“ERA IL MOMENTO DI CAMBIARE, SI E' CHIUSO UN CICLO” – L’EX “PORTA-CROCE” DI CONTE AI TEMPI DI PALAZZO CHIGI, POI FINITO IN UN CONO D'OMBRA, TA-ROCCO CASALINO LASCIA LA COMUNICAZIONE DEI 5 STELLE E SI PREPARA A UNA NUOVA AVVENTURA NEL GIORNALISMO: “NON C’È NESSUNA FRATTURA CON CONTE. IO SONO UNA PERSONA MOLTO CREATIVA E CHE HA BISOGNO CONTINUAMENTE DI SFIDE NUOVE". NON È UN MISTERO CHE A CASALINO LA SVOLTA PROGRESSISTA DEI CINQUE STELLE CONTIANI E LA ROTTURA CON GRILLO NON SIANO PIACIUTI – “BEPPE È STATO CONSIGLIATO MALE DA PERSONE DI CUI SI FIDAVA, HA ALIMENTATO IL CONFLITTO ED È STATO IL SUO SUICIDIO POLITICO” – I RICORDI DI TRUMP, MACRON, MERKEL E PUTIN – “CON LA POLITICA NON SI CHIUDE MAI. OGGI TORNERÒ IN TV A PARLARNE A “OTTO E MEZZO”
L’ADDIO DI CASALINO ALLO STAFF DEI 5 STELLE
Emanuele Buzzi per il "Corriere della sera" - Estratti
ROCCO CASALINO CON GIUSEPPE CONTE ALLA MANIFESTAZIONE DEL M5S CONTRO IL RIARMO
La fine di un’epoca. Rocco Casalino lascia la comunicazione dei Cinque Stelle. L’ex portavoce di Palazzo Chigi ha formalmente rassegnato le sue dimissioni dallo staff stellato.
A breve inizierà una nuova avventura professionale in campo giornalistico. Una decisione maturata da tempo e comunicata mesi fa a Giuseppe Conte. E ora formalizzata. Una scelta che lo stesso Casalino spiega: «Dopo dodici anni di lavoro intenso e appassionato, sento la necessità di affrontare nuove sfide e raggiungere nuovi traguardi personali e professionali» (…)
I RICORDI DI CASALINO
Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera” - Estratti
«Eravamo in una sala riservata a Buckingham Palace io, la regina Elisabetta, Trump, Macron e Conte, ho pensato alla mia storia di origini umili e mi sono chiesto: “Che ci faccio qui?”».
rocco casalino a casa di maria latella 4
Rocco Casalino, ex capo comunicazione del M5S ed ex portavoce a Palazzo Chigi, riavvolge il nastro dei suoi ultimi sedici anni trascorsi in prima fila nel Movimento. L’album dei ricordi è corposo, ma Casalino ora sta per voltare pagina: «Era il momento di cambiare lo sentivo da tempo».
Cosa andrà a fare?
«Sto lavorando con un imprenditore che non ha trascorsi in politica a un nuovo progetto editoriale, ulteriori dettagli però non posso ancora renderli noti. È tutto in evoluzione, ma c’è grande ambizione».
Come mai questa scelta?
«Perché si era chiuso un ciclo. E avevo bisogno di stimoli nuovi. Un momento buono per cambiare sarebbe stato dopo l’esperienza a Chigi, ma quando nel 2022 Conte prese la guida del Movimento e affrontò una campagna elettorale impegnativa, scelsi di restare per vivere anche quella nuova fase del M5S».
E si è pentito?
rocco casalino cecchi paone maria antonietta tilloca
«È stata la scelta giusta, anche per l’affetto e la stima che ho per Conte. Con lui il rapporto è saldo e vorrei fosse chiaro che non c’è nessuna frattura e nessuna differenza di vedute. Io semplicemente sono una persona molto creativa e che ha bisogno continuamente di sfide sempre nuove e diverse».
Lei ha vissuto tutte le stagioni del Movimento. A che ricordo è più legato?
«A molti: il primo giorno in Parlamento, la vittoria alle Politiche, il mio ingresso da portavoce a Palazzo Chigi, i G7 e G20 con Conte. Ma se devo scegliere, sicuramente la vittoria del 2018 è stata una emozione unica e irripetibile e ricordo la standing ovation che i parlamentari mi hanno tributato quando Luigi Di Maio mi ringraziò pubblicamente per il mio contributo fondamentale alla campagna elettorale. E poi la commozione il giorno in cui Conte ha lasciato Chigi, non riuscii a trattenere le lacrime».
ROCCO CASALINO CON GIUSEPPE CONTE ALLA MANIFESTAZIONE DEL M5S CONTRO IL RIARMO
Lei però è entrato nel M5S all’epoca di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio.
«E a loro va la mia riconoscenza. Fu Gianroberto a credere in me e Beppe avallò la scelta. Fu un atto di grande coraggio perché su di me c’era molto pregiudizio: per tutti ero solo un concorrente del Grande Fratello , Casaleggio vide le mie qualità. Quando mi mise a capo della comunicazione fu la vera svolta
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Grillo invece è stato cacciato.
«Non era certo nelle intenzioni di Conte arrivare a una rottura. Grillo è stato consigliato male da persone di cui si fidava, ha alimentato il conflitto ed è stato il suo suicidio politico. Se non avesse esasperato lo scontro sarebbe ancora adesso il garante del Movimento».
Al governo lei ha avuto modo di conoscere diversi leader mondiali.
«Quasi tutti direi. Trump ha dei modi unici. Macron è molto simpatico. Mi incontrava in hotel mentre andavo a fare attività fisica e mi prendeva in giro con battute sulla mia forma fisica. Putin invece lo ricordo per un dettaglio. Nella sala dei ricevimenti a Palazzo Chigi c’è un orologio con la raffigurazione della morte. Mi ha chiesto con garbo se non fosse di cattivo auspicio accogliere i capi di Stato con un particolare del genere».
Tra i leader chi l’ha colpita di più?
«Angela Merkel: ha una intelligenza politica straordinaria. Ha capacità di interagire, di visione».
Lei si è mai sentito inadeguato per il suo ruolo?
«Mi sono chiesto tante volte se fossi all’altezza perché era un incarico molto delicato e c’era una attenzione esagerata da parte di tutti su un mio eventuale errore.
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Ha chiuso con la politica?
«Con la politica non si chiude mai. Domani (oggi, ndr ) per esempio tornerò in tv a parlane a Otto e mezzo ».
rocco casalino
beppe grillo rocco casalino alla marcia di assisi
rocco casalino i poveri hanno un odore forte
ROCCO CASALINO E BEPPE GRILLO
rocco casalino grillo
ROCCO CASALINO E BEPPE GRILLO
casalino conte merkel 19
ROCCO CASALINO AL TAVOLO CON CONTE, MACRON E MERKEL
ROCCO CASALINO CONTE MERKEL MACRON
BEPPE GRILLO E ROCCO CASALINO

