SANTORO FA IL VERSO DEL GRILLO: “CAZZO CAZZO, CULO CULO, VAFFANCULO VAFFANCULO” - ANATEMA! I TALK SHOW FANNO SCHIFO? IL PREDICATORE DI “SERVIZIO PUBBLICO” PIÙ CHE INVIPERITO, INGRILLITO: “TU HAI BISOGNO DI DIRE CHE NOI DELLA TV SIAMO TUTTI UGUALI PER TENERE I TUOI RAGAZZI LONTANI E CONSENTIRE AL TUO PICCOLO FRATELLO E SOCIO CASALEGGIO DI CONTROLLARE LA SITUAZIONE” (CASALEGGIO È IL GURU DELLA COMUNICAZIONE DEL M5S) - E’ GIA’ ROTTURA GRILLO-PIZZAROTTI…

1- VIDEO DI "SERVIZIO PUBBLICO" CON IL "VAFFA" DI SANTORO A BEPPE GRILLO
http://www.serviziopubblico.it/opinioni/2012/05/24/news/che_cos_e_servizio_pubblico.html?cat_id=8


2- IL VIDEO DI BEPPE GRILLO CUI FA RIFERIMENTO SANTORO CON IL SUO "CAZZO CAZZO CULO CULO"
http://www.youtube.com/watch?v=rSwoixoE46E


3- A PARMA ARRIVA IL "NEMICO" LA SCOMUNICA DI GRILLO
Ferruccio Sansa per il "Fatto quotidiano"

La ‘Primavera di Parma' non può finire prima di cominciare", sembra disperato un ragazzo del Cinque Stelle emiliano. Esagera, a Parma c'è entusiasmo. Emotività. E una polemica, quasi una spaccatura. Il giorno prima dell'insediamento del sindaco. Da una parte Federico Pizzarotti e parecchi grillini emiliani, dall'altra Beppe Grillo e i suoi consiglieri più ascoltati. Questa volta il vespaio non l'hanno suscitato partiti e giornali.

È nato da un post firmato da Grillo sul suo blog. Proprio il giorno in cui anche Michele Santoro attaccava il papà dei Cinque Stelle: "Tu hai bisogno di dire che noi della tv siamo tutti uguali per tenere i tuoi ragazzi lontani e per consentire al tuo piccolo fratello e socio Casaleggio di controllare la situazione. Per quanto mi riguarda riderò e spererò di meno, ma cazzo cazzo, culo culo, vaffanculo vaffanculo".

Ieri Pizzarotti si è presentato sotto gli antichi portici del Comune con l'entusiasmo negli occhi, il passo leggero nelle scarpe da ginnastica. La gente intorno pareva con lui, stanca di auto blu, vestiti gessati, ma soprattutto dei comitati d'affari che strozzano la città. Non passa un'ora ed ecco il post di Grillo: "Ho saputo della candidatura (appoggiata da un consigliere del M5S dell'Emilia Romagna) di Valentino Tavolazzi di ‘Progetto per Ferrara' a cui è stato inibito l'uso congiunto del suo simbolo con quello del Movimento 5 Stelle qualche mese fa.

Ovviamente è una scelta impossibile, incompatibile e ingestibile politicamente. Mi meraviglio che Tavolazzi si ripresenti sulla scena per spaccare il MoVimento 5 Stelle e che trovi pure il consenso di un consigliere (Giovanni Favia, ndr)". Che cosa succede? Tavolazzi era uno degli uomini più in vista del Cinque Stelle di Ferrara. Un uomo scomodo, manager ed ex dirigente comunale che ha dato più di una rogna a sindaci e partiti. Mesi fa, come ricorda Grillo, la rottura.

Ma di fatto l'ex grillino resta vicino a Pizzarotti durante la campagna elettorale. Lo rassicura quando si trova davanti i bilanci disastrati del Comune: "Ti aiuto io". Mercoledì, racconta un fedelissimo del sindaco, "Pizzarotti ha telefonato a Gian Roberto Casaleggio, gran consigliere di Grillo, per parlargli, per chiedergli consigli. E gli ha fatto il nome di Tavolazzi. Non l'hanno presa bene. Ci hanno detto di aspettare, che si sarebbe trovato qualcun altro. Dopo poco è arrivato il post di scomunica, ci ha lasciati di sasso".

Di qui le due diverse interpretazioni, raccolte tra persone vicine agli "opposti" fronti: "Eh no, così è troppo facile: prima si vince con Grillo e dopo un giorno ti prendi nella squadra il primo grillino espulso dal movimento. Uno che da anni rema in un'altra direzione. Qualcuno cerca di spaccare il Cinque Stelle. Proprio adesso che vinciamo e facciamo paura a chi comanda. È una provocazione", racconta uno stretto collaboratore di Grillo (né lui, né Casaleggio ieri hanno dato risposte ufficiali).

Marco Vagnozzi, braccio destro di Pizzarotti che molti vedrebbero come assessore, scrolla le spalle: "Tavolazzi lo abbiamo chiamato direttamente Federico ed io. Gli abbiamo chiesto se fosse disponibile a fare il direttore generale del Comune. Una decisione basata sulla fiducia e sulla competenza". Una provocazione? "Macché". È lo stesso Pizzarotti a ripeterlo: "Non ci sono spaccature, non ci sono mai state. Con Grillo ci siamo sentiti anche mercoledì. Il curriculum di Tavolazzi è uno dei tanti che abbiamo". Poi, però...: "Il Comune di Parma ha bisogno di persone che abbiano già dato prova di professionalità in ambito amministrativo.

Riconosciamo a Grillo il grande merito di non aver mai interferito nella selezione dei candidati. Siamo certi del suo pieno sostegno nell'autonomia di una decisione di carattere tecnico. Tavolazzi comunque non è stato chiamato dal sindaco di Parma, ma dal Movimento Cinque Stelle". Ma l'interessato che dice? "Mi ha chiamato il sindaco, mi ha chiesto se volevo fare il direttore generale. Ho risposto di sì", giura Tavolazzi.

Il discorso sembra andare ben oltre Tavolazzi. Da una parte ci sono le preoccupazioni del quartier generale di Beppe Grillo: "Ci sono persone che vogliono andare per conto loro, magari finire nel Pd oppure in Parlamento. Facciano pure, ma non usino il Cinque Stelle come trampolino". Tavolazzi ha un'opinione opposta: "Il problema non è Beppe, abbiamo tutti fiducia in lui. Non riconosco Grillo in quelle bugie scritte su di me. A noi preoccupa il ruolo di Gian Roberto Casaleggio, il suo grande consigliere.

È lui, ne siamo certi, che ha scritto il post. Vorrei sapere che cosa c'entra questo signore con le scelte di un sindaco. Si stanno minando la democrazia e la trasparenza del movimento". Insomma, da una parte l'accusa è di "separatismo", dall'altra di "scarsa democrazia interna". Vagnozzi scrolla la testa: "Con il lavoro che abbiamo da fare, l'ultima cosa di cui avevamo bisogno erano le polemiche". Di sicuro, però, a Roma eaParmainmoltisifregherannole mani. Magari i poteri forti che hanno retto la città per decenni e oggi paiono spaesati.

 

 

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