papa bergoglio renzi

THE GAY AFTER - BERGOGLIO, ATTRAVERSO IL CARDINAL BAGNASCO, SGANCIA IL SILURO SULLE UNIONI CIVILI: “SONO UN ERRORE, PREPARANO IL TERRENO ALLA PRATICA DELL’UTERO IN AFFITTO” - ALFANO GIOCA IN DIFESA: “L’INTERPRETAZIONE DEL CARDINALE NON CORRISPONDE A QUANTO C’È SCRITTO”

Fausto Carioti per “Libero Quotdiano”

 

BERGOGLIO - RENZIBERGOGLIO - RENZI

Quello che il vescovo di Roma Jorge Mario Bergoglio non dice, lo mette per iscritto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale: la legge Cirinnà è l'equiparazione delle unioni omosessuali al matrimonio tra donna e uomo, la preparazione del «colpo finale» che sarà «la pratica dell' utero in affitto». La bomba sul governo Renzi che l' opposizione di centrodestra si attendeva dalla Chiesa, e che papa Francesco si è guardato bene dallo sganciare, alla fine è arrivata, e porta la firma del capo dei vescovi italiani.

renzi papa bergoglio 1renzi papa bergoglio 1

 

Così, nel secondo giorno dell' assemblea della Cei, il 73enne Bagnasco - anche se è l' ultima cosa che voleva - diventa suo malgrado il capofila degli avversari del premier.

Inutile cercare contrapposizioni tra Bagnasco e Bergoglio, perché non ci sono né ci potrebbero essere. Nella sua prolusione il capo dei vescovi cita papa Francesco e il suo magistero in ogni frase e la linea lungo la quale si muove è naturalmente quella tracciata dal pontefice.

angelo bagnasco angelo bagnasco

 

Anche il rifiuto della legge Cirinnà espresso da Bagnasco trova sostanza nelle parole di Bergoglio, e in particolare nella dichiarazione comune fatta tre mesi fa dal papa e dal patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa: «La famiglia si fonda sul matrimonio, atto libero e fedele di amore di un uomo e una donna. Ci rammarichiamo che altre forme di convivenza siano ormai poste allo stesso livello».

 

UNIONI CIVILI 1UNIONI CIVILI 1

Ma queste, ricordate ieri da Bagnasco, sono le parole più dure sulle unioni omosessuali pronunciate da Bergoglio nel suo pontificato, e risentono, dal lato di Cirillo, della durezza del regime di Vladimir Putin, legato a doppio filo con la Chiesa ortodossa e autore di norme illiberali contro i legami omosessuali, inclusa la legge - approvata dalla Duma due anni fa - che vieta la propaganda dell' omosessualità ai minori e proibisce i gay pride e manifestazioni simili.

 

UNIONI CIVILIUNIONI CIVILI

Emerge, soprattutto, la differenza tra l' approccio "relativista" nei confronti della Cirinnà e delle altre leggi che in Europa riconoscono le unioni omosessuali, usato da papa Francesco anche nella recentissima intervista a La Croix, e il giudizio negativo, senza compromessi, dato ieri da Bagnasco. Intervistato dal quotidiano cattolico francese, Bergoglio ha espresso un giudizio che se non è neutrale poco ci manca, dato che non si è spinto oltre la difesa del diritto all' obiezione di coscienza: «Tocca al Parlamento», ha risposto Francesco a domanda diretta, «discutere, argomentare, spiegare, ragionare», ma «una volta che la legge è approvata, lo Stato deve rispettare le coscienze».

unioni civiliunioni civili

 

Incomparabilmente più dure le parole usate ieri da Bagnasco nella sua prolusione. Dopo avere ricordato i suoi correligionari vittime delle persecuzioni religiose («si contano ormai 200 milioni di cristiani perseguitati sul pianeta sotto gli occhi distratti e indifferenti del mondo») e le stragi dei terroristi, dopo avere richiamato governo e parlamento alle loro responsabilità per il crollo delle nascite («si avverte l' urgenza di una manovra fiscale coraggiosa, che dia finalmente equità alle famiglie con figli a carico») e per il dilagare della ludopatia, il capo dei vescovi ha affondato il colpo.

unioni civili paola concia vladimir luxuria unioni civili paola concia vladimir luxuria

 

«La recente approvazione della legge sulle unioni civili», ha accusato, «sancisce di fatto una equiparazione al matrimonio e alla famiglia, anche se si afferma che sono cose diverse: in realtà, le differenze sono solo dei piccoli espedienti nominalisti, o degli artifici giuridici facilmente aggirabili, in attesa del colpo finale - così già si dice pubblicamente - compresa anche la pratica dell' utero in affitto, che sfrutta il corpo femminile profittando di condizioni di povertà».

 

Per la maggioranza e la sua anima cattolica - alla quale apparterrebbe lo stesso Matteo Renzi, ex giovane margheritino - un colpo inatteso. Non capita spesso di vedere i parlamentari del Pd, abituati a ostentare la spocchia dei vincitori, giocare in difesa e arrancare per spiegare, come fa il capogruppo dei senatori democratici Luigi Zanda, che «l' istituto delle unioni civili è molto diverso dal matrimonio, non c' è alcuna equiparazione».

il meme dei cattolici anti boschi e unioni civiliil meme dei cattolici anti boschi e unioni civili

 

Né succede tutti i giorni di vedere Angelino Alfano, leader di un partito che si rivolge agli elettori cattolici, dire garbatamente al capo dei vescovi italiani che non ha capito cosa c' è scritto sulla Cirinnà, perché «la sua interpretazione della legge sulle unioni civili come lasciapassare per l' utero in affitto non corrisponde a quanto in quella legge c' è scritto».

 

monica cirinnamonica cirinna

Scena che appare deliziosa agli occhi dell' opposizione di centrodestra, e che non può non essere usata per fini di parte nel grande scontro tra Renzi e il resto del mondo, al termine del quale resterà in piedi solo uno.

 

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…