in nero nike arrighi nike arrighi in stavisky, il grande truffatoremimsy farmer, nike arrighi, donna jordan, e mario scaccia in il profumo della signora in nerocharles gray e nike arrighi in il diavolo fugge nike arrighi

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?