facebook depressione social

SOCIAL-DEPRESSI - LA PRIMA RICERCA SU UMORE E SODDISFAZIONE PERSONALE LEGATI ALL’USO DI FACEBOOK DEMOLISCE IL SOCIAL NETWORK: “SE NON LO SI USA, SI REGISTRA MENO STRESS GIÀ DOPO 7 GIORNI” - CALANO ANCHE SENSAZIONI DI RABBIA E SOLITUDINE

facebook la app piu popolare di semprefacebook la app piu popolare di sempre

Enrico Franceschini per “la Repubblica”

 

Istruzioni per essere felici nell’era digitale: rinunciate a Facebook. Spegnete i social network. Tornate a immergervi nella vita reale. O perlomeno smettete di costruirvene una artificiale, fasulla ed esagerata sul web. Il suggerimento arriva dalla prima indagine scientifica sull’impatto di Facebook su umore e soddisfazione personale: un ampio sondaggio da cui risulta che, staccando per così dire la spina dai social network, la felicità aumenta, la rabbia e il senso di solitudine diminuiscono. Una variazione, oltretutto, che si manifesta già in una settimana: basta poco, verrebbe da concludere, per tornare felici come prima. Sottinteso, prima che la rivoluzione digitale cambiasse tutto.

 

facebook aifacebook ai

Lo studio in materia è un sondaggio dell’Happiness Research Institute di Copenaghen. Il think tank danese, riferisce il Times, ammette per prima di essere rimasta «sorpresa» da un cambiamento così repentino nel grado di contentezza degli interpellati, augurandosi che i risultati del suo rapporto servano ad aumentare la consapevolezza sull’influenza di internet e dei social network sullo stato d’animo degli utenti.

 

FACEBOOKFACEBOOK

Per giungere alle sue conclusioni, l’istituto ha reclutato un campione di oltre mille persone, chiedendo a metà di loro di stare lontani da Facebook per una settimana. Quindi ha chiesto ai due gruppi di misurare la propria soddisfazione su una scala da 1 a 10. Il gruppo che ha continuato a usare Facebook ha dato mediamente una risposta di 7,67 prima del test e 7,75 dopo: praticamente invariata.

 

L’altro è passato da 7,56 quando ancora usava Facebook, a 8,12 dopo averlo evitato per una settimana: una differenza statistica di rilievo. Inoltre il gruppo senza Facebook ha riportato un aumento dell’attività sociale “nel mondo reale” e minori sensazioni di rabbia o solitudine. Se prima del test l’81% di questo gruppo si definiva “felice”, dopo il test la percentuale è salita all’88%.

 

Si potrebbe commentare, parafrasando ironicamente Shakespeare, che in Danimarca non c’è affatto del marcio: sono tutti in media piuttosto felici, sia quelli che hanno Facebook che quelli che non ce l’hanno o non ne fanno uso.

facebookdown  9facebookdown 9

 

Tuttavia Meik Wiking, direttore del think tank e autore dell’inchiesta “The Facebook Experiment”, offre una riflessione più seria: «Da tempo sappiamo che i confronti sociali hanno un riflesso sulla soddisfazione delle persone. Con il nostro test volevamo verificare quanto influisce il costante bombardamento di belle notizie su altre persone cui siamo sottoposti su Facebook. Ogni volta che ti colleghi al social, scopri che qualcuno si sta per sposare o ha trovato un lavoro fantastico a New York o parte per una vacanza a Tahiti. Quanto incide tutto ciò sulla nostra percezione della realtà e sul valore che diamo alle nostre vite?».

facebook in ufficiofacebook in ufficio

 

Ci sono anche, beninteso, persone che su Facebook e altri social network raccontano i propri dispiaceri o fallimenti. Ma è indubbio che la tendenza sia a magnificare quanto di positivo c’è nell’esistenza di ognuno. Talvolta esagerando. O addirittura falsificando: come sottolinea il recente caso dell’australiana 19enne con 792mila follower su Instagram e 270mila su Youtube che ha confessato in lacrime di avere un profilo artefatto, ipocrita, ben lontano dalla realtà, di essere consumata dall’ossessione di postare foto in cui la sua vita e il suo corpo appaiono costantemente straordinari, e di non poterne più di una simile dipendenza.

 

Molti, forse in particolare i più giovani, passano una gran quantità di tempo a paragonarsi al prossimo sul web, in una gara a base di trucchi ed effetti speciali che finisce per rendere la maggioranza più depressa.

dipendenti negli uffici facebookdipendenti negli uffici facebook

 

Saremmo più felici senza Facebook? Non necessariamente, conclude l’Happiness Research Institute: il suo allarme non equivale a un “fermate il mondo, voglio scendere”, non è un invito a tornare a una vita pre-digitale. «Ma speriamo che il Facebook experiment aiuti a sottolineare l’impatto negativo di una realtà distorta», afferma il rapporto, esortando gli iscritti ai social a condividere più sinceramente, accanto alle gioie, anche i dolori.

 

FACEBOOK FACEBOOK

 

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...