renzi feltri boschi

1. IL BARATRO ACCANTO A PONTE VECCHIO SCOPERCHIA IL POLTRONIFICIO DI RENZI A FIRENZE 2. IL CDA DELL'AZIENDA PUBLIACQUA ERA INZEPPATO DI RENZIANISSIMI CHE RITROVEREMO POI A PALAZZO CHIGI, DA BOSCHI A DE ANGELIS 3. SE I GIORNALONI SOPRASSIEDONO SU FIRENZE LABORATORIO POLITICO RENZIANO, COLPISCE SEMPRE PIU’ “LIBERO”. OGGI VITTORIO FELTRI ARRIVA A SOSTENERE CHE A FIRENZE NON C’E’ RESPONSABILITÀ DEI RENZIANI, MA E’ SOLO UNA FOTTUTA FATALITÀ. GLI ANGELUCCI DEL FANGO…

1. DA BOSCHI A D'ANGELIS - LA MANO DEI RENZIANI NEL DISASTRO ANNUNCIATO

Fabrizio Boschi per “il Giornale”

 

NAPOLITANO E RENZI A FIRENZE jpegNAPOLITANO E RENZI A FIRENZE jpeg

L' aspetto più tragico non è tanto quell'enorme baratro accanto a Ponte Vecchio, ma sapere che Firenze sia l' ottava città con le tariffe idriche più care d' Italia (402 euro a famiglia nel 2015) e che nulla di quello che viene prelevato ai cittadini è poi reinvestito.
Quando accadono certi disastri, non si tratta quasi mai di fatalità.


Un responsabile c' è sempre. E in questo caso si chiama Publiacqua, la più grande azienda idrica della Toscana, che si occupa del servizio idrico per le province di Firenze, Prato, Pistoia e parte di Arezzo. Tra i soci 46 comuni (tutti Pd) e dal 2006 pure soci privati tra i quali Mps Spa che si aggiudica il 40% del capitale sociale.

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L' aspetto più grave è che lo scorso 4 maggio l' assemblea dei soci ha approvato il bilancio 2015: utili netti per 29,57 milioni di euro e dividendi tra i soci per 18,49 milioni (2 milioni in più rispetto all' anno precedente). Visto ciò che è accaduto ieri si evince da questo che nulla o quasi viene reinvestito nella manutenzione della rete idrica. Le perdite nelle tubature colabrodo dell' acquedotto sono presenti da anni.

firenze   voragine sul lungarno 7firenze voragine sul lungarno 7


A Firenze c' è un reticolo idrico fatto da 225 chilometri di tubi in amianto, mentre quelli che non sono in amianto determinano perdite d' acqua fino al 51%. Acqua che i cittadini pagano lo stesso ma che finisce per erodere il terreno. «Evidentemente l' interesse dei privati a spartirsi i soldi derivanti dalle bollette dei cittadini prevale sull' interesse pubblico», commenta il deputato toscano di Alternativa Libera, Samuele Segoni, membro della commissione Ambiente della Camera.

firenze lungarno arno boschi irace renzi firenze lungarno arno boschi irace renzi


L' aspetto più comico (oltre alle dichiarazioni del sindaco Dario Nardella che scarica le colpe su Publiacqua e dice «Firenze è sicura, l' importante è che non ci siano vittime, «situazione sotto controllo»), è che Publiacqua sia da anni uno dei più prolifici «poltronifici» renziani di Firenze, dove parcheggiare amici e sostenitori.

Matteo Renzi Sindaco FirenzeMatteo Renzi Sindaco Firenze

 

Erasmo D' Angelis, l' uomo giusto per tutte le stagioni, è stato messo dall' allora sindaco di Firenze Matteo Renzi a presiedere la società per due mandati, dal 2009 al 2013, quando venne nominato sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti nel governo Letta (riconfermato da Renzi che, ironia della sorte, lo vuole a capo della struttura di missione sul dissesto idrogeologico #italiasicura). Dalla Rai al Manifesto, diventa presidente di Legambiente Toscana, ex consigliere regionale, ed è tra i fondatori della Margherita a Firenze. Renzi nel 2015 lo nomina direttore de L' Unità ricostituita.

Maria Elena Boschi davanti a Palazzo Ruspoli a Firenze resize Maria Elena Boschi davanti a Palazzo Ruspoli a Firenze resize lucia de siervolucia de siervo


I cittadini però lo ricordano solo per l' inaugurazione dei fontanelli, le salatissime bollette calcolate sul consumo presunto, le rotture delle tubazioni. Questa, infatti, non è la prima volta. Nel 2009, alla periferia nord, si aprì una maxi-voragine per la rottura di un tubo dell' acqua. Nel 2013 un altro crollo sullo stesso lungarno per la stessa ragione. Eppure già nel 2012 D' Angelis avvertiva: «Collassano i tubi in ghisa che hanno oltre 50 anni d' età e non reggono alle sollecitazioni del traffico o agli sbalzi di temperature». Niente però è stato fatto.

