giuseppe conte giorgino

MAI DIRE RAI - TUTTI CONTRO IL CONTE-CASALINO SHOW DI UNA SETTIMANA FA SU RAI1: LEGA, FI E FDI CHIEDONO SALINI E CARBONI IN VIGILANZA, ITALIA VIVA CONVOCA LA DE SANTIS, MENTRE IL PIDDINO MARCUCCI ATTACCA FOA. INTANTO GIUSEPPI DIVENTA "MISTER 7%": DOPO IL FLOP CON GIORGINO, IL PREMIER FA IL 7% DI SHARE ANCHE A RAI3 CON GRAMELLINI. SARA' IL SUO VERO PESO ELETTORALE? – VIDEO

Giuseppe Conte al Tg1

 

"SCANDALOSA INTERVISTA CONTE A RAI1", LEGA-FI-FDI ALL'ATTACCO

Da www.adnkronos.com

 

giuseppe conte tg1 giorgino

"Dopo aver inutilmente atteso un autonomo segnale di giustizia elettorale da parte della Rai in seguito all’atto di genuflessione con l’intervista-inganno in prima serata su Raiuno al premier Giuseppe Conte, abbiamo chiesto al presidente della commissione di Vigilanza Rai, Alberto Barachini, di convocare con urgenza l’ufficio di presidenza al fine di ristabilire il pluralismo e riequilibrare immediatamente l’informazione del servizio pubblico, anche per chiedere un chiarimento in audizione ad amministratore delegato e direttore del Tg1". Lo dichiarano in una nota il segretario in Vigilanza Rai, Massimiliano Capitanio (Lega), e i capigruppo in Vigilanza Rai Giorgio Mulè (Forza Italia) e Daniela Santanchè (Fratelli d’Italia).

giuseppe conte esce dal senato con rocco casalino

 

raggi fialdini

Che aggiungono: "La Rai governata dalle sinistre e dai 5 Stelle tradisce la missione di imparzialità e di pluralismo del servizio pubblico. Altro che 'fuori i partiti dalla Rai': la scandalosa performance di Conte in prima serata - talmente smaccata da provocare lo sdegno perfino di 'Italia Viva' - unita alla indecente intervista di ieri a 'Domenica in' a Virginia Raggi, oltre agli evidenti squilibri nei telegiornali, sono i peggiori segnali di una deriva informativa assoggettata alla maggioranza che va fermata".

 

barachini

I rappresentanti del centrodestra hanno scritto a Barachini una lettera in cui richiamano il fatto che "il 16 ottobre alle ore 21:25, su Raiuno è andato in onda uno 'Speciale Tg1' dal titolo 'La guerra di Erdogan', con la presenza in studio del Presidente del Consiglio dei Ministri, Avv. Giuseppe Conte". E spiegano: "Lo speciale appena citato, che avrebbe dovuto affrontare la guerra della Turchia ai Curdi, si è aperto con un’intervista di 35 minuti al Premier, 31 dei quali dedicati ad argomenti diversi da quelli oggetto dello speciale. Dalla manovra, all’Europa, passando per la 'straordinaria accoglienza' ricevuta da Conte a Italia 5 Stelle, il Presidente del Consiglio ha parlato di economia, lavoro, incentivi, Pil, mentre sullo sfondo i maxischermi trasmettevano immagini di palazzi abbattuti dai bombardamenti e profughi in cammino verso una difficile salvezza".

rocco casalino giuseppe conte

 

Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia proseguono: "Oltre alla curiosa scelta giornalistica di aprire uno speciale sull’azione militare di Erdogan, stravolgendo il palinsesto di prima serata della rete ammiraglia, e in colpevole ritardo rispetto all’inizio del conflitto in Siria, il Presidente Conte è stato intervistato senza alcun tipo di contraddittorio, contravvenendo ai principi basilari del pluralismo dell’informazione pubblica".

 

giuseppe conte tg1 giorgino

Dopo aver ricordato che la Rai, in passato, è stata più volte richiamata dall’AGCOM al rispetto degli obblighi di pluralismo, imparzialità ed indipendenza (“da ultimo proprio in occasione delle elezioni europee che si sono svolte lo scorso 26 maggio”), i rappresentanti del centrodestra sottolineano che "in considerazione delle prossime consultazioni elettorali previste in Umbria il 27 ottobre p.v., la Rai avrebbe palesemente violato il principio di imparzialità e di parità di accesso, rispetto a tutti i soggetti politici, ai mezzi di informazione per la comunicazione politica, così come stabilito dalla legge 22 febbraio 2000, n. 28 in materia di par condicio. A tal proposito, è del tutto evidente come, l’intervista del Presidente Conte abbia inevitabilmente inciso sul libero e corretto svolgimento della campagna elettorale per le consultazioni nella regione Umbria condizionando le scelte degli elettori".

 

conte casalino 1

Ma c’è di più. Capitanio, Mulé e Santanchè fanno notare che “l’intervista del Premier Conte denota un modus operandi inaccettabile da parte dell’azienda di Viale Mazzini, considerato che, domenica 20 ottobre, Francesca Fialdini (che non risulta iscritta ad alcun elenco dell’Ordine dei Giornalisti) nel programma 'Da noi… A Ruota Libera', in onda su Rai 1, ha intervistato la Sindaca di Roma, Virginia Raggi, senza alcun tipo di contraddittorio".

fabrizio salini marcello foa

 

I rappresentanti del centrodestra in Vigilanza Rai aggiungono ancora: “Le considerazioni sin qui svolte sono ancor più aggravate dal fatto che lo speciale Tg1 ha raggiunto soltanto il 7% di share portando la prima rete al minimo storico di ascolti con conseguente danno economico per l’azienda pubblica. Ciò evidenzia, ancora una volta, una considerevole flessione generalizzata dei risultati della prima rete Rai e rende necessario nonché indifferibile un momento di riflessione sulle scelte editoriali che hanno determinato questo calo di ascolti”.

