ORA E SEMPRE GIGLIO MAGICO – RENZIE CHIAMA UN ALTRO FIORENTINO A PALAZZO CHIGI: FILIPPO BONACCORSI, EX ASSESSORE A FIRENZE CON NARDELLA, VA A COORDINARE IL PIANO DA UN MILIARDO PER GLI INTERVENTI SULLE SCUOLE – GUADAGNERÀ 100 MILA EURO L’ANNO

Claudio Bozza per il “Corriere Fiorentino - Corriere della Sera

 

matteo renzi al quirinale matteo renzi al quirinale

Da privatizzatore di Ataf a dirigente di Palazzo Chigi, nella cabina di regia che gestisce un miliardo di euro per migliorare le scuole. Filippo Bonaccorsi, a dire la verità, nel frattempo ha pure fatto pure per dieci mesi l’assessore alla mobilità di Palazzo Vecchio, dove però non andava granché d’accordo con il sindaco in pectore Dario Nardella. 


Così, da circa due settimane, l’ex presidente di Ataf fa il pendolare tra Firenze e Roma, dove il premier Matteo Renzi lo ha nominato direttore dell’unità di missione per l’edilizia scolastica, con uno stipendio annuo di circa 100 mila euro lordi. Si tratta di un incarico molto importante, perché il 43enne dovrà gestire il maxi piano voluto dal governo per migliorare le strutture scolastiche italiane, punto sul quale il premier ha annunciato fortissimo impegno per il 2015. Una missione molto delicata, che Renzi ha deciso di affidare ad un altro fedelissimo della squadra fiorentina. 

Palazzo ChigiPalazzo Chigi


«Pippo» e «Matteo», scherzo del destino, si sono conosciuti oltre dieci anni fa ad una convention di Vedrò, il «pensatoio» trasversale inventato da Enrico Letta. I due, scaltri e veloci di pensiero, si piacquero subito. A fare le presentazioni fu Lorenza Bonaccorsi, oggi deputata Pd e sorella dell’avvocato Filippo.

 

lorenza bonaccorsilorenza bonaccorsi

Quest’ultimo, quando Renzi fu eletto in Provincia, da dirigente prese subito le redini di un settore chiave come quello dei trasporti. 
La coppia Bonaccorsi-Renzi stravolge subito i ritmi paludati di Palazzo Medici Riccardi. Se il primo si destreggia tra carte e burocrazia, il secondo inizia subito a sparare bordate contro il servizio di Ataf, pagato appunto dalla Provincia. È l’inizio silenzioso della rottamazione. 


Non a caso, cinque anni più tardi, arrivato a Palazzo Vecchio dopo aver sbaragliato la vecchia classe dirigente della sinistra, per «rivoltare l’Ataf come un calzino», Renzi «licenzia» la presidente Maria Capezzuoli e ci mette «Pippo». In verità, con quell’espressione poco diplomatica, il neo sindaco di Firenze ha già un chiodo fisso: privatizzare l’azienda di trasporto pubblico. I sindacati gli si rivolteranno subito contro con scioperi e manifestazioni a raffica. L’avvocato Bonaccorsi, intanto, forte della copertura politica di Renzi predispone una mastodontica pila di documenti, che serviranno a vendere Ataf al Gruppo Fs. 

matteo renzi filippo bonaccorsi ataf matteo renzi filippo bonaccorsi ataf


I due si dividono solo nel febbraio scorso, quando Renzi devia verso Palazzo Chigi. Poi il tanto sospirato sms da Roma, dove gestirà il piano del governo che riguarda 21.230 strutture scolastiche tra 2014 e 2015 per uno stanziamento di circa un miliardo di euro. Gli interventi per restaurare, migliorare o ricostruire le scuole sono circa 8.500 finanziati entro fine anno, mentre per i restanti si dovrà attendere il 2015. 
 

 

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