
“IL PD È L’UNICO PARTITO AL MONDO CHE MINACCIA DI AUMENTARE LE TASSE AI SUOI ELETTORI. SARÀ PER QUESTO CHE PERDE?” – ALDO CAZZULLO: “ALLE POLITICHE SI VOTA SOPRATTUTTO SULLE TASSE. E UNA DELLE POCHE CERTEZZE DEGLI ELETTORI È CHE CON UN GOVERNO PD-CINQUE STELLE LE TASSE AUMENTERANNO” – “A CHI PRENDEREBBE I SOLDI UN NUOVO GOVERNO GIALLOROSSO? NON AI PADRONI DELLA RETE. NON AI GRANDI CAPITALI. ABBIAMO IL FORTE TIMORE CHE FARÀ COME PRODI NEL 2006, QUANDO AUMENTÒ L’ IRPEF, PAGATA QUASI TOTALMENTE DA LAVORATORI DIPENDENTI E PENSIONATI: LO ZOCCOLO DURO DELL’ELETTORATO DEL PD…”
Estratto dalla rubrica delle lettere del “Corriere della Sera”
una giornata particolare aldo cazzullo 4
Caro Aldo, in merito all’editoriale di Paolo Mieli ( Corriere , 1 agosto) parto da una premessa: il M5S è un movimento populista di protesta che predica l’antipolitica come fondamento.
Non ha importanza che Conte sia stato un ottimo presidente del Consiglio perché chi decide nel M5S è la base, la stessa che ha deciso di allearsi alla Lega pochi anni fa e che adesso non vuole allearsi al Pd perché incarnerebbe la malapolitica. Quindi finché soffia il vento del populismo che nutre soprattutto la destra (FdI), se gli elettori non si informano correttamente prima del voto Meloni vincerà sempre.
Giancarlo Di Gregorio
Risposta di Aldo Cazzullo:
ELLY SCHLEIN - GIUSEPPE CONTE - IL SORPASSO - MEME BY IL GIORNALONE - LA STAMPA
Caro Giancarlo, Paolo Mieli ha, ovviamente, ragione. Anch’io, come lui, penso che, se intravedranno una concreta possibilità di vittoria, Pd e Cinque Stelle faranno un accordo in vista delle prossime elezioni politiche.
Ovviamente dipende anche dal sistema elettorale. Se restasse in vigore quello attuale, occorrerà individuare candidati comuni nei collegi uninominali. Dubito che sarà possibile riunire l’intero «campo largo».
Ma saranno della partita da una parte l’Alleanza Verdi Sinistra, dall’altra un cartello centrista. Magari finirà che i Cinque Stelle presenteranno una candidatura di disturbo nel collegio senatoriale di Renzi, così, per piantare una bandierina. Ma alla fine un accordo si farà.
Resta la domanda: per fare cosa? Il Pd è stato a lungo l’avversario naturale dei Cinque Stelle, che lo consideravano il «partito di sistema» per eccellenza, il partito dei banchieri, della Rai, dell’Europa, dell’establishment.
Poi certo stare insieme al governo, e poi all’opposizione, aiuta a smussare qualche angolo. E il Pd di Schlein, Furfaro, Ruotolo e Igor Taruffi (ribattezzato da Carmelo Caruso del Foglio Igor Taruffenko) non è, nel male o nel bene, il Pd di Prodi e di quelli venuti dopo di lui. A qualcuno — le solite malelingue — l’attuale gruppo dirigente ricorda più quello di un partitino di estrema sinistra che la leadership di una forza riformista che punta anche al voto di liberali e cattolici. Questo comunque passa il convento.
Resta da capire quale sarebbe il programma [...], oltre a non far eleggere un presidente della Repubblica di centrodestra. Per fare un solo esempio, Putin […]. Un governo Pd-Cinque Stelle lo considererebbe un nemico da combattere o un interlocutore con cui trattare?[…] Altra domanda: il reddito di cittadinanza va reintrodotto? E se sì, chi lo paga?
Alle politiche non si sommano soltanto i voti dei vari partiti. Alle politiche si vota soprattutto sulle tasse. E una delle poche certezze che gli elettori percepiscono è che con un governo Pd-Cinque Stelle le tasse aumenteranno.
Anche questo può essere giusto: per sanità, scuola, sicurezza servono soldi. Ma a chi li prenderebbe un nuovo governo giallorosso? Non ai padroni della Rete. Non ai grandi capitali, già al sicuro nei paradisi fiscali. Abbiamo il forte timore che farà come Prodi nel 2006, quando aumentò le aliquote Irpef.
Com’è noto, l’Irpef è pagata quasi totalmente da lavoratori dipendenti e pensionati: lo zoccolo duro dell’elettorato del Pd. Quanto alla patrimoniale, chi pensiamo che la pagherebbe? […] La pagherebbe, come sempre, il ceto medio. Insomma, il Pd è l’unico partito al mondo che promette, anzi minaccia, di aumentare le tasse ai suoi elettori. Sarà anche per questo che alle politiche perde quasi sempre?
GIUSEPPE CONTE - ELLY SCHLEIN - NICOLA FRATOIANNI - ANGELO BONELLI - MANIFESTAZIONE PD AVS M5S PER GAZA - FOTO LAPRESSE -
schlein landini conte