umberto tozzi serafina scialò

“L'HO PERDONATA PER IL MALE CHE HA FATTO A ME E A NOSTRO FIGLIO” – UMBERTO TOZZI PARLA DELLA SCOMPARSA DELLA EX COMPAGNA SERAFINA, LA MUSA DI ‘GLORIA’: “AVREI POTUTO MANDARLA IN GALERA PER I SOLDI DI CUI SI È APPROPRIATA. MA ANCHE SE MI AVEVA LASCIATO SUL LASTRICO IO RINUNCIAI ALL'AZIONE PENALE". ECCO PERCHE'– LA DRAMMATICA SEPARAZIONE: TOZZI CONFIDAVA AGLI AMICI CHE LA SUA EX COMPAGNA AVEVA FATTO IL LAVAGGIO DEL CERVELLO AL FIGLIO CON UNA OPERA DI DEMOLIZIONE DELLA FIGURA PATERNA- VIDEO

 

Domenico Pecile per il Corriere della Sera

 

umberto tozzi serafina scialò

Viveva da sola, Serafina Scialò, 63 anni. Aveva pochi amici, gli incontri con i familiari erano rari, il rapporto con il figlio, Nicola Armando, conflittuale. Un' esistenza che in questi ultimi anni era diventata per lei sempre più difficile.

 

La sua quotidianità era intrisa di solitudine. L' hanno ritrovata morta nel suo appartamento di Udine. Un decesso per cause naturali, hanno confermato gli accertamenti, che risaliva a qualche giorno prima. Si era rinchiusa a casa durante il periodo natalizio, quando il clima di festa collettiva amplifica disagio e depressione di chi arranca nel quotidiano.

UMBERTO TOZZI

 

In città era conosciuta per essere stata l' ex compagna di Umberto Tozzi. Si erano conosciuti nel 1979 e nel 1983 era nato Nicola Armando. Probabilmente anche nelle sue ultime giornate di vita ha ripensato a quegli anni in cui era salita all' onore delle cronache come la musa ispiratrice dei grandi successi di Tozzi, da Donna amante mia a Tu , da Gloria a Stella Stai solo per citarne alcuni. Dai fasti della notorietà - complice la separazione dall' artista con conseguenze pesanti pure sul versante giudiziario - aveva iniziato l' inesorabile caduta verso l' anonimato.

 

umberto tozzi raf

Sul suo profilo Facebook campeggia una frase che ha l' acre sapore del rimpianto: «Ho lavorato anni presso una casa discografica». Ora, invece, faceva la collaboratrice scolastica. E sono stati proprio i suoi colleghi a dare l' allarme per la sua protratta assenza. Lo scorso 7 gennaio, alla riapertura delle scuole, lei non c' era. Non era la prima volta che si assentava. Per questo l' allarme è scattato soltanto alcuni giorni dopo. «Diverse settimane fa c' era stata un' altra assenza per malattia - ricorda la preside dell' Uccellis, Anna Maria Zilli - e in quell' occasione i colleghi erano andati a trovarla, anche per aiutarla nelle incombenze domestiche e per farle la spesa. Era benvoluta e in ottimi rapporti con tutti».

 

Lo scorso 23 dicembre sarebbe dovuta andare a Trieste per una visita specialistica, che aveva però disertato. Era scattata la visita fiscale, ma Serafina era irreperibile. Forse rintanata in casa immersa nel suo disagio. Nessuno si era fatto vivo. Nessuno l' aveva cercata.

 

UMBERTO TOZZI

La separazione da Tozzi era stata molto di più di uno strappo. E aveva reso difficili i rapporti con il figlio. Più volte Umberto Tozzi era piombato a Udine nella speranza di incontrarlo. Inizialmente era la mamma a negare quella riconciliazione, più tardi anche il figlio si era dimostrato riottoso nei confronti del padre.

