giorgia meloni cpac conservatori

LA CAMALEONTE GIORGIA SI TOGLIE LA MASCHERA – MARCELLO SORGI: “IL VIDEO INVIATO IERI DA MELONI A WASHINGTON PER LA GIORNATA CONCLUSIVA DELLA CONFERENZA MONDIALE DEI CONSERVATORI HA DATO IL SENSO DI UNA PIENA CONVERSIONE DELLA PREMIER AL TRUMPISMO. CHI S'ASPETTAVA UN FILO D'AUTONOMIA, HA DOVUTO CONSTATARE CHE MELONI HA CAMBIATO STRATEGIA” – “ALTRO CHE MEDIAZIONE CON L'EUROPA DI VON DER LEYEN. L'ONDA DEL TRUMPISMO È ARRIVATA TUTT'INSIEME ANCHE SULLE COSTE ITALIANE…”

 

Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “La Stampa”

 

giorgia meloni alla cpac 2025 5

Il video inviato ieri da Meloni a Washington per la giornata conclusiva della Conferenza mondiale dei conservatori ha dato il senso di una piena conversione della premier al trumpismo e al nuovo corso del Maga (Make America great again) […].

 

Chi s'aspettava un filo d'autonomia, una manifestazione di indipendenza […], ha dovuto constatare che Meloni ha cambiato strategia. Le sue parole sono le stesse ascoltate una settimana fa dal vicepresidente Usa Vance; l'Europa anche per lei è un'area del mondo in cui occorre ristabilire la libertà, sottraendola a quel che resta della sinistra, oppositori […] dell'alleanza dei sovranisti di tutto il mondo, che invece parlano il linguaggio della gente comune e vogliono battersi «con coraggio», come ha fatto il popolo ucraino.

 

GIORGIA MELONI ALLA CONVENTION DEI CONSERVATORI CPAC - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

Unico accenno al conflitto in corso da tre anni nel Vecchio Continente e al centro del negoziato diretto tra Trump e Putin. Non a Zelensky, alleato fino a ieri e adesso dimenticato nel focoso discorso meloniano, come del resto l'Unione europea delle istituzioni di Bruxelles e della presidente della Commissione Von der Leyen, anch'essa alleata fino a pochi giorni fa e ora esclusa dalla svolta della premier.

 

Ma per capire meglio il senso dell'intervento di ieri di Meloni, occorre riflettere sulla platea alla quale era rivolto, l'assemblea mondiale delle destre radicali che hanno in Trump il loro leader, un consesso assai variegato, in cui gli oratori hanno parlato accompagnati da un tifo da stadio: dal presidente argentino Milei, al brexiter inglese Farage, in forte risalita nei sondaggi sui laburisti di Starmer che governano il Regno Unito, all'ex-premier polacco Morawiecki, al leader spagnolo di Vox Abascal, al primo ministro slovacco Fico, al numero due di Marine Le Pen, Bardella, il solo che all'ultimo momento abbia dato forfait in ossequio alla prossima […] campagna presidenziale di Marine Le Pen.

 

DONALD TRUMP GIORGIA MELONI

Meloni non a caso è stata preceduta a Washington da una delegazione dei Conservatori europei (Ecr) guidata da Fidanza di Fratelli d'Italia, con cui la premier s'è consultata per cogliere, anche a distanza, l'umore dei convenuti, e da rappresentanze dei Patrioti, il gruppo di destra estrema fondato dal premier ungherese Orbán, e della Lega, con Ceccardi, Sardone e Cisint.

 

Per non dire del tam tam dei maggiori siti sovranisti americani, che rilanciavano i vecchi interventi della leader italiana di quand'era all'opposizione, accompagnati da centinaia di migliaia di clic.

Inoltre, sia pure in collegamento, Meloni è riuscita a precedere Macron nell'agognato appuntamento con il Presidente americano. Non poteva sprecare l'occasione: i suoi interlocutori, in quella sede, erano Trump […] e i trumpiani come Matt Schlapp, il patron della kermesse che ha detto a Huffpost che già vorrebbe organizzarne in Italia la prossima edizione.

 

volodymyr zelensky giorgia meloni foto lapresse 6

O come Bannon, megafono della primissima ora del bis-presidente, che in tono comprensivo ha spiegato a "Repubblica" che capisce che le responsabilità di governo impongano a Meloni una maggiore compostezza. Ma la Meloni che piace a lui e ai seguaci del tycoon […] è quella che urla come sa urlare lei. Altro che mediazione con l'Europa di Von der Leyen. L'onda del trumpismo è arrivata tutt'insieme anche sulle coste italiane.

DONALD TRUMP E GIORGIA MELONI A MAR-A-LAGOgiorgia meloni alla cpac 2025 1

Ultimi Dagoreport

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA