CALTAGIRONE: “MAI OFFERTO AL PD DI RENZI L’AFFITTO DEL PALAZZO DI VIA DEL CORSO”

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Caro Dago,
In merito all'articolo "L'ultimo renziano? Caltariccone - dopo le lodi in tv dalla Gruber arriva la proposta di un palazzetto nel centro di Roma come sede del PD a un terzo del valore di mercato (Acea ci cova?)" del 19 dicembre, si precisa che il Partito Democratico ha comunicato, lo scorso 19 novembre, ben prima del cambio di Segreteria, la revoca del contratto di affitto di alcune porzioni dell'immobile di via Tomacelli di proprietà del Gruppo Caltagirone. Secondo quanto previsto dal contratto stesso, la ripresa in consegna di tali porzioni avverà dopo 12 mesi dalla revoca. Non vi sono stati altri contatti fra il proprietario ed il conduttore ed è pertanto destituito di ogni fondamento quanto anche da voi riportato circa il fatto che sia stato offerto "... al nuovo Pd renziano un prestigioso palazzo a due passi da Via del Corso a 18 mila euro al mese, meno di un terzo del mercato.".
Molto cordialmente
Ufficio Stampa
Gruppo Caltagirone

Lettera 2
Caro Dago,
un politico non dovrebbe andare a Ballarò nemmeno con la bicicletta il problema è quello!...uno che ci va con l'areo di Stato dovrebbe automaticamente autosospendersi sennò non ci possiamo nemmeno arrabbiare se la finocchiaro va all'ikea con la scorta, tra le due è più grave l'aereo di stato.
Alessandro

Lettera 3
Caro Dago, dopo le ricette della signora Monti.. si potrebbero conoscere quelle della signora Letta per Capodanno..? Grazie, a nome della Cucina Ytaliana...
Gianni Morgan Usai

Lettera 4
Caro Dago,
Proverbialmente, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Ora, quanto più Renzi renderà questo mare meno grande, tanto più acquisterà prestigio, autorevolezza e fiducia. Bene, dal momento che sicuramente Matteuccio, o qualcuno del suo staff, leggerà questa mail (se tu avrai la bontà di pubblicarla), vorrei chiedergli perché, dopo la forte critica sulla porcata che favorisce i Boss delle Slot Machine, non ne esprime un'altra altrettanto forte sull'analoga porcata che favorisce la Sorgenia di Carlo De Benedetti, Non lo facesse saremmo portati a pensare che, oltre alla Magistratura, anche la Renziatura ha un occhio di riguardo per l'Ingegnere, il quale guarda caso, lo appoggia con la sua Repubblica.
Salve Natalino Russo Seminara

Lettera 5
A tutto quello che una persona ha guadagnato, bisogna togliere tutto quello che è stato "ottenuto" grazie alla politica, ai sotterfugi, agli intrallazzi vari, alle scorrettezze, eccetera ..... , poi quello che rimane (se rimane qualcosa.... ) è il Vero Valore di una Persona !!! GRANDE ROCCO.

Lettera 6
Considerando gli emendamenti alla legge di stabilità, tutte modifiche introdotte a beneficio di varie lobby, siamo passati dalle leggi ad personam alle leggi ad amicos.
Marco Nese

Lettera 7
Caro Dago,
chi glieli spiega l'anno prossimo ai turisti stranieri quei nuovi cartelli che i sindaci stanno preparando all'ingresso dei loro comuni? "Comune depokerizzato", "Comune gemellato con Sodoma & Gomorra", "Una delle cento più belle bische d'Italia", "Bandiera nera 2014"...
Claudio c.