 

L' abbraccio tra Umberto e Nicola è avvenuto il 20 settembre 2011, a Udine, dove Tozzi aveva tenuto il concerto di chiusura di Friuli doc. A un giornalista aveva confidato che «qui a Udine c' è qualcuno che mi sta molto a cuore: mio figlio Nicola. Mi raccomando di trattarlo bene. Io lo aspetto al concerto». Il desiderio del cantante era stato esaudito.

 

 

«L'HO PERDONATA PER IL MALE CHE HA FATTO A ME E A NOSTRO FIGLIO»

Mario Luzzatto Fegiz per il Corriere della Sera

umberto tozzi serafina scialò

 

«Non voglio commentare. Non intendo rilasciare interviste. L' ho perdonata per tutto il male che ha fatto a me e a nostro figlio». Così Umberto Tozzi in sala d' incisione a Montecarlo dove risiede. «Sono concentrato sul nuovo disco. Finalmente un album di canzoni nuove, dieci brani. In aprile torno in tour con Raf ancora per qualche mese. Poi ciascuno riprenderà la sua strada».

 

umberto tozzi

«Voglio solo precisare - aggiunge Tozzi - che non mi sono mai sposato con la Scialò. Avrei potuto mandarla in galera per i soldi di cui si è appropriata. A suo tempo le avevo firmato due assegni in bianco per pagare dei fornitori. Lei li mandò all' incasso: uno era di 100 milioni, l' altro di 350 milioni di lire. Il giudice Mastrota, ricordo ancora il suo nome, era pronto a spedirla in galera con tre capi di imputazione fra cui truffa e appropriazione indebita. Ma anche se mi aveva lasciato sul lastrico io rinunciai all' azione penale: era la madre di mio figlio».

 

Tozzi è uno degli artisti italiani che ha venduto più dischi (70 milioni). «Mi ritengo fortunato: ora che funziona solo la musica dal vivo chi ha un repertorio sempreverde come il mio raccoglie molte soddisfazioni».

 

L' amore fra Serafina Scialò e Umberto Tozzi era sbocciato negli anni 70. I due si erano uniti nel '79 e pochi anni dopo era nato il figlio Nicola Armando. Fu lei la musa ispiratrice dei primi grandi successi dell' artista: Donna amante mia , Tu , Gloria , Ti amo , Stella Stai .

 

umberto tozzi

Ma come fu grande amore così fu drammatica la separazione del 1984. La Scialò, che viveva a Udine in via Dormisch, si rifiutò sistematicamente di far incontrare il padre e il figlio Nicola Armando come stabilito in sede di giudizio. Tozzi e il suo avvocato Maretta Scocca (moglie dell' ex presidente della Siae Giorgio Assumma), documentarono decine di viaggi a vuoto a Udine compiuti dal cantante suffragati da esposti e ricorsi. Tozzi confidava agli amici che la sua ex compagna aveva fatto una specie di lavaggio del cervello al figlio con una sistematica opera di demolizione della figura paterna.

al bano carrisi con la mamma jolanda, umberto tozzi e toto cutugno

 

Così Tozzi per anni ha cantato con la morte nel cuore. Un filo di tristezza dietro gli acuti con un modo di cantare assolutamente unico su ritmi e melodie spensierate.

Dietro l' esuberanza di molte sue canzoni un dolore che la nuova storia con Monica Michelotto (lei sì sposata), che gli aveva dato un altro figlio, Gianluca, era riuscita a temperare.

 

«È una fine molto triste - ha commentato Riccardo Fogli amico e collega di Tozzi -.

Essere la ex di una star e guadagnarsi da vivere facendo le pulizie in una scuola. La vita è strana e spesso spietata. Morire da soli così... Mi spiace per Umberto che è una persona buona e sensibile e un caro amico. La Scialò è stata un pezzo importante della sua vita di uomo e di artista».

umberto tozzi raf UMBERTO TOZZI E SERAFINA SCIALO'umberto tozzi raf

Ultimi Dagoreport

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA