serena grandi

SERENA GRANDI: ''SUL SET NESSUNA VERGOGNA, SOLO EROS. QUANDO SENTI 'AZIONE', TU FAI QUELLO CHE È SCRITTO NEL COPIONE. PUOI ESSERE UNA MIGNOTTA, PUOI ESSERE CORNELIA LA MADRE DEI GRACCHI. COME TONY RENIS: È BALBUZIENTE, MA QUANDO CANTA NON SENTI NIENTE'' - ''DOPO IL MIO PRIMO FILM MI RITROVAI SOTTO CASA AI PARIOLI UN FERRARI BIANCO CON UN ENORME NASTRO ROSA. IL REGALO DI UN IMPRENDITORE FAMOSO. MA IO ERO SPOSATA'' - L'INCHIESTA SU SESSO E DROGA, L'ARRESTO, L'ARCHIVIAZIONE

Gabriele Lazzaro per ''il Giornale OFF'' - http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/

 

Iniziamo sempre queste chiacchierate chiedendo di raccontare un episodio OFF degli inizi della carriera. me ne racconti uno che magari non hai mai raccontato a nessuno?

SERENA GRANDISERENA GRANDI

La cosa divertente è che dopo il mio primo film mi trovai sotto casa ai Parioli un Ferrari bianco con un nastro enorme rosa. Poi io non l’ho accettato, perché ovviamente sapevo chi me l’aveva mandato e – a parte che ero già sposata – non volevo avere nessun tipo di comunicazione con questa persona.  Quindi ho fatto di tutto per ridare indietro questa macchina meravigliosa, e pensa che all’epoca non c’erano ancora i telefonini…

 

E chi te l’aveva regalata?

serena grandiserena grandi

Un imprenditore molto importante. Però io ero sposata, avevo già Beppe, quindi non mi andava accettare cose senza nessun tipo di storia e l’ho ridata indietro.

 

Quindi, una Ferrari in regalo dopo  il primo film, rifiutato con un “no, grazie”.

Sì. No, grazie… riportatemela! Magari più avanti… però in quel momento ero troppo impegnata, mi stavo per sposare e stavo scoppiando come attrice, avevo un sacco di cose da fare. Poi ero molto timida, comunque, nonostante avessi una grande personalità. Insomma, una di quelle persone che dicono: “Oddio, se tu mi dai questo, che cosa vuoi in cambio?”.

 

Sulla tua timidezza poi ci torniamo, perché ho da chiederti una curiosità. Però volevo prima chiederti un’altra cosa: tu nasci Serena Faggioli, poi debutti come Vanessa Steiger, e alla fine ti consacri come Serena Grandi…

SERENA GRANDI LA GRANDE BELLEZZASERENA GRANDI LA GRANDE BELLEZZA

Ma no, Vanessa Steiger l’ho usato solo per un film che abbiamo girato in giro per l’Europa, e in quel periodo  andavano molto di moda i nomi americani, quindi avevamo scelto questo nome, ma era un nome solo per un film, non era assolutamente quello che volevo, è che tutto il cast aveva nomi americani. Andava di moda… forse perché c’era già un’entrata nell’Europa… lo girammo in Grecia, in Spagna…

 

Infatti poi ti sei consacrata usando il cognome di mamma, perché se non sbaglio Grandi era il suo cognome… Sempre facendo accenno ai tuoi esordi, tu hai lavorato anche per una piccola televisione romagnola, Telesanterno, hai ottenuto le prime parti nelle commedie anni ’80, però poi nell’85 la svolta: l’incontro con Tinto Brass. Com’è stato il primo incontro con Tinto?

Mi ha chiamata, mi ha fatto un provino molto lungo e molto bello, poi mi ha richiamata e mi ha detto: “La protagonista sarai tu, si chiamerà Miranda. Oggi camminando per la Bassa Padana ho dato un calcio a un sasso e ci ho trovato sotto una foto tua di un giornalino, quindi ho capito che sarai tu la nostra stella e devi fare il film”.

SERENA GRANDISERENA GRANDI

 

Era destino, quindi…  con “Miranda”, Tinto ti ha lanciata come sex symbol, una notorietà e un successo pazzeschi… ma proprio facendo riferimento alla timidezza di cui parlavi prima, com’è ritrovarsi di fronte a un maestro dell’eros come Tinto Brass a fare un provino per lui e poi decidere di fare anche altri film con lui? Perché ne hai fatti altri con lui…

Ne ho fatto un altro, sì,”Monella”.

 

Come ci si rapporta con la propria timidezza, quando poi sul set, in un lavoro che ami e che hai amato porti l’erotismo?

Sono sempre dell’idea che quando hai talento non senti determinate limitazioni che ci sono fuori. Nel senso che quando inizia la scena e ti dicono “Azione”, tu fai quello che c’è scritto nel copione, che hai scelto di fare. Quindi la timidezza e i tuoi fatti personali spariscono del tutto e ti immedesimi nel personaggio. Può essere una mignotta, può essere Cornelia la madre dei Gracchi… la timidezza sparisce. È come Tony Renis, che è balbuziente, ma quando canta non senti niente.

Serena GrandiSerena Grandi

 

 

Quindi fare un film erotico, fare un film drammatico, fare una commedia è esattamente la stessa cosa?

Sì. Quando c’è l’”Azione” tu vai verso il personaggio, gli dai la tua potenza e gli trasferisci quello che c’è in te. Sennò il regista dice che non hai capito il personaggio.

 

Hai lavorato con grandissimi nomi italiani e anche con due burberi per antonomasia: Luca Barbareschi e Paolo Villaggio. Qual è il più burbero?

Secondo me non è burbero nessuno dei due. Perché in compagnia, fuori dal set, sono meravigliosi. Non sono burberi, anzi, sono dei cavalieri che ti danno anche una mano per recitare.

 

Serena GrandiSerena Grandi

Ma c’è qualche aneddoto OFF che vi lega, qualcosa di particolare che ricordi di loro due?

Ho fatto due film con Paolo e due con Barbareschi. Non c’è nessun aneddoto, sono solo due grandi amici. Quando penso ai miei amici, penso a loro due e ad altri pochi.

 

Invece, di Alberto Sordi che ricordo hai?

Meraviglioso. Era così come noi lo vediamo, anche nella vita.

 

Il vostro film era “In nome del popolo sovrano”, del 1990…

Sì, vado sempre in base agli anni di mio figlio. Infatti lui stava sul set con me… all’epoca aveva ne aveva quattro e mezzo…

serena grandi selfieserena grandi selfie

 

Giocava con Alberto?

Oh, sì. Era molto carino con lui.

 

Attori che mancano al nostro cinema?

Mastroianni.

 

Serena, tu hai partecipato al film premio Oscar “La Grande Bellezza”: quando ti sei rivista in sala, però, a caldo ti sei un po’ infastidita…

Chi l’ha detto?

 

In alcune interviste che sono apparse su alcuni giornali si parlava di una tua reazione un po’ stizzita. Anche perché ci sono stati dei tagli che non ti aspettavi…

Serena Grandi Serena Grandi

Sì, ci sono stati dei tagli. Non è solo una mia opinione, ma anche di altri attori molto importanti che erano nel cast. D’altronde, dare spazio a delle immagini meravigliose, che ha dato il grande Sorrentino, perché è un genio… dopo ci ha fatto pure pensare pure che chi se ne frega: se lo vuoi capire, lo capisci, il personaggio. Poi noi attori, su queste cose, diventiamo anche un pochino noiosi: “No, perché se c’era quella scena, si capiva molto meglio l’interiorità del personaggio!”. Però poi alla fine non è così, siamo noi che siamo legati a certi vincoli recitativi.

Serena Grandi e Edoardo Ercoli Serena Grandi e Edoardo Ercoli

 

Ma partecipare a un film candidato all’Oscar e che poi vince l’Oscar , che effetto fa? Quando hai saputo che il film sarebbe andato ad Hollywood che cosa hai pensato?

È stata una cosa meravigliosa. Mi sembra ancora un sogno.

 

Se ti chiedessi di dirmi il nome di un’attrice che vedresti bene come tua futura erede, chi vedresti?

Non vedrei nessuna. Mi dispiace, ma proprio non vedo chi può con la mia spontaneità, la mia corposità, la mia malinconia, con tutte queste cose che in fondo mi hanno santificato davanti alla cinepresa, non vedrei nessuno.

 

È un bellissimo ritratto di te, questo…

0 asia01 serena grandi escort0 asia01 serena grandi escort

Beh, la malinconia non è certo un premio Oscar. La corposità magari può anche dar fastidio.

 

Però, mentre dicevi queste caratteristiche di te, mi è venuta in mente un’immagine di te in “Donna d’onore”, in cui eri splendida. Quindi sono caratteristiche che ti appartengono…

Sì, altrimenti non avrei avuto una carriera così. Ho preso anche il nastro d’argento da una settimana. Sempre per “La Grande Bellezza”.

 

Di te, mi ha sempre colpito il tuo essere politically correct. Perché insomma, nella tua vita è risaputo che ci sono state anche diverse cadute, ma ti sei sempre rialzata con grandissima dignità. Anche nel caso dell’inchiesta in cui eri stata coinvolta, che ti è costata diversi giorni di arresti domiciliari e che poi ti ha visto prosciolta ancora prima che iniziasse il processo…

1m05 festayachtclubumini serena grandi1m05 festayachtclubumini serena grandi

Ma il processo non c’è mai stato. Perché era tutta una supposizione di chi voleva prendere in mano delle situazioni e fare dei numeri: “Abbiamo arrestato una star, due avvocati, un dentista… non è importante chi è, l’importante è che abbia il nome”… capito?

 

Cioè, tu sei stata tirata in ballo in un’inchiesta per sesso e droga semplicemente per fare scandalo?

Sì, perché se mi chiamavo… Tiziana Piccinini, non mi avrebbero neanche guardata. In quel momento avevano bisogno di spettacolo, cultura, ristorazione… avevano un tool che dovevano assolutamente eseguire. Che poi alla fine non è che stavo male, ero a casa mia, con due camerieri, quattro tate, mio figlio, non è che sono stata così male. Certo, poi dopo ho preteso quello che mi dovevano dare e soprattutto che era giusto che si sapesse.

5ma34 serena grandi5ma34 serena grandi

 

E hai fatto anche un regalo bellissimo a tuo figlio, perché poi hai aperto “La locanda di Miranda”, che poi gli hai affidato… Ma questo risarcimento ti ha risarcito a livello interiore rispetto a una vicenda che ti ha vista coinvolta in uno scandalo pazzesco, poi smentito come se fosse una bolla d’aria?

Pure Sophia Loren è stata un mese a Poggio Reale. Sono cose che possono succedere a chi sta veramente in alto. Chi se lo sarebbe mai immaginato che Sophia Loren fosse stata un mese, anche di più, a Poggio Reale?

 

Tra l’altro si è anche chiarita la sua vicenda con il fisco, e quindi ci sono questi casi che esplodono e poi si risolvono veramente come delle bolle di sapone… tuo figlio Edoardo come l’ha vissuta, invece?

egio22 serena grandiegio22 serena grandi

I bambini non è che le vivono bene, queste cose. Però, d’altronde, se sua mamma faceva la sartina a Centocelle non succedeva, ma non aveva neanche tutti i vantaggi che ha avuto o che avrà.

 

E rispetto al passato, ti ha mai detto qualcosa? C’è mai stato magari un po’ di imbarazzo nel vedere la mamma in vesti un po’ succinte? Come ha vissuto il tuo lavoro?

Mio figlio era molto intelligente e quando a diciotto anni ha visto un mio film ha detto: “Beh, tutto qua?”.

 

6nov19 serena grandi6nov19 serena grandi

Quindi assolutamente nessun tipo di problema…

Sì, senti, io non ho molto tempo, sono qui in Toscana e ho un appuntamento. Abbiamo parlato per tanto…

 

Allora io ti saluto, facendoti anche tanti complimenti per la laurea ad honorem che ti hanno dato… finalmente. Grazie, Serena.

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?