bianca berlinguer

LA ZARINA HA ''CARTA BIANCA''. DI POMERIGGIO - IL PROGRAMMA DI BIANCA BERLINGUER ANDRÀ IN ONDA ALLE 18.30: ''LA FASCIA ORARIA È DIFFICILE, QUASI IMPOSSIBILE'' - SALTATA L'UNIONE CON SANTORO, I PRIMI OSPITI SARANNO EZIO MAURO E RENZO ARBORE, E MANDERÀ GABRIELE CORSI DEL TRIO MEDUSA ALLA LEOPOLDA RENZIANA

 

Marco Castoro per “La Verità

 

Gli occhi della tigre non sono più minacciosi come tre mesi fa, quando nell' editoriale di commiato dal Tg3 Bianca Berlinguer aveva sottolineato le numerose pressioni avute durante il mandato di direttore. Un incarico che ha mantenuto pure nel governo Berlusconi, al punto che il suo tiggì è diventato un riferimento per l' opposizione all' esecutivo di centrodestra.

BIANCA BERLINGUERBIANCA BERLINGUER

 

Una direzione che non è riuscita invece a mantenere con Matteo Renzi premier, al punto da essere sostituita da Luca Mazzà, il supervisore di Ballarò che se ne è andato dal talk di Rai 3 perché non condivideva la linea antirenziana percorsa da Massimo Giannini. E quindi è stato premiato da Renzi per la sua fedeltà.

 

Bianca Berlinguer invece non è stata premiata. L' hanno spinta fuori e per addolcire la pillola le hanno promesso un programma tutto suo. Lei ha chiesto la seconda serata, ma Daria Bignardi, il direttore della rete, si è opposta proponendole una trasmissione tutta sua, sì, anche con licenze sugli argomenti che in genere non si concedono ai conduttori, ma rigorosamente in una fascia oraria in cui l' informazione non raccoglie punti di share. Una specie di purgatorio dove scontare le pene.

 

massimo giannini  bianca berlinguer  antonio padellaromassimo giannini bianca berlinguer antonio padellaro

«Continuano a dirmi che si tratta di un esperimento ammette un po' timorosa la Berlinguer, con tanto di sorriso frutto dell' imbarazzo che l' accompagna dentro - ma io so bene che a quel l' ora il pubblico non è abituato a vedere l' informazione. Prima di noi a occupare quello spazio su Rai 3 era Geo, peraltro con ottimo risultati. Ebbene io mi auguro di fare gli stessi ascolti di Geo».

 

Ma la partita non è facile da giocare e soprattutto da vincere. Il rischio più grande è che presto si possa parlare di un altro flop dell' informazione Rai, dopo quello clamoroso di Politics. «Abbiamo dovuto correre  - confessa la Berlinguer - perché abbiamo cominciato a lavorare a settembre. Abbiamo messo su un bel gruppo con tre giornaliste molto brave che mi hanno seguito dal Tg3 (Maddalena Bolognini, Maria Lucente, Francesca Lagorio). La squadra mi piace e va detto che sono tutti interni alla Rai, perché in questa azienda ci sono ottimi professionisti».

bianca berlinguer stefano parisi antonio politobianca berlinguer stefano parisi antonio polito

 

Di sicuro la Bignardi non ha fatto lo stesso ragionamento quando ha affidato all' ex Sky Tg 24 Gianluca Semprini la conduzione di Politics, scatenando l' ira del sindacato interno, l' Usigrai.

 

Il nuovo programma (#cartabianca, una striscia in onda su Raitre dal lunedì al venerdì dalle 18.25, a partire dal 7 novembre) ha seriamente rischiato di non partire. Perché alla Rai, dopo le promesse fatte al momento del rimpasto dei direttori, si è perso molto tempo. E la matricola del programma senza la quale non si possono fare le trasmissioni - è stata aperta con netto ritardo.

 

MATTEO RENZI BIANCA BERLINGUERMATTEO RENZI BIANCA BERLINGUER

Al punto che in molti hanno temuto che ci fosse una strategia per far partire la Berlinguer dopo il Referendum. Seppure non l' abbia confessato a nessuno la stessa Bianca ha pensato di non partire più qualora l' attesa si fosse prolungata. Anche perché suggerimenti e tentativi si sono susseguiti durante l' attesa. A un certo momento si è parlato di sinergia con Michele Santoro. Un fulmine a ciel sereno che è durato il tempo di un temporale estivo. Tanto rumore per nulla.

 

«Ha ragione Michele quando dice che io e lui ci vogliamo bene - spiega la Berlinguer - e siccome vogliamo continuare a volerci bene è meglio non rompere la nostra amicizia e continuare ognuno per la sua strada».

 

Una separazione consensuale per salvare un rapporto tra due primedonne.

Santoro voleva organizzare la trasmissione, affidando alla Berlinguer la conduzione. Ma l' ex zarina del Tg3 ha risposto picche.

 

Alla fine però #cartabianca ha cominciato il suo percorso e ora è ai nastri di partenza. «Sono pronta a cambiare pagina - confessa la Berlinguer - il passato mi ha amareggiato ma ora si deve ripartire. Metto le mani avanti: bisogna darsi due mesi di tempo per vedere se l' esperimento funziona. La fascia oraria è difficile, quasi impossibile. Del prodotto confezionato sono orgogliosa. #cartabianca non è un format, perché i format vanno fatti da chi li sa fare, come Maria De Filippi che vorrei avere in trasmissione per farmi raccontare come si fa». Anche #carta bianca si occuperà della Leopolda.

ezio mauro ezio mauro

 

Lo farà in maniera originale con il racconto dell' inviato Gabriele Corsi del Trio Medusa. Renzo Arbore e Ezio Mauro saranno i primi ospiti del programma che sarà «un rotocalco quotidiano dal linguaggio più comprensibile per tutti, mai banale e ricco di retroscena», promette la Berlinguer, pronta a giurare che il suo non sarà un piccolo tiggì prima del tiggì delle 19 ma se ci sarà un' emergenza sull' attualità sarà ben felice di sguinzagliare inviati e di raccontare la cronaca. Berlinguer, voterà No al Referendum? «Io sono una giornalista e quindi non sono tenuta a indicare le mie preferenze».

 

 

Ultimi Dagoreport

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…