
LO STREAMING DEI GIUSTI - IERI MI SONO VISTO UN PAIO DI PUNTATE DI “MOBLAND”: TROPPI MORTI, TROPPO SANGUE, TROPPI CATTIVI. MEGLIO QUANDO LA SITUAZIONE SI FA PIÙ TRANQUILLA - HO GUARDATO IL RARO FILM A EPISODI “LA DOMENICA SPECIALMENTE”. CAST STREPITOSO - E PER TIRARMI SU HO VISTO UNA SANGUINOSA CAZZATONA CON PAZ DE LA HUERA ASSASSINA PAZZA RIGOROSAMENTE SENZA MUTANDE CHE UCCIDE MEDICI E PAZIENTI MASCHI COME NULLA...
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Io ieri mi sono visto un paio di puntate (su 10) di “MobLand”, comedy family crime (così si dice, no?) di Paramount, ma lo trovate anche su Amazon, ideato e scritto da Ronan Bennett, diretto dal prolifico Guy Ritchie con Tom Hardy un filo invecchiato come Harry de Souza, l’uomo che risolve i problemi della famiglia Harrigan, Pierce Brosnan e Helen Mirren come Conrad e Maeve Harrigan, cattivissimi boss della mala londinese, Paddy Considine come Kevin Harrigan, il fratello di Conrad più umano, Anson Boon, il nipote pazzo di Conrad.
Troppi morti, troppo sangue, troppi cattivi. Meglio quando la situazione si fa più tranquilla e viene fuori il personaggio di Tom Hardy, che ha una famiglia e cerca come può di mettere a posto i casini degli Harrigan. Pierce Brosnan e Helen Mirren si divertono molto a fare i cattivissimi che uccidono come niente. Per rifarmi qui occhi con qualcosa di italiano mi sono visto su Amazon il raro film a episodi “La domenica specialmente”, ideati e scritti da Tonino Guerra,
ispirati ai suoi racconti romagnoli, diretti da quattro registi di talento post-bertolucciani, cioè Giuseppe Tornatore, che dirige l’episodio più lungo e rifinito, Marco Tullio giordana, Giuseppe Bertolucci e Francesco Barilli, che avrebbe dovuto dirigere tutti e quattro gli episodi. Cast strepitoso, da Philippe Noiret a Bruno Ganz, Ornella Muti e Chiara Caselli, Ivano Marescotti e Jean Hugues Anglade.
Per non parlare di Maddalena Fellini. Visto trent’anni dopo sembra un po’ un’occasione sprecata, tutti questi talenti assieme, ma visto come elaborazione felliniana e bertolucciano è decisamente più interessante, cinema che avrebbe potuto essere, sulla scia dei maestri, e non è stato. Perché ognuno ha seguito un suo percorso. Ma pensiamo solo a come e a quanto Fellini e Bertolucci definissero il nostro cinema.
Per tirarmi su ho visto una sanguinosa cazzatona con Paz de la Huera assassina pazza rigorosamente senza mutande che uccide medici e pazienti maschi come nulla, “Nurse” diretto da Doug Aarniokoski e scritto da David Loughery con Kathy Bowsden. Ovviamente questo Aarniokoski non ha più diretto nulla al cinema, ma nemmeno Paz de la Huerta, qui davvero incredibile, ha fatto molto.
E sono ben sette anni che non la vediamo più né al cinema né in tv. Leggo che durante il Metoo dichiarò che Harvey Weinstein la violentò due volte. Per questo gli aveva fatto una causa da 60 milioni di dollari. Le prime reazioni furono di toglierla dalla serie tv “Boardwalk Empire” e di farle terra bruciata. Fu per questo che accettò il B movie “Nurse 3D”.
Ma ebbe un brutto incidente sul set, un furgoncino le andò addosso e stette male due anni. Fece causa anche alla produzione. E ebbe problemi di ogni tipo con la sua famiglia che la ospitò durante la riabilitazione. Un disastro. Insomma. E pensare che era una delle attrici davvero emergenti quindici venti anni fa.