GUAI GIUDIZIARI IN VISTA PER 15 CONSIGLIERI DELLA REGIONE CAMPANIA: AVREBBERO VERSATO I FONDI STANZIATI PER LA COMUNICAZIONE DIRETTAMENTE SUI PROPRI CONTI CORRENTI O SU QUELLI DI AZIENDE DI COMODO - BYE BYE MARTUSCIELLO! - TUTTI IN FUGA DALLE NOZZE DELLA CALDORINA MAFALDA AMENTE, IN PROGRAMMA SABATO: NESSUNO VUOLE PERDERSI JUVE-NAPOLI…

Carlo Tarallo per Dagospia

1-Cambio al vertice del gruppo Pdl in Regione Campania! Stando a spifferi attendibili, domani una riunione dei consiglieri "partorirà" il nome del successore di Fulvio Martusciello, dimissionario in attesa di entrare finalmente in Giunta. Il nuovo capogruppo sarà eletto all'unanimità. Di chi si tratta? Ah saperlo...

2-A proposito di gruppo Pdl: consiglieri in fuga da una carta che scotta. Ma no! Non sono avvisi di garanzia! Peggio: trattasi della partecipazione per il matrimonio della consigliera Mafalda Amente, che convola sabato prossimo, Lo stesso giorno di Juventus-Napoli. Sconcerto, terrore, panico vero e proprio tra i Banana's campani, tutti invitatissimi e già in cerca della scusa buona per non perdersi la partita dell'anno.

Non solo: in tempi di "spending", i soliti tirchiacci si lamentano della "quota regalo" da 500 euros a testa. "Stipendi dimezzati, regalo dimezzato!". Avviso ai navigati: vediamo di non fare figuracce...

3-REGIONE, SCANDALO FATTURE SOLDI SUI CONTI DEI CONSIGLIERI
Conchita Sannino per Repubblica

Volti scuri, in Regione, dopo l'ennesima "visita" della Guardia di Finanza. Un'ansia che sembra avere più di un fondamento, a raccogliere le indiscrezioni sulle sorprese che riserverebbero gli atti acquisiti (a più riprese, e non senza iniziali difficoltà e lunghe attese) dalle Fiamme Gialle.

All'isola F13, al Centro direzionale, sta per scoppiare il bubbone "Fondo Comunicazioni". Fatture gonfiate e giri di denaro che gli inquirenti definiscono "contorti", "inspiegabili". Un grossolano trucco accomunerebbe le documentazioni presentate da molti consiglieri regionali per poter ottenere, dalla cassa centrale dell'amministrazione, quei fondi che servono a sostenere attività politica, convegni, riunioni.

Si tratta di una delle tre voci - capitolo Gruppi consiliari; capitolo Assistenza per attività istituzionali; e capitolo Fondo Comunicazioni, appunto - dei fondi pubblici destinati ai vari consigli regionali. E dei tre capitoli, è il più insidioso per i consiglieri perché non può riferirsi ad un rimborso forfettario, ma deve legarsi ad una documentazione che resti agli atti: così si presta a tradire fragilità, aggiunte posticce, anomalie.

Ora la Guardia di Finanza avrebbe scoperto che quel gruzzolo di denaro - dai 14mila ai 18mila euro l'anno, per ciascuno dei consiglieri regionali - invece di finire legittimamente ad aziende e imprese erogatrici di servizi per campagna elettorali
o comunicazione, veniva dirottato nelle tasche dei politici. Come avveniva questa "distrazione"?

Vale la pena, preliminarmente, fare un passo indietro per collocare l'inchietsa ad ampio raggio del pubblico ministero Giancarlo Novelli e dei detective della Tributaria guidati dal colonnello Nicola Altiero, sull'onda dello scandalo Lazio e dell'uso spregiudicato dei fondi alla maniera del consigliere Fiorito. Dopo avere il più possibile ampliato le acquisizioni di materiale e allargato la scena dell'indagine, adesso gli inquirenti stanno focalizzando le verifiche sul fondo Comunicazioni.

È il filone che costa in Campania, dal 2008 ad oggi, 7milioni e 139mila 391 euro. Nel 2012, la voce pesa per 1 milione e 523mila euro, analoghi accertamenti riguardano l'identica somma spesa nel 2011, mentre lo stesso Fondo ammonta a 1 milione 612mila euro nel 2010, 1 milione e 215mila nel 2009 e 1 milione 265mila euro nel 2008. E proprio su questa documentazione ora monta la preoccupazione - tra i banchi di destra e di sinistra.

Due le ipotesi di reato su cui ragionano gli inquirenti: appropriazione indebita e peculato. A cui potrebbe aggiungersi un'ulteriore violazione delle norme antiriciclaggio. Cosa viene fuori? Repubblica è in grado di anticiparlo. In sintesi: rispetto alla presentazione di fatture, le cosiddette "pezze di appoggio", in base alle quali vedere riconosciute le varie spettanze alle società di comunicazione o di organizzazione di eventi, emergerebbe che alcuni membri dell'assemblea erano riusciti a farsi accreditare le somme cospicue direttamente sui conti correnti personali o su conti riconducibili a se stessi.

Com'è stato possibile? Con un espediente che, se fosse verificato, peggiorerebbe ulteriormente la posizione dei singoli. Alcuni avevano infatti inviato al settore amministrazione del Consiglio più o meno questa giustificazione: "Poiché ho pagato in contanti l'azienda "X" per 2mila (o 3mila, o 4mila) euro, versate il denaro direttamente su queste coordinate bancarie".

Ovvero: il proprio conto personale o quello di un terzo soggetto fittizio, o riconducibile a sé. Una doppia violazione, insomma: sia della norma che regola il Fondo comunicazione, sia della normativa antiriciclaggio per la quale è vietato pagare con denaro contante conti superiori ai mille euro. Sarebbe invece accaduto, e questo implicherebbe la doppia responsabilità: del soggetto che se n'è avvantaggiato e dell'ente che lo ha erogato.

Sarebbero almeno 15 le posizioni già sospette. C'è un consigliere, ad esempio, che avrebbe intascato ben 20mila euro negli ultimi due anni direttamente sul proprio conto. Un'esponente, stavolta donna, avrebbe consegnato fatture a scadenza regolare, 2mila o 3mila per volta, intestate a un'azienda che non risulta abbia svolto mai effettivi servizi. E così via.

 

Fulvio MartuscielloAMENTE FULVIO MARTUSCIELLO CON MARA CARFAGNA MAFALDA AMENTE MAFALDA AMENTE BIS STEFANO CALDORO E LUIGI DE MAGISTRIS CALDORO STEFANOOn Mafalda Amente Mafalda Amente Mafalda Amente MAFALDA AMENTE

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO