jo biden con il cane piede rotto

ALTRO CHE RAID ISIS, SE BIDEN SCIVOLA NELLA VASCA CE LO GIOCHIAMO! - IL PRESIDENTE-ELETTO SI È ROTTO UN PIEDE MENTRE GIOCAVA CON IL CANE. DOVRÀ INDOSSARE UN TUTORE PER DIVERSE SETTIMANE - INTANTO COMPONE LA SUA SQUADRA: JEN PSAKI, PORTAVOCE DI LUNGA DATA DEL PARTITO DEMOCRATICO, SARÀ LA SUA ADDETTA STAMPA. CON LEI E CON KAMALA HARRIS, LA COMUNICAZIONE PRESIDENZIALE SARÀ IN MANO AD ALCUNE VETERANE DELL'AMMINISTRAZIONE OBAMA

STORTA ALLA CAVIGLIA PER BIDEN, VISITATO DA UN MEDICO

joe biden in ospedale con piede rotto

 (ANSA) - Joe Biden è stato visitato da un ortopedico dopo essersi storto una caviglia mentre sabato giocava con uno dei suoi cani . Lo riporta lo staff spiegando che la visita è stata decisa per eccesso di precauzione. Il presidente eletto starebbe quindi bene. Biden ha compiuto 78 anni il 20 novembre e diventerà il presidente americano più anziano della storia. Durante la campagna elettorale però è stata resa pubblica la situazione del suo stato di salute perfettamente compatibile con l'incarico di presidente. Al momento dell'infortunio Biden stava giocando con Major, un pastore tedesco adottato dalla sua famiglia. L'altro cane di casa è Champ, un altro pastore tedesco acquistato da un allevatore.

 

 

USA: BIDEN SI È FRATTURATO UN PIEDE, INDOSSERÀ TUTORE

joe biden in ambulanza con piede rotto

 (ANSA) - Joe Biden, nella caduta mentre giocava con uno dei suoi cani, si è procurato delle microfratture al piede destro, secondo quanto emerge dagli accertamenti fatti. Il presidente eletto degli Stati Uniti dovrà quindi indossare un tutore per diverse settimane. Lo ha reso noto il suo medico personale.

 

 

 

LO STAFF DELLA COMUNICAZIONE DI BIDEN ALLA CASA BIANCA SARÀ COMPOSTO DI SOLE DONNE

Camilla Lombardi per www.wired.it

 

 

La transizione dal presidente uscente Donald Trump al president-elect Joe Biden nonostante tutto continua, e il team Biden che ha annunciato il suo primo briefing a tema intelligence per questo lunedì. Il presidente eletto ha inoltre reso pubbliche le nomine di uno staff per la comunicazione della Casa Bianca composto esclusivamente da donne: alla sua guida ci sarà Kate Bedingfield, la direttrice della comunicazione della campagna elettorale di Biden, mentre Jen Psaki, portavoce di lunga data del Partito democratico, sarà la sua addetta stampa.

joe biden in ambulanza con piede rotto

 

L’ex paladina dei diritti degli immigrati per America’s Voice e direttrice della comunicazione per le coalizioni della campagna di Biden, Pili Tobar, sevirà come vicedirettrice della comunicazione. Karine Jean Pierre, già a capo dello staff della vicepresidente eletta Kamala Harris ed ex responsabile degli affari pubblici per MoveOn.org, sarà invece la vicesegretaria stampa. Per quanto riguarda lo staff della comunicazione della vicepresidenza Harris, Symone Sanders, una consigliera senior di Biden per la campagna, ne diventerà senior advisor e portavoce in capo. Ashley Etienne, ex consigliera senior della presidente della Camera dei rappresentanti Nancy Pelosi, servirà come direttrice delle comunicazioni per Harris.

 

Molte di queste nomine, ancora da sottoporre all’approvazione del Senato il prossimo gennaio, sono veterane dell’ex amministrazione Obama. Bedingfield è stata direttrice della comunicazione per Biden mentre era vicepresidente; Psaki era direttrice delle comunicazioni della Casa Bianca e una portavoce del Dipartimento di stato; e Tanden era consigliera senior dell’allora segretaria per i Servizi sanitari e umani Kathleen Sebelius. Anche Pierre ha servito come direttrice politico-regionale per l’ufficio degli Affari Politici della Casa Bianca.

 

Comunicare direttamente e in modo veritiero con il popolo americano è uno dei doveri più importanti di un presidente, e a questa squadra sarà affidata l’enorme responsabilità di collegare il popolo alla Casa Bianca”, ha detto Biden in una nota. “Questi comunicatrici qualificate ed esperte apportano diverse prospettive al loro lavoro e un impegno condiviso per ricostruire al meglio questo paese”.

joe biden con il suo cane

 

Secondo il New York Times, infatti, queste nomine dimostrano l’intenzione del presidente eletto di includere la diversità razziale, di genere e ideologica nei ruoli principali della sua amministrazione, adempiendo all’impegno assunto durante la campagna di garantire che un’ampia fetta della società statunitense sia rappresentata nelle decisioni politiche.

 

L’ufficio di Biden ha annunciato che prevede di nominare anche il suo team economico questa settimana, seguendo lo stesso principio di inclusione. Neera Tanden, presidente e amministratrice delegata del think thank liberale Center for American Progress, sarebbe la prescelta direttrice dell’Ufficio di gestione e bilancio (la prima nativa americana in questa posizione) che avrà il compito di supervisionare l’attuazione delle politiche di Biden, secondo quanto riferito ai quotidiani da una fonte che ha familiarità con il processo di transizione.

 

Cecilia Rouse, un’economista del lavoro di Princeton, potrebbe essere messa alla direzione del Council of Economic Advisers (diventando la prima donna afroamericana a ricoprire questo ruolo), e Janet Yellen, l’ex presidente della Federal Reserve, diventerebbe segretaria al Tesoro.

 

 

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…