2020quarantenagiusti0204

LA QUARANTENA DEI GIUSTI: GUIDA TV PER RECLUSI – ANCHE OGGI È UN TRIONFO DI CINEMA ITALIANO DI GENERE. DA “ROMA VIOLENTA” DI MARINO GIROLAMI, PRIMO POLIZIOTTESCO CON MAURIZIO MERLI A “PENSIONE PAURA”, SOFISTICATO THRILLER-EROTICO CON LUC MERENDA E LA RAGAZZINA MALIZIOSA LEONORA FANI – PER I MANIACI DELLA COMMEDIA SEXY PIÙ PECORECCIA C’È UNA PERLA DEL GENERE, “CALORE IN PROVINCIA” – VIDEO

 

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

pensione paura

Che vediamo oggi? Devo dire che anche oggi è un trionfo di cinema italiano di genere. Da “Roma violenta” di Marino Girolami, primo poliziottesco con Maurizio Merli, che usciva dal Garibaldi televisivo, Cine 34 19, 30, a “Pensione paura”, sofisticato thriller-erotico diretto da Francesco Barilli con Luc Merenda e la ragazzina maliziosa Leonora Fani, da “A 008 operazione Sterminio”, eurospy di Umberto Lenzi con Alberto Lupo e Ingrid Schoeller, Rai Movie 15, 55, a “Escape Plan – Fuga dall’inferno” con Arnold Schwarzenegger e Sylvester Stallone, Rai Due alle 21, 20, dai “Pirati dei Caraibi. La maledizione della prima luna” di Gore Verbinsky con Johnny Depp e tutta la banda, Canale 5 alle 21, 20, a “Calore in provincia” di Roberto B. Montero con Patrizia Gori e Enzo Monteduro, Cine 34 alle 22, 55.

 

anime nere

 

Perfino il film più intellettuale e moderno, “Anime nere” di Claudio Giovannesi con Fabrizio Ferracane, Rai Movie alle 23, è un noir calabrese molto classico. Preparatevi.

Intanto alle 14, 25 su Rai Movie c’è “Mani di pistolero” con Craig Hill, uno spaghetti western molto barocco, nonché prima regia di Rafael Romero Marchent, fratello del più noto Joaquín, che ha scritto il copione. Alberto Grimaldi lo coprodusse a patto che Joaquín supervisionasse il tutto.

 

mani di pistolero

mani di pistolero 2

 

Lo fece, ma poi ruppe con la Pea, dopo uno scatto d’ira con Salvatore Alabiso, socio di Grimaldi,  che si era permesso di scegliere lui gli attori per un film. E’ anche il primo western europeo di Craig Hill, noto per la serie tv “Avventure in elicottero”, che poi rimase per sempre in Spagna dopo essersi sposato Teresa Gimpera. “Regression” di Alejandro Amenabar con Ethan Hawke, Emma Watson e David Thewlis, Iris alle 15, me lo ricordo come thriller poco riuscito malgrado i talenti impiegati.

 

a 008 operazione sterminio

Ottimo, anche se un po’ antico, lo sapete già, “Maciste nella Valle dei Re” di Carlo Campogalliani con Mark Forest e Chelo Alonso, Rai Movie alle 15, 50. Più raro l’ingenuo e divertentissimo, su Cine 34 alle 15,55, “A 008, operazione Sterminio”, primo spy diretto da Umberto Lenzi con Alberto Lupo e Ingrid Schoeller protagonisti. A un mese di distanza dal primo A 009 prodotto dalla PEA di Alberto Grimaldi, la Romana Film di Fortunato Misiano fa uscire questo A 008. Che poi Alberto Lupo, in realtà, è solo l’agente 006, mentre 008 è la bella e più accreditata Ingrid Schoeller.

