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AMERICA FATTA A MAGLIE - ‘’AIUTO, TRUMP UCCIDE LA NEUTRALITÀ DI INTERNET!’’ PECCATO CHE LA NET NEUTRALITY NON SIA MAI ESISTITA: PROVATE A DIGITARE ‘DAGOSPIA’ ALL’AEROPORTO DI LONDRA O NELLA RETE DEI TRIBUNALI ITALIANI. OGNI PROVIDER E ISITITUZIONE HA SEMPRE SCELTO QUALI SITI PERMETTERE E QUALI NO - CON LA LEGGE DI OBAMA SI SONO ARRICCHITI SOLO GIGANTI COME FACEBOOK E GOOGLE CHE CI SUCCHIANO I DATI. E CHE PER COMBATTERE LA NUOVA LEGGE HANNO USATO I FAMIGERATI BOT RUSSI

DAGOSPIA BLOCCATO IN AEROPORTO PER NUDITA

 

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

C'è la fake news sulla fine della libertà di internet, dipinto come il luogo nel quale tutti i proletari sono tornati ad unirsi, da diffondere, e allora serve l’hacker, il fine giustifica i mezzi. C'è l’hacker russo cattivo, quello che ti frega, ti ricatta, trama contro i processi politici e le elezioni legittime, e c'è l’hacker russo buono, che ti fa bassi servizi e il lavoro sporco. Poi, da bravo difensore del progresso, lo fai passare per moto popolare di indignazione, e invece in questo caso è proprio una gigantesca fake news, e’ la difesa accorata del mito della net neutrality, la neutralità della rete. Si chiama invece monopolio, garantito due anni fa da Barack Obama ai suoi amici di Silicon Valley, e ora sottratto loro. Per questo piagnucolano.

DONALD TRUMP INCONTRA I BIG DELLA SILICON VALLEY

 

Le nuove regole consentiranno ai provider come At&t, Verizon e Comcast di creare tariffari ad hoc per i servizi internet. Al momento sono invece obbligati a rendere accessibile internet a tutti, limitando la capacità dei provider di decidere in base al prezzo quali contenuti favorire.

 

Grande protesta, si sente dire, è sempre quel cattivone di Trump che ora ci toglie anche internet. Pare però che sia andata così, nel senso che un gruppo di oppositori del cambiamento di regole deciso dalla nuova Amministrazione, deregulation già annunciata ma che sarà votata il 14 dicembre, e capitanato indovina un po' da George Soros, insieme a Facebook, Google, Amazon, e al sito porno PornHub, avrebbe speso una cifra esorbitante per inondare la mail della Fcc, la Commissione federale delle Comunicazioni, di proteste vibrate e insulti sanguinosi di cittadini e associazioni per la libertà di opinione e di internet. In realtà erano bot generated, fatti da macchine, preparati da hacker di professione, e pure russi.

 

AJIT PAI

A scriverlo è Infowars, che è sicuramente di simpatie conservatrici e arcinemico delle felpette di Silicon Valley, ma che lo fa citando lo studio di Emprata, società di specialisti dell'informazione di Washington, che dimostra come più di 7 milioni e mezzo di commenti contro l'abolizione della net neutrality sono stati generati appunto da domini di mail attribuiti a FakemailGenerator.com, tutti con un linguaggio più o meno uguale.

 

Siccome di proteste e commenti negativi ne sono arrivati in tutto circa 13 milioni, sottraendo quelli fasulli, viene fuori che diventano molti di più quelli a favore del cambiamento che assommano a 68%.

 

 

Emprata ha individuato, quando c'è riuscita, il luogo di origine delle mail farlocche, e ha trovato una prevalenza della Russia, seguita da Germania, Francia, India e Canada.

Quelli che protestano, insomma, imbrogliano, usando hackers dei quali normalmente dicono peste e corna. Ma che cosa merita tanto accanimento? L'abolizione del Titolo II della regolamentazione di Internet, deciso da Barack Obama nel 2015.

 

menlo park facebook

Dice Ajit Pai, presidente della Fcc: «Con la mia proposta il governo federale smetterà di avere un atteggiamento di regolatore di internet». Pai ha sostenuto che le autorità «richiederanno ai service provider trasparenza nelle loro pratiche, cosicché i consumatori potranno comprare il piano migliore per le loro esigenze e imprenditori e altre piccole imprese avranno le informazioni tecniche necessarie a innovare».

 

Insomma, la net neutrality ha permesso ad provider privati di arricchirsi utilizzando gratuitamente servizi forniti da altri attraverso la mediazione dello Stato, ora e’ finita la pacchia.

 

HACKER RUSSI

Naturalmente la decisione e’ una grande vittoria per aziende come AT&T Inc, Comcast e Verizon Communications; è una cocente sconfitta per la Internet Association, Facebook, Google, Amazon eccetera, che perdono il monopolio. Grazie a una sapiente attività di lobby di questi ultimi assieme alla Open Society di George Soros, lobby per la quale sono stati spesi 72 milioni di dollari circa, viene considerata una grande sconfitta anche dalle associazioni per i diritti dei consumatori e per i diritti digitali, e dagli attivisti della Freedom of Press, la libertà di stampa, secondo i quali la “proposta di uccidere la neutralità della rete permetterà agli Isp di bloccare e censurare siti web. E questo pone una seria minaccia alla libertà di internet e alla democrazia”.

 

Se aprite Google, troverete una miriade di interventi sdegnati, per tacere dei giornaloni italiani, quasi che stesse per finire qualunque libertà di internet e venissero violate diritto all'informazione e alla uguaglianza. Ma la verità è un'altra, è quella brutta storia che accade quando si mischia l'ideologia a decisioni che dovrebbero esserne libere, soprattutto quando a fare i portabandiera del diritto di tutti sono quelli che ne approfittano per fare miliardi di dollari, gli stessi Facebook e Google e Twitter che adottano politiche unilaterali di censura e blocco di contenuti che a loro non piacciono.

FACEBOOK YOUTUBE GOOGLE 9

 

Non a caso la legge frutto della loro lobby furiosa presso la Casa Bianca di Obama, e che ora sta per essere abolita, a loro e solo loro consente esenzioni dalle strette regole di applicazione della Fcc. Provate ad attaccare l'estremismo islamico esplicitamente: censurati o bloccati. Consentitevi invece linguaggio crudo contro Israele: nessuno vi tocca, e se qualcuno protesta e segnala, gli viene risposto che si tratta di rispettare la libertà di tutti di opinione.

 

OBAMA AL TAVOLO CON I BIG DELLA SILICON VALLEY

È solo un esempio. La polizia in rete c'è, da tanto tempo. All'aeroporto di Dubai o a Heathrow, Londra, provatevi a digitare il sito di Dagospia. È bloccato. È l'Italia? Si è fatta molto vanto di recente di aver appoggiato il diritto alla neutralità della rete, c'è sempre di mezzo la solita Boldrini. Ma sempre il nostro sito di Dagospia è censurato dalla rete dei tribunali e da quella dei dipendenti della Guardia di Finanza, giusto per fare un paio di esempi che dimostrano come ogni istituzione e provider si ritiene libero di bloccare i siti che non gli vanno a genio.

 

Prendete la regola dell'oblio, che io peraltro condivido. È o non è una forma di censura decidere da parte di Google che dopo un certo numero di anni certe cose non si possono più scrivere?

 

JEFF BEZOS LARRY PAGE SHERYL SANDBERG MIKE PENCE DONALD TRUMP PETER THIEL

Che cos'è oggi internet? Un servizio essenziale come la luce e il gas, oppure un servizio di utilità accessorie, come l'abbonamento alla TV satellitare? Perché non può avere più di una velocità? Da una parte hai i “Telco”, le società di telecomunicazioni, dall'altra hai gli “over the top”, i colossi del web. Perché non mettere i primi in condizioni di poter fare investimenti in infrastrutture e lasciare invece che i benefici vadano esclusivamente agli Over the top? Ai vari Facebook, Google e Amazon sono consentite molte sperimentazioni e modelli di business, come raccolte di inserzioni pubblicitarie e di dati personali.

 

Chi dice che stabilire dei contratti diversi a pagamento non consentirebbe alla fine ai prezzi di scendere invece che salire? Per non danneggiare i consumatori ci sono un'ampia gamma di scelte, un servizio standard a costo zero, e un servizio o una gamma di servizi migliori con un costo, che non a tutti interessano perché non tutti vogliono le stesse cose su Internet.

Dagospia - Considerato pornografia dall'aeroporto di LondraDONALD TRUMP PETER THIEL TIM COOK

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