paolo mieli

PAOLO MIELI: L’UOMO CHE HA MESSO LA MINIGONNA AL CORRIERE ORA SI È TOLTO LE MUTANDE - MA SE IL RISANAMENTO ILVA DIPENDE DA 1,2 MILIARDI SEQUESTRATI IN SVIZZERA AI RIVA, PERCHÉ INTANTO NON SONO STATI USATI I 3 DI PATRIMONIO DELL’AZIENDA?

ILVA ILVA

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

Caro Dago,

non sono mai stato forte in matematica, ma provo a fare due conti: se, come scrive oggi la Stampa, e tu riprendi, il risanamento dell'Ilva dipende dall'1,2 miliardi sequestrati in Svizzera a Emilio e Adriano Riva, non si potevano, nel frattempo, usare invece i 3 miliardi di patrimonio dell'azienda che i commissari governativi sono riusciti a bruciare negli ultimi tre anni? Con quei soldi l'Ilva si risanava due volte. O sbaglio?

Tuo Pierluigi

 

Lettera 2

riva riva

Si veda sulla CNN i timori dei servizi di sicurezza per il viaggio di Obama in Kenya. Siamo proprio sicuri che Renzi abbia fatto male a portare il giubbotto antiproiettile?

F.De Domenico

 

Lettera 3

Paolo Mieli: l’uomo che ha messo la minigonna al Corriere ora si è tolto le mutande.

P.P.

 

Lettera 4

Caro DAGO, il ministro Alfano dichiara che non trattiamo con gli scafisti. Giusto,sempre meglio discutere con i proprietari delle barche, gli armatori, non con l'equipaggio.

Saluti, Labond

 

Lettera 5

RENZI A NAIROBI CON GIUBBOTTO ANTI-PROIETTILERENZI A NAIROBI CON GIUBBOTTO ANTI-PROIETTILE

Caro Dago, se come scrive Carlo Rossella richiamandosi a una vignetta di Vauro, il nostro premier è italiano in Italia, francese in Francia, greco in Grecia, russo in Russia, arabo con gli arabi e israeliano in Israele, la conclusione è una sola: Renzi è il nulla in tutti i posti.

Rob Perini

 

Lettera 6

Avviso ai naviganti, quelli veri. Fiumicino è tornato alla normalità: 1H e 30 minuti per riavere il bagaglio al T1 !

amandolfo (StC)

 

Lettera 7

caro dago,

piu' che vota marino, vota otello celletti!! riuscito a bloccare tutta Roma!! mica e' facile.

saluti

eugenio dv

PAOLO MIELI A SABAUDIAPAOLO MIELI A SABAUDIA

 

Lettera 8

Caro Dago, lezioni di giornalismo: a Sabaudia Paolo Mieli fa vedere una delle caratteristiche più importanti da avere per occupare per dieci anni la poltrona più prestigiosa di via Solferino...

Jantra

 

Lettera 9

Caro Dago, Nichi Vendola rinviato a giudizio per 'inchiesta sul presunto disastro ambientale provocato dall'Ilva. Nell'attesa di chiarire la cosa l'ex governatore pugliese farebbe bene a togliere la parola "ecologia" dalla sigla del suo partito (Sel), che vista la sua attuale posizione suona un po ' beffarda.

PAOLO MIELI A SABAUDIAPAOLO MIELI A SABAUDIA

Gildo Cervani

 

Lettera 10

Caro Dago, Renzi ha tentato di andare a nozze con la sentenza di Strasburgo sulle unioni gay, ma in Senato è stato subito flop: manca la relazione tecnica.

Mauro Soffianopulo

 

Lettera 11

Caro Dago, Renzi è andato a dire alla Knesset che il futuro di Israele è il nostro futuro: ahinoi, anche il futuro dell'Isis è il nostro futuro!

Camillo Geronimus

 

Lettera 12

Caro Dago, Alfano dice che con gli scafisti non tratta. Vorrei proprio vederlo mentre spiega ai parenti dei tecnici rapiti che per loro l'Italia non è disposta a pagare un riscatto, magari perché i quattro non sono iscritti a qualche associazione di sinistra.

Theo

 

Lettera 13

Paolo Gentiloni Paolo Gentiloni

Scrivere, come fa Il Fatto, che le dichiarazioni troppo animose di Gentiloni contro l'ISIS avrebbero causato l'interessamento e la nostra messa nel mirino di questi ultimi, è una vera infamia. E' dai tempi di Bin Laden, tanto per non andare troppo indietro, che Roma e il Vaticano sono nel mirino dell'integralismo islamico, per il loro valore simbolico di centro della Cristianità. Ma pur di dire male di un ministro dell'odiato Renzi, non arretrano di fronte a niente. Brutta gente c'è nel giornalismo italiano.

AP

 

Lettera 14

gheddafi napolitano gheddafi napolitano

Napolitano non ha torto nella forma ma Del Boca ha ragione nella sostanza. Io penso che la guerra alla Libia fu stupida, la partecipazione dell'Italia fu decisa ufficialmente dal Governo italiano ma Berlusconi era sotto tiro e nell'impossibilità di governare, per le note vicende di quel tempo

M.Reale

 

Lettera 15

Cara Dago, perche nessuno dice che per Renzi la politica e' solo un mezzo per fare soldi con le sue fondazioni, infatti dal 2007 ha fatturato 5 milioni grazie alle fregnacce raccontate agli Italiani a quali peraltro cerca di non far mai esercitare la loro sovranita' popolare, calpestandone ogni giorno la costituzione. Altro che governare per il popolo Italiano. Renzi governa per i fatturati delle sue fondazioni, ha infatti molti piu milioni di euro che milioni di elettori

Giana

carlo rossellacarlo rossella

 

Lettera 16

Caro Dago, da anni il Gruppo l'Espresso specula sulle intercettazioni, ma questa volta, salvo colpi di scena, gli "amici" delle procure sembrano avergli rifilato un mega-bidone.

Leo

 

Lettera 17

Caro Dago, supponendo che l'opinione di Rossella su Dagospia sia esatta, vediamo se pubblicate questo post? Voi del sito vi siete accorti che il "Devid di Maichelangelo" mandato in visita a Netanyau, inquadrato dalle telecamere mentre pronunciava i suoi oramai abituali sfondoni in meta-inglese, sfoggiava, forse per inseguire il look di Salvini, due lombrichetti sopra la boccuccia da bamboccio? Si è parlato spesso dell'inadeguatezza del ragazzotto ma possibile che si debba arrivare ai moti di piazza prima che qualcuno di serio prenda in mano la situazione del paese?

Max

 

Lettera 18

Egregio Direttore,

BORSELLINO - TUTINO - CROCETTABORSELLINO - TUTINO - CROCETTA

Come commentare l'episodio avvenuto vicino Venezia? Feci umane contro la statua di una Madonnina! Il gesto di un pazzo o blasfemia? Intanto il gesto di un vigliacco, frustrato, demente! Se poi si tratta di un atto blasfemo allora è ancora peggio. Ormai ( le intercettazioni dei due tunisini arrestati nel bresciano lo dimostrano) il pericolo si mimetizza tra noi e la soluzione è una sola: se non sono gli immigrati stessi ad isolare e segnalare gli individui pericolosi, facciamo di tutt'erba un fascio e provvediamo!

 

Dispiace, capisco, ma non condanniamo gli italiani di razzismo, fascismo, ecc. : il colore della pelle può essere bianco, giallo, nero o turchino, non è questo il problema. Ormai è chiaro: in casa Italia e' arrivato il tarlo che rovina la nostra vita ed il nostro precario lavoro. Intervenire con misure serie e non da cattocomunismo e' un dovere primario dei nostri politici, piaccia o no all'Europa!

Leopoldo C. G. Teramo

 

Lettera 19

borsellino e crocettaborsellino e crocetta

Caro Dago, dunque Crocetta non si è dimesso,aumentando la disperazione dei siciliani stanchi di questo vuoto politico a comando di una regione in crisi profondissima. Ha voluto dire la sua anche l'ex giudice Ingroia. Il quale ha spaziato sul caso Crocetta Borsellino, con cognizione di causa. Lamentandosi della fuga di notizie in primis, tra l'altro sembrerebbero false, e sul coinvolgimento del presidente in tutto questo.

 

Una strana sensazione leggere queste parole dette da una persona coinvolta all'epoca per violazione di segreto istruttorio e poi, in seconda battuta per assunzioni irregolari alla E-Servizi della quale è presidente. Insomma una serie di scatole cinesi da far girare la testa: Ingoia sta alla Sicilia Servizi grazie a Crocetta, mentre il cronista dell' Espresso, autore dell'articolo, era stato licenziato da Crocetta stesso (quindi sarebbe una vendetta?).

 

Tutino è diventato primario alla clinica palermitana grazie a Crocetta ed in tutte queste scatole cinesi, la colpevole sarebbe Lucia Borsellino, per il cognome pesante che si porta, questa la causa del suo isolamento politico, e che non avrebbe dovuto accettare la carica di assessore alla sanità per non scoprire gli altarini del presidente e del suo cerchio magico. Un grandioso giallo in salsa siculo bizantina. Benvenuti in Sicilia e nei suoi mille misteri. Saluti

Pegaso Nero

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLA DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DA AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”