Lettera 8
Dago darling, sarò antiquata (benché libera pensatrice), ma finalmente ho ricevuto un regalo adatto a me: copie di "Les très riches heures du duc de Berry". Gli originali sono splendide miniature eseguite dai fratelli Limbourg verso l''inizio del '400. Una per mese, ora ho appeso quella di Dicembre. "Best season greetings to everybody" (preferisco pronunciarlo all'americana: everibadi). E che la Dea Ragione sia misericordiosa e ce la mandi buona.
Natalie Paav

Lettera 9
Leggo su "Libero" del 20.XII.2013 che Debora Serracchiani, PD, da buona politicante consumata (in senso metaforico, l'involucro è ancora intatto), alla contestazione di aver usato un cosiddetto "volo di Stato" per andare ospite a "Ballarò" (trasmissione di Partito, il cui conduttore -pare- era dipendente RAI, ha ottenuto di fare il collaboratore esterno, sì da guadagnare di più, ma si è cautelato per il futuro ottenendo il possibile reintegro, cioè riassunzione, le cose dovessero andar peggio), ha dichiarato: «Sì sono andata a Ballarò con un volo di Stato, che male c'è?» Debora Serracchiani, ovvio, è "renziana", e presidente del Friuli Venezia Giulia.
Ci sono commenti? Vale la pena di farne?
Ma no, rifugiamoci nel "benaltrismo".
Giuseppe Tubi

Lettera 10
Gentil Dago,
Khodorkovski, il Berlusconi russo, è tornato libero : Putin ha firmato la grazia.
Silvio implori Re Giorgio II di fare il nonno buono e di ispirarsi a Mosca. Come ai bei tempi rossi antichi, quando il compagno Giorgio, silenzioso e allineato al Pci di Togliatti, obbediva, tacendo, alle direttive del Cremlino.

E, quanto a un ex compagno, Antonio Caprarica, soprannominato "Sciupone il londinese"-dopo l'addio alla Rai per la vertenza sulle spesone alla sede di Londra-qualcuno avverta il sussiegoso giornalista, dalle cravatte sgargianti che, come ammoniva don Mario Missiroli, una smentita è una notizia data due volte.

E oggi, su "Il Fatto Quotidiano" di Padellaro, Carlo Tecce ha scritto : "Caro Caprarica, ci dispiace per lei. Ma le contestazioni, riportate nell'indagine interna della Rai, sono state verificate, certificate e sono talmente rilevanti che l'aziendona di viale Mazzini voleva licenziarla. Lei, con tempismo, dimettendosi, li ha anticipati".
Ossequi
Pietro Mancini

Lettera 11
Le immagine delle docce anti rogna di Lampedusa sono raccapriccianti, è vero; ma sono pur sempre fotogrammi presi di nascosto e passati attraverso giornali e televisioni. Volete vivere qualcosa di uguale impatto visivo in prima persona? Volete realizzare immagini dello stesso filone dal vivo? Potete farlo.

Recatevi nelle astanterie dei Pronto Soccorso di noti ospedali. Esploratene i corridoi. Solo, non abbiate troppa fiducia che le riprese che farete suscitino lo stesso interesse di quelle di Lampedusa. Pensate, nel frattempo, che quelle sono scene che si ripetono giornalmente da anni, nel disinteresse totale. Ditemi se questo non è un paese strano. LeoSclavo

Lettera 12
Egregio Direttore,
Per l'on.le Boldrini la polemica sul suo viaggio in Sudafrica, usando l'aereo di Stato a disposizione del nostro Premier Letta, non è cessata. Ora sembra che la signora si giustifichi dichiarando che anche Letta aveva al seguito la moglie, come lei era seguita dal suo compagno. No, il problema non è solo questo. La domanda e': era invitata come terza carica dello stato italiano o diversamente a che titolo? Qui non si tratta di avere o meno a fianco la moglie o il compagno, bensì perché è andata in Sudafrica non usando mezzi e spese proprie. E' chiaro, signora? Se era invitata, allora ci ha fatto risparmiare: grazie, signora.
Leopoldo Chiappini G.
Roseto Degli Abruzzi

Lettera 13
Dago,
hai notato che il comunicato dell'avvocato della Pascale, circa la querela alla Bonev, è assai fumoso e non parla assolutamente del termine 'lesbica'. Anche perchè definire 'lesbica' una persona è un reato?
Bye Luigi

 

Francesco Gaetano Caltagirone Massimo Mucchetti e Francesco Gaetano Caltagirone MATTEO RENZI E LA BOMBA A ENRICO LETTA RENZI E LETTA ALL ASSEMBLEA NAZIONALE PDSERRACCHIANI A BALLAR BACIO TRA BERLUSCONI E FLORIS MARIO MONTI E LA MOGLIE ELSA CON PAPA BERGOGLIO E BERTONE jpeg

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?