meloni salvini centro migranti di gjader in albania

AVVISATE LA DUCETTA: ALTRO FALLIMENTO PER LE DEPORTAZIONI IN ALBANIA - IL TRIBUNALE DI ROMA HA RIMESSO IL CASO DEI MIGRANTI TRATTENUTI NEL LAGER DI GJADER ALLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA SOSPENDENDO IL PROVVEDIMENTO DEL GOVERNO DUCIONI - IN SERATA SARANNO PORTATI DALLA GUARDIA COSTIERA A BRINDISI I SETTE MIGRANTI, EGIZIANI E BENGALESI – I GIUDICI: "I CRITERI PER LA DESIGNAZIONE DI UNO STATO COME PAESE DI ORIGINE SICURO SONO STABILITI DAL DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA” - L’IRA DI SALVINI: “SENTENZA CONTRO GLI ITALIANI”…

Ansa.it

 

MEME GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI

Il tribunale di Roma ha rimesso il caso dei migranti trattenuti nel centro in Albania alla Corte di giustizia europea sospendendo il provvedimento di convalida del trattenimento.

 

La decisione riguarda sette migranti, egiziani e bengalesi, che ora si trovano all'interno del centro italiano di permanenza per il rimpatrio di Gjader in Albania. Ha effetto immediato la pronuncia dei giudici romani sui 7 migranti che da venerdì scorso si trovavano nel centro di Gjdaer in Albania.

 

I richiedenti asilo infatti, a quanto si apprende, in serata saranno portati sulla nave Visalli della Guardia costiera a Brindisi, che raggiungeranno nella notte, dopo poche ore di viaggio. I 7 saranno quindi trasferiti in un Centro per richiedenti asilo in territorio pugliese per essere sottoposti all'iter ordinario di esame della domanda.

 

IL DECRETO LEGGE SUI PAESI SICURI - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

Sempre a quanto si apprende, la logistica del trasferimento era stata organizzata in adeguato anticipo. Segno che da parte delle autorità italiane era attesa la 'liberazione' dei migranti.

 

Il testo del provvedimento della XVIII sezione immigrazione del Tribunale di Roma, si legge, "rimette alla Corte di giustizia dell'Unione europea, ai sensi del art. 267 TFUE" e "sospende il presente giudizio di convalida del fermo restando gli effetti del trattenimento provvisorio disposto dall'amministrazione per legge (art.6 dlgs 142/2015 e 14 TU immigrazione e art.4 del protocollo Albania)".

 

"In ragione del rinvio pregiudiziale i giudici non si sono pronunciati sulle richieste di convalida - si legge in una nota del Tribunale - ma hanno dovuto necessariamente sospendere i relativi giudizi in attesa della decisione della Corte di giustizia. La sospensione dei giudizi non arresta il decorso del termine di legge di quarantotto ore di efficacia dei trattenimenti disposti dalla Questura".

migranti in albania - vignetta by vukic

 

"I criteri per la designazione di uno Stato come Paese di origine sicuro - si legge in una nota del tribunale di Roma - sono stabiliti dal diritto dell'Unione europea. Pertanto, ferme le prerogative del legislatore nazionale, il giudice ha il dovere di verificare sempre e in concreto - come in qualunque altro settore dell'ordinamento - la corretta applicazione del diritto dell'Unione, che, notoriamente, prevale sulla legge nazionale ove con esso incompatibile, come previsto anche dalla Costituzione italiana".

 

giorgia meloni edi rama - hotspot per migranti in albania

"Deve essere chiaro - aggiungono i giudici - che la designazione di Paese di origine sicuro è rilevante solo per l'individuazione delle procedure da applicare; l'esclusione di uno Stato dal novero dei Paesi di origine sicuri non impedisce il rimpatrio e/o l'espulsione della persona migrante la cui domanda di asilo sia stata respinta o che comunque sia priva dei requisiti di legge per restare in Italia".

 

Il Viminale si costituirà di fronte alla Corte di giustizia europea per sostenere le proprie ragioni.

edi rama e giorgia meloni firma accordo per i migranti italia albania 1

 

"Di fronte alle nuove polemiche innescate dalle ultime decisioni dei giudici romani, mi preme solo ricordare che la primazia del diritto dell'Unione europea è l'architrave su cui poggia la comunità delle corti nazionali e impone al giudice, quando ritenga la normativa interna incompatibile con quella dell'Unione, di applicare quest'ultima o, in caso di dubbio, di sollevare rinvio pregiudiziale, cosa che è stato fatto in questo caso dal tribunale di Roma", afferma il segretario generale dell'Associazione nazionale magistrati Salvatore Casciaro.

meloni migranti

 

"Non ci si può quindi lamentare del fatto che i giudici fanno il loro dovere né dare loro la colpa di inciampi nel perseguimento di politiche migratorie che spetta ovviamente al governo decidere ma che non possono prescindere del quadro normativo europeo e sovranazionale nel quale si collocano", conclude Casciaro.

centro migranti DI GJADER IN ALBANIAi primi migranti arrivati nel centro di prima accoglienza di Shengjinarrivata in albania a Shengjmn la nave della marina con 16 migranticentro per migranti a gjader centro migranti italiano in albaniaCENTRO PER MIGRANTI IN ALBANIA agenti di polizia davanti all hotspot per migranti di shengjin in albania centro per migranti a gjader migranti ALBANIA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…