 

pensione paura 1

Insieme devono recuperare una macchina antiradar rubata dal cattivo John Heston alias Ivano Staccioli. ”Il film”, spiegava il regista, “era girato quasi tutto al Cairo con alcune sequenze a Zermatt. Mi piaceva l’idea di alternare il deserto col caldo asfissiante della Valle del Nilo con la neve dell’alta montagna”. Incassi disastrosi, il pubblico non abboccò. Per Lenzi la colpa fu della scelta di Alberto Lupo, popolarissimo dopo “La cittadella” in tv, che non venne accettato dal grosso pubblico del cinema. Memorabili trucchi da 007 all’italiana, l’ombrello-mitra, la pistola che si liquefà. Certo, è di cioccolata.

escape plan – fuga dall’inferno 1

 

Sarà meglio dare un occhiata su Rete 4 alle 16, 45 al tardo western americano “L’ultimo colpo in canna” di Jerry Thorpe (non era male) con Glenn Ford, Arthur Kennedy, Dean Jagger e Harry Dean Stanton, con gli Apache che rapiscono la moglie del protagonista che parte alla ricerca della donna con un ambiguo vicino. Non aveva gran culto nel 1968, figuriamoci adesso…

 

 

l’ultimo colpo in canna

Meglio un bel ripasso di un capolavoro dei fratelli Coen, “A Serious Man” con Michael Stuhlbarg, Iris alle 17, 10, un film difficile, molto legato alla culura e alla tradizione ebrea, sul fato e la scelta. Se non avete tempo per impegnarvi seriamente su un film del genere, avete sempre il bel western pre-Leone di Joaquim Luis Romero Marchent “I sette del Texas”, Rai Movie alle 17, 30, e soprattutto “Straziami ma di baci saziami” di Dino Risi con Nino Manfredi, Pamela Tiffin e Ugo Tognazzi, Cine 34 alle 17, 35. Superclassico che non vedo da un po’, che allora piacque moltissimo al pubblico e proprio per questo, a noi critici più scatenati, ci sembrava meno riuscito dei capolavori di Dino. Poi tutta questo lavoro sulle canzoni popolari del tempo e sul fotoromanzo ci indispettiva. Ma il film fa molto ridere.

 

escape plan – fuga dall’inferno

Alle 19 scontro furibondo tra “Ferdinando I, Re di Napoli” di Gianni Franciolini con Eduardo, Peppino e Titina De Filippo, ma ci sono anche anche Mastroianni-De Sica-Fabrizi-Rascel, Rai Movie, grande classico della commedia italiana, e il cultissimo poliziottesco “Roma violenta” di Marino Girolami con Maurizio Merli per la prima volta nel genere come commissario Betti e John Steiner come il cattivo “Er Chiodo”, Cine 34. L’idea del film è del vecchio Edmondo Amati, che aveva già prodotto “La polizia incrimina la legge assolve” di Enzo G. Castellari con Franco Nero e cercavo un’alternativa a Nero.

maciste nella valle dei re chelo alonso

 

Dopo aver scartato Richard Harrison, troppo americano, arrivò a Merli, il garibaldi televisivo. “Ho accettato e mi sono buttato con passione in questo lavoro”, disse, “Ho fatto di tutto: scene d’azione e scene private, anzi una di queste scene l’ho fatta aggiungere io, per creare un personaggio vero, un personaggio di tutti i giorni”. Lo dirige il padre di Enzo G. Castellari, Marino Girolami, col nome d’arte di Franco Martinelli. Attenzione! E’ l’unico film, sembra, dove si veda il baracchino da fioraio del grande Salvatore Baccaro, il “mostro” di tanti film italiani del tempo. Fece un botto di soldi.

 

 

dove osano le aquile

Alle 21 la serata non è affatto male. Si va dal megaclassico “Dove osano le aquile” di Brian G. Hutton, war movie pieno d’azione  e di morti con Clint Eastwood, Richard Burton, Mary Ure e la bellissima Ingrid Pitt, Iris, un film celebre anche per la quantità d’alcool bevuta da Burton dentro  e fuori dal set coi suoi amici Richard Harris e Peter O’Toole, oltre che per essere uno dei modelli di “Unglorious Bastards”, al raffinato thriller canadese considerato poco riuscito “The Captive-Scomparsa” di Ayom Egoyan con Ryan Reynolds e Rosario Dawson, Rai Movie.

 

 

i sette del texaspirati dei caraibi. la maledizione della prima luna 1

Dal coatto ma divertente “Escape Plan – Fuga dall’inferno” diretto da Michael Hafstrom con la coppia Stallone-Schwarzegger, Rai Due, al per me ignoto “Tokarev” di Pablo Cabezas con Nicholas Cage, Italia 1. Dal perfetto per una serata in famiglia “Pirati dei Caraibi – La maledizione della prima luna” di Gore Verbinsky con Johnny Depp, Orlando Bloom, Geoffrey Rush, Keira Knightley, Canale 5, al thriller stracult “Pensione paura” di Francesco Barilli con Luc Merenda e la stellina Leonora Fani, da anni rinchiusa a vita privata, Cine 34. Scritto da Barbara Alberti e Amedeo Pagani, “Pensione paura” è il secondo film da regista di Francesco Barilli dopo “Il profumo della signora in nero”, più un film di atmosfere torbide, da primo dopoguerra, che un vero film di paura. La ragazzina Leonora Fani aspetta il rtorno del padre e gestisce una pensione piena di tipi brutti e assatanati. Dubito che stasera passi la versione integrale, ahimè.