WEEKEND CON IL MORTO CASALINO CONTE DI MAIOmassimiliano capitanio foto di bacco

 

“Alla luce di tutto ciò - concludono Capitanio, Mulè e Santanchè - nella improcrastinabile esigenza di riequilibrare l’informazione, obbedendo ai canoni del corretto giornalismo, oltreché al dettato dell’AGCOM, siamo a chiederLe con estrema necessità e urgenza la convocazione dell’Ufficio di Presidenza della Commissione da Lei presieduta”.

 

RAI: MARCUCCI, 'PLURALISMO? ATTENDIAMO ANCORA RISPOSTE SU FOA'

giuseppe conte tg1 giorginoraggi fialdini

(Adnkronos) - "E' paradossale, inquietante, vergognoso, che Salvini con Forza Italia e Fratelli d'Italia, chiedano il ripristino del pluralismo nel servizio pubblico. Ricordo che il Pd attende ancora di verificare le schede che hanno portato all'elezione di Foa, un uomo così di parte, come presidente della RAI, e che continua a ritenere scandalosa la sua permanenza in Viale Mazzini. Siamo noi che attendiamo risposte dalla Vigilanza". Lo afferma il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci.

fabrizio salini marcello foa

 

RAI: ANZALDI (IV), VIGILANZA CONVOCHI DE SANTIS SU MONOLOGO CONTE

(AGI) – "Anche i partiti di centrodestra si accorgono ora, a scoppio ritardato, dello scandalo informazione in Rai, in particolare a Rai1, dopo l'imbarazzante cambio di palinsesto per il monologo di Conte. Meglio tardi che mai. E' giusto che la commissione di Vigilanza se ne occupi, come chiedono Capitanio, Mule' e Santanche'. Si convochi subito la direttrice di rete Teresa De Santis, ovvero chi ha la responsabilita' sul palinsesto e su tutto quello che va in onda, per capire cosa e' successo e perche' sono state fatte scelte che danneggiano l'azienda.

 

raggi fialdini

E' la direttrice di rete che deve dare spiegazioni, perche' e' lei che ha la responsabilita' del canale, non il direttore del Tg1". Lo scrive su Facebook il deputato di Italia Viva, segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. "La commissione - spiega - potrebbe chiederne la convocazione gia' nella prossima seduta, al posto del ministro Patuanelli. Dire di voler sentire l'amministratore delegato, peraltro su un singolo episodio, significa tirare la palla in tribuna, anche per la maggiore complessita' di agende di avere il capo azienda invece del legittimo responsabile di rete. Se si vogliono cercare davvero soluzioni, va convocata Teresa De Santis.

michele anzaldi

 

Non si capisce, peraltro, perche' Lega, Fi e Fdi contestino piu' episodi su Rai1 senza mai chiamare in causa la direttrice: quando vengono decise discutibili e costose assunzioni esterne, si parla di autonomia di rete, mentre quando c'e' da rispondere di un clamoroso errore di palinsesto, allora e' colpa di qualcun altro?

 

MARCELLO FOA FABRIZIO SALINI

A tutelare il pluralismo e la corretta informazione dovrebbe essere un vero presidente di garanzia, figura che in Rai al momento e' vacante perche' la presidenza e' ancora occupata dall'illegittimo Foa, con il benestare dei partiti di centrodestra e l'incomprensibile silenzio del Pd". "Se in Rai ci fosse un presidente di garanzia - conclude Anzaldi - avrebbe fatto sentire la sua voce di fronte ai 4 servizi dedicati dal Tg2 alla manifestazione del centrodestra a San Giovanni: 4 servizi, il doppio di quanti fatti anche dai tg Mediaset. Un presidente di garanzia avrebbe anche chiesto conto della decisione del Tg1 di aprire col comizio di Salvini invece che con lo stop alla Brexit, notizia che sabato ha aperto i notiziari di tutti il mondo".

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - GENERALI, MEDIOBANCA, MPS, BPM: NESSUN GOVERNO HA MAI AVUTO UN POTERE SIMILE SUL SISTEMA FINANZIARIO ITALIANO - MA LA VITTORIA DI OGGI DEI CALTA-MELONI PUÒ DIVENTARE LA SCONFITTA DI DOMANI: “SENZA UN AZIONARIATO DI CONTROLLO STABILE IN GENERALI, NON BASTERÀ LA SBILENCA CONQUISTA DI MEDIOBANCA PER METTERE AL SICURO LA GESTIONE DEL RICCO RISPARMIO ITALIANO (800 MLD) CHE TUTTI VORREBBERO RAZZIARE” - L’ULTIMA, DISPERATA, SPERANZA DI NAGEL GIACE TRA I FALDONI DELLA PROCURA DI MILANO PER L'INCHIESTA SULLA TORBIDA VENDITA DEL 15% DI MPS DA PARTE DEL MEF A CALTA-MILLERI-BPM – UNA SGRADITA SORPRESA POTREBBE ARRIVARE DAGLI 8 EREDI DEL VECCHIO - PIAZZA AFFARI? SI È FATTA GLI AFFARI SUOI: METTERSI CONTRO PALAZZO CHIGI PUÒ NUOCERE ALLA SALUTE DI UNICREDIT, BENETTON, MEDIOLANUM, FERRERO, LUCCHINI, UNIPOL, ENTI PREVIDENZIALI, ETC. – L’ERRORE DI NAGEL E GLI ''ORRORI'' DI DONNET: DA NATIXIS AL NO ALLO SCAMBIO DELLA QUOTA MEDIOBANCA CON BANCA GENERALI…

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?