vendola figlio parto

LA RAI FA LO SPOT ALL'UTERO IN AFFITTO - LA MATERNITÀ? VA DISTINTA DALLA GESTAZIONE. PAROLA DELL' EX INSEGNANTE DI RELIGIONE MICHELA MURGIA, PASSATA DIRETTAMENTE DALL'AZIONE CATTOLICA ALLA CONDUZIONE SU RAI 3 DI UN PROGRAMMA IN CUI,  OSPITE “MAMMA” VENDOLA, SI È OCCUPATA DI "NUOVE MATERNITÀ". E TANTI SALUTI ALLO SFRUTTAMENTO DELLE MADRI SURROGATE

Maurizio Belpietro per la Verità

 

MICHELA MURGIA

La maternità? Va distinta dalla gestazione. Parola dell' ex insegnante di religione Michela Murgia, la quale è passata direttamente dall' Azione cattolica alla conduzione su Rai 3 di un programma in cui, lo scorso sabato, si è occupata di «nuove maternità». Nuove? Sì, secondo la scrittrice ci sono nuove maternità da scoprire. Non quelle tradizionali, che si conoscono da quando esiste il mondo. No. Nuove.

 

VENDOLA BY BENNY

Che cosa intendesse l' autrice de Il mondo deve sapere lo si è capito subito, quando in video è comparsa una donna che ha spiegato come, non potendo avere figli, si sia rivolta a una donna che li facesse per lei. Non in Italia, dove la pratica dell' utero in affitto è vietata per legge, ma all' estero e per la precisione in Ucraina. La donna racconta la nascita di due gemelli, descrivendo tutto con precisione. «Lei era nella stanza accanto e loro avevano ancora il cordone ombelicale attaccato».

Lei è la madre. Quella vera.

 

Quella biologica. Loro sono i figli, quelli che un secondo dopo essere venuti al mondo sono stati messi nelle mani della donna che li ha ordinati. La quale, con occhi scintillanti di gioia, assicura d' averli partoriti lei. La madre, quella vera, in questo racconto è chiamata la ragazza. Così, semplicemente. Non la madre. Non la persona che li ha tenuti in grembo e li ha partoriti: la ragazza.

NICHI VENDOLA E TOBIA

 

E di lei la donna che i figli li ha ordinati, comprandoli come si compra un' auto, ha detto: «Il giorno dopo sono andata a ringraziarla, ma lei mi ha risposto che non dovevo ringraziarla, perché per lei è un lavoro». Sarebbe bastato questo per chiudere la trasmissione e lasciare tutti a riflettere su che cosa sia l' utero in affitto, e perché debba essere considerato una delle peggiori forme di sfruttamento femminile.

Michela Murgia phMarinoPaoloni

 

Le donne sono spesso vittime di discriminazioni sul lavoro. E moltissime sono oggetto di violenza e non solo sessuale. Ma la trasformazione in macchine da riproduzione per coppie sterili o per coppie gay è qualche cosa che va oltre.

 

MICHELA MURGIA

Oh, certo. Le ragazze (per usare il termine sentito durante la trasmissione della Murgia) non sono costrette a rimanere incinte e a partorire. E ci mancherebbe che fossero fattrici da allevamento. Ma anche se non violentate per restare incinte è come se lo fossero. Non ci si porta in grembo un figlio per nove mesi solo per diletto. E nemmeno ci si sottopone a un taglio cesareo per assecondare i desideri materni o paterni di sconosciuti.

 

Quando si presta l' utero lo si fa per soldi e dunque per necessità. E la testimonianza della donna che ottenuto di avere due figli in Ucraina con la cosiddetta maternità surrogata ne è la prova.

VENDOLA

Ma all' ex insegnante di religione convertita al femminismo, e soprattutto alla sinistra, il racconto di chi ha usufruito dell' utero in affitto e dello sfruttamento di una «ragazza» non è bastato.

 

Michela Murgia ha voluto anche farci ascoltare dalla voce di Nichi Vendola il suo percorso sulla strada della paternità. Come è noto, l' ex governatore della Puglia ha aggirato la legge italiana che vieta la maternità surrogata trasferendosi per un breve periodo all' estero. Prima in Canada e poi in California. Lì, lui e il suo compagno hanno scelto, immaginiamo dopo aver sfogliato un catalogo, a quale donna ordinare l' ovulo.

MICHELA MURGIA

 

E poi, immaginiamo sempre sfogliando un catalogo, hanno deciso quale donna dovesse portarlo in grembo. Con entrambe Vendola e il suo compagno avrebbero ora un rapporto bellissimo, perché dopo l' affitto dell' utero, proprietarie e affittuari si scambierebbero una fitta corrispondenza.

 

Nel colloquio fra Vendola e la Murgia ovviamente non c' è stato spazio per «volgarità e violenze», dunque nessuna insistenza sul costo sostenuto dall' ex governatore per avere un figlio, né sulle condizioni economiche di donatrici e partorienti, ma nemmeno per entrare nel dettaglio di un business che è già stato bollato come «turismo genitoriale»: vai in vacanza da solo e torni dopo nove mesi con un bimbo a carico. No. Troppo sgradevole.

 

VENDOLA CON IL COMPAGNO ED TESTA E IL FIGLIO TOBIA

Come poco opportuno avrebbe potuto essere giudicato un quesito sulla coerenza politica di un tizio che lotta contro lo sfruttamento, ma chiude un occhio su quello patito dalle donne affittate per partorire. A Nichi, che è un affabulatore, è stato lasciato spazio per raccontare una storia dolcissima, tutta rose e fiori. Non c' era dolore nella sua narrazione e anche lui, come la donna che ha ottenuto i gemelli in Ucraina, alla fine avrebbe potuto dire senza essere smentito: «L' ho partorito io». Uno spot perfetto per le «nuove maternità». Che, come ha spiegato l' ex insegnante di religione convertita alla televisione, vanno tenute separate dalla gestazione. La gestazione la fanno i poveri, anzi le povere, che «partoriscono con dolore». Ai ricchi vanno i figli e le gioie.

Ultimi Dagoreport

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….