 

 

anime nere 2

In seconda serata, intorno alle 23, il pubblico più colto può vedersi con gran piacere “Anime nere” di Francesco Munzi con Fabrizio Ferracane, Barbora Boboulova e Marco Leonardi su Rai Movie, un ottimo Calabro-movie presentato anche in concorso a Venezia cupo al punto giusto, quello più popolare si divertirà col fantascientifico “Il sesto giorno” di Roger Spottiswoode con Arnold Schwarzenegger, Italia 1, che ricordo niente male, o col fantasy di Philip Noyce “The Giver – Il mondo di Jonas” con Brenton Thaites, Meryl Streep e Jeff Bridges, Rai Due, che non ho mai visto.

robowar

 

Per i maniaci della commedia sexy più pecoreccia c’è però una perla del genere, “Calore in provincia” di Roberto Bianchi Montero con Patrizia Gori, Enzo Monteduro e Francesco Mulè. Girato tra Otranto, Scorrano, Maglie, prodotto da una società, la Messapia Film, di proprietà del vecchio Montero e di Antonio De Donno, “ma i soldi li mise il presidente di una banca, Vincenzo Tamborino”, spiegava Monteduro, è un misto di film di mafia comico e di erotico di provincia. 

 

a serious man

“Il titolo originale”, spiegava Monteduro, “doveva essere Mafioso di paglia. Lo hanno cambiato perché se tu metti Mafioso di paglia con uno come Monteduro la gente entra e capisce che deve ridere. Perché uno come me mafioso non può essere: se vola uno schiaffo lo prendo senz’altro io… Invece Calore in provincia trasmetteva altre sensazioni… Joe Dallesandro aveva fatto il film Calore e siccome aveva incassato tanto – al Metropolitan è rimasto più di due mesi – allora, genialità dei produttori, si decise di chiamarlo Calore in provincia.”

 

calore in provincia 2

Roberto Bianchi Montero, il regista, a detta della protagonista Patrizia Gori, era già un bel po’ rincoglionito. Imperdibile. Attenzione che nella notte partono altri due film interessanti. Il fantascientifico di serie Z “Robowar” di Bruno Mattei su Cine 34, forse la vera perla del giorno, e “Fiore” di Claudio Giovannesi con Dafne Scoccia, Valerio Mastandrea e lo sfortunato Josciua Algeri, morto giovanissimo un paio d’anni fa, Rai Movie. Se “Fiore” è una bellissima storia romantica fra due ragazzi con non pochi problemi diretto da un regista di grande talento come Giovannesi, va detto che “Robowar” di Bruno Mattei, 1988, scritto da Rossella Drudi e Claudio Fragasso è la risposta italiana a “Predator” con tal Reb Brown, l’eroe di “Strike Commando” e “Yor” che se la vede nella giungla assieme ai suoi uomini con un robot assassino.

 

calore in provinciarobowar

Ma il robot, costruito dai fratelli Paolocci, con un uomo che si muove dentro un costume a 40 gradi nelle Filippine, anche a detta di Mattei funzionava poco. “Infatti l’ho messo pochissimo, invece tutta la marcia è venuta abbastanza bene”.  Se anche dopo “Robowar” non ce la fate a dormire, alle 3, 50 passa non so dove “Silenzio, si gira!” di Carlo Campogalliani cpn Beniamino Gigli e Mariella Lotti.

a serious man 1straziami ma di baci saziamil’ultimo colpo in canna3a 008 operazione sterminio 2maciste nella valle dei reil sesto giorno 1l’ultimo colpo in canna 1il sesto giornostraziami ma di baci saziami 1dove osano le aquile 1roma violenta 1roma violentacalore in provincia 3a 008 operazione sterminiol’ultimo colpo in cannaroma violentaanime nere 3

Ultimi Dagoreport

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…