berlusconi bollore

QUELL'INCONTRO SEGRETO TRA PIERSILVIO E PIER-BOLLORÉ PER CEDERE IL MATTONE PREMIUM E POI TUTTO L'IMPERO, IN CAMBIO DI UNA FETTINA DI VIVENDI - PRODUZIONE DI CONTENUTI E NUOVA PIATTAFORMA ON DEMAND. MA BOLLORÉ SENIOR HA RITARDATO L'OPERAZIONE PER IL CAMBIO DI VERTICE IN TELECOM

Federico De Rosa per il “corriere della Sera

 

yannick bollore con la moglie chloeyannick bollore con la moglie chloe

L ’idea inizia a prendere forma nella testa di Pier Silvio Berlusconi un anno e mezzo fa, dopo il «colpo», pagato a caro prezzo, dell’acquisizione dei diritti della Champions League. È da qui che bisogna partire per riannodare il filo che porta a Vivendi e alla nascita dell’accordo con Mediaset sulla pay-tv, a cui manca solo la firma.

 

Il vicepresidente esecutivo del gruppo di Cologno inizia a ragionare sul riposizionamento strategico di Mediaset, in un mercato che non può essere più solo quello domestico. Gli over the top stanno avanzando e ora anche le telecom iniziano a fare concorrenza alle tv. In Inghilterra, all’asta per i diritti della Premier League, la più agguerrita è stata British Telecom. E in Spagna Telefonica ha da poco comprato DigitalPlus (una quota gliel’ha venduta proprio Mediaset).

 

silvio e piersilvio berlusconi con silvia toffaninsilvio e piersilvio berlusconi con silvia toffanin

Per lanciare una strategia paneuropea servono capitali. O un partner. Berlusconi sceglie così di avviare il dialogo con Vincent Bolloré, entrato nel frattempo in Telecom Italia con una quota che all’inizio è di poco superiore all’8%. Il dialogo è reso fluido dalla lunga consuetudine tra il finanziere bretone e la famiglia Berlusconi. L’accordo è facile da raggiungere, un po’ meno da costruire vista l’ampiezza, ma a questo hanno pensato i «tecnici».

 

Bolloré viene a Milano la scorsa estate per mettere dei punti fermi. Poi a fine gennaio, all’ultimo piano del quartier generale di Vivendi, in un ufficio che affaccia su un giardino pensile da cui si gode una splendida vista dell’Arc de Triomphe, Berlusconi jr e Bolloré raggiungono l’accordo strategico sulla pay-tv che allargherà la geografia del Biscione.

piersilvio e silvio berlusconipiersilvio e silvio berlusconi

 

 Mediaset Premium passerà a Vivendi e il gruppo di Cologno continuerà a fare la televisione «free» in cui è leader, con il ruolo aggiuntivo di editore di nuovi canali a pagamento, modello Fox. In una prospettiva internazionale. Questa l’architettura di massima. A Parigi quel giorno c’era anche Yannick Bolloré, il secondogenito, e Tarak Ben Ammar, il produttore franco tunisino che siede nel consiglio di Telecom e in quello di Mediobanca, amico di lunga data della famiglia Berlusconi, che ha tenuto il filo tra Parigi e Cologno.

 

Il primo passo dell’alleanza è il passaggio della gestione di Mediaset Premium a Vivendi, che già gestisce Canal Plus, con l’obiettivo di creare un gruppo paneuropeo in grado di contrastare l’avanzata dei nuovi concorrenti. Uno snodo importante dell’accordo è rappresentato dalla produzione e dalla vendita di film e serie-tv.

cyrill vincent e yannick bollorecyrill vincent e yannick bollore

 

La seconda gamba è invece la web-tv on demand con la creazione di una nuova piattaforma, con cui fare concorrenza a Netflix e simili, in cui Mediaset farà confluire Infinity Italia e Infinity Espana, il cui lancio è imminente, e il gruppo francese l’offerta in streaming della tedesca Watchever. L’alleanza verrebbe saldata con la cessione a Mediaset di un pacchetto di azioni di Vivendi di poco inferiore al 3%.

 

berlusconi in tunisia con tarak ben ammarberlusconi in tunisia con tarak ben ammar

Le carte sarebbero già pronte, ma il precipitare della situazione in Telecom ha «distratto» Bolloré proprio nel momento della chiusura. Che è stata solo rimandata in attesa che Vivendi definisca il nuovo vertice del gruppo telefonico. Gruppo che non è direttamente coinvolto nell’accordo, che riguarda solo Vivendi e Mediaset. Ma a tendere Telecom potrebbe entrare in campo come piattaforma di distribuzione. E destinataria dei contenuti firmati dall’alleanza Mediaset-Vivendi .

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