ERASMO D'ANGELISERASMO D'ANGELIS


Nei cda presieduti da D' Angelis, sedeva anche una rampante Maria Elena Boschi. È Francesco Bonifazi, oggi tesoriere del Pd, a spingere su Renzi sindaco affinché Maria Elena entrasse nella partecipata (22mila euro all' anno il compenso). Oggi il presidente della società è Filippo Vannoni, che come secondo lavoro fa il consulente a Palazzo Chigi. Ex manager di Rai Trade, Vannoni è il marito di Lucia De Siervo, già capo di gabinetto di Renzi, figlia di Ugo (ex presidente della Corte costituzionale) e sorella del renzianissimo Luigi De Siervo, ex ad di Rai Com. Amici sistemati.

filippo vannonifilippo vannoniMATTEO RENZI FA LO STARTER ALLA FIRENZE MARATHONMATTEO RENZI FA LO STARTER ALLA FIRENZE MARATHON


Proprio uno di questi, il sottosegretario Luca Lotti, da Montelupo si è precipitato subito sul luogo del cataclisma, che pareva quasi «il Perozzi» di Amici Miei quando viene beccato a letto con la moglie del fornaio, durante lo straripamento dell' Arno. A proposito, quest' anno è proprio il 50esimo anniversario dell' alluvione del '66. Tanti auguri.

 

 

2. SI ROMPE IL TUBO, RENZI E GOVERNO LADRI

Vittorio Feltri per “Libero Quotidiano”

 

A Firenze si spacca un tubo nottetempo, governo ladro. Se poi consideriamo che l' ex sindaco del capoluogo toscano è l' attuale premier, ovvio che Matteo Renzi sia considerato responsabile degli allagamenti provocati da gravi problemi idraulici. Mi viene in mente il terremoto a l' Aquila nel 2009. Il presidente del Consiglio dell' epoca era Silvio Berlusconi, non ancora travolto dagli scandali sessuali e roba simile. Fu accusato, paradossalmente, di essere complice del sisma. Cercò di soccorrere le popolazioni rimaste senza tetto, ma fu attaccato ugualmente perché non era riuscito in quindici giorni a dare un alloggio ai senza tetto.


Ogni volta che in Italia si registra una calamità, un incidente, una sciagura tutti si impegnano a trovare quale sia la persona da crocefiggere. A nessuno passa per la testa che le disgrazie sono imprevedibili e non dipendono sempre dalla cattiva volontà di chi amministra la pubblica amministrazione.

firenze   voragine sul lungarno firenze voragine sul lungarno MATTEO RENZI CONFERISCE LA CITTADINANZA ONORARIA DI FIRENZE A ROBERTO BENIGNI MATTEO RENZI CONFERISCE LA CITTADINANZA ONORARIA DI FIRENZE A ROBERTO BENIGNI


Succedono e basta. Ora, si dirà - immagino - che l' inondazione fiorentina si potesse evitare qualora la manutenzione della rete idrica fosse stata fatta a regola d' arte. Può darsi.
Ma bisogna ricordare che i tubi sono sotterranei e non si possono controllare giornalmente millimetro per millimetro onde verificare che siano in ordine e non sul punto di guastarsi.

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Non importa. Pur di attaccare il comune, la provincia o la regione - le cui inefficienze sono comunque note - ci sarà qualcuno pronto a sparare sul pianista. Aggredire gli assessori e i governanti in genere è uno degli sport più praticati. Così come la speculazione politica è pratica corrente. Un tubo rotto è un invito a nozze per chi desideri fare a cazzotti o lanciare un po' di sterco contro chi abbia un ruolo nei palazzi del potere.

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Noi non siamo difensori d' ufficio della Giunta di Firenze, anzi, siamo dei pm in pectore perché il nostro mestiere non è quello di raccontare ciò che è bello, ma ciò che è brutto. Tuttavia, ci piace anche essere minimamente obiettivi, pertanto diciamo che le beghe sul tubo rotto sono appunto beghe del tubo. Più che discutere sui motivi per cui si è sbriciolata la conduttura, conviene sollecitare le persone preposte a ripararla, affinché si affrettino a fare il loro dovere.

nardella boschinardella boschi


Negli Stati Uniti ogni due per tre interi villaggi e intere cittadine vengono spianati da tsunami e da qualche tornado, ma nessuno si sogna di prendersela con gli addetti alla pubblica amministrazione.

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La popolazione sa che contro gli elementi naturali e contro gli incidenti è difficile proteggersi in anticipo: le catastrofi sono generate da forza scatenata dal padreterno, ammesso che vi sia un padreterno. Prevenire è meglio che reprimere, siamo d' accordo, ma non sempre è possibile. Chi non se ne rende conto non capisce un tubo, e il tubo si rompe lo stesso.

 

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