chiara colosimo

"È UNA PAGINA NERA" - BUFERA SULLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO ELETTA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA - PESANO I PRESUNTI LEGAMI CON L’EX TERRORISTA NERO DEI NAR LUIGI CIAVARDINI, CONDANNATO IN VIA DEFINITIVA PER LA STRAGE DI BOLOGNA E PER L’OMICIDIO DEL GIUDICE AMATO - I PRIMI CONTATTI NEL 2010, LE INIZIATIVE COMUNI E IL TENTATIVO DI ELIMINARE LE TRACCE DEL WEB. COLOSIMO DICE DI NON AVERE “ALCUNA AMICIZIA CON CIAVARDINI” E A CHI LE CHIEDE SARÀ POSSIBILE SCANDAGLIARE I RAPPORTI TRA MAFIE E EVERSIONE NERA, RISPONDE CHE…

Estratto dell’articolo di Antonio Bravetti per la Stampa

 

COLOSIMO E FOTO DI CODREANU

Nessuna sorpresa. Chiara Colosimo, deputata di Fratelli d'Italia, è la nuova presidente della commissione Antimafia. La candidata di Giorgia Meloni è stata eletta al primo scrutinio, tra gli applausi della maggioranza e le proteste delle opposizioni che hanno abbandonato l'aula, tutte tranne il Terzo polo. «Una pessima scelta - dice la vicepresidente del Pd Chiara Gribaudo - un'altra pagina nera». Su Colosimo pesa la presunta vicinanza all'ex terrorista nero dei Nar Luigi Ciavardini. «Non c'è alcuna amicizia», assicura lei. A vuoto gli appelli dei familiari delle vittime che avevano chiesto alle forze politiche di non votarla.

 

«Ambiguità e ombre - dicono dall'associazione Libera di don Ciotti - siamo contrariati». In serata, mentre lascia la Camera, a La Stampa Colosimo dice di sentirsi «emozionata e grata».

 

 

(...) Ai cronisti assicura di non avere «alcuna amicizia con Ciavardini» e a chi le chiede se durante la sua presidenza sarà possibile scandagliare i rapporti tra mafie ed eversione nera, risponde che si indagherà «su tutto quello su cui bisogna indagare», a cominciare «dalle infiltrazioni negli appalti e nel Pnrr». Alle critiche delle associazioni risponde invitandole in commissione: «Qui è casa loro».

ciavardini chiara colosimo

 

 

LA TELA NERA DEI FEDELISSIMI

Estratto dell’articolo di Andrea Palladino per la Stampa

 

Ha provato a fare pulizia la neoeletta presidente della Commissione antimafia Chiara Colosimo, mettendo il sito personale «in aggiornamento» e cancellando dalla sua bacheca Facebook ogni minima traccia dei contatti con l’ex Nar Luigi Ciavardini. La rete, però, è in grado di restituire le impronte digitali che meno ti aspetti.

 

Chiara Colosimo, romana, originaria della Balduina, in politica dal 2003 – sempre

con la destra – difficilmente può negare quei rapporti stretti con l’associazione fondata dal terrorista nero condannato in via definitiva per la strage di Bologna, per l’omicidio del magistrato Mario Amato (…)

 

Tutto è iniziato nel 2010, quando l’allora più giovane consigliera della Regione Lazio

si avvicina a Luigi Ciavardini e alla associazione che aveva fondato un anno prima dentro il carcere di Rebibbia.

 

Le iniziative comuni

ciavardini chiara colosimo

Per almeno cinque anni – probabilmente di più – tra Colosimo e il giro dell’ex Nar ci sono legami stretti. (…)

 

Luigi Ciavardini non è solo un simbolo di quel mondo della destra romana anni ’70 e ’80 che conviveva con il Movimento sociale italiano. Quando era una giovane dirigente dell’organizzazione giovanile di Alleanza nazionale, era la stessa Giorgia Meloni a difendere l’ex Nar dall’accusa di stragismo, per la quale poco dopo verrà condannato in via definitiva: «Vogliamo che sia fatta chiarezza sulle stragi, da piazza Fontana, a Ustica, alla stazione di Bologna; vogliamo che si sappia la verità sulle pagine strappate della nostra storia che qualcuno non ha il coraggio di riportare alla luce», scriveva in un comunicato nel 2004 la premier.

 

(…)

 

E per rendere ancora più chiara la posizione, Giorgia Meloni organizzò anche un evento

CHIARA COLOSIMO

pubblico a Catania, come si legge in un volantino conservato sul sistema archive.org,

che fotografa le istantanee dei siti web, compreso quello di Azione giovani. In quell’evento accanto a Giorgia Meloni intervenne l’ex terrorista dei Nar Luigi Ciavardini, all’epoca imputato per strage e già condannato per l’omicidio di Mario Amato.

 

I rapporti con la Regione

I contatti stretti tra il mondo di Ciavardini e la Regione Lazio a guida Rocca oggi sono ancora più evidenti. Germana De Angelis – moglie dell’ex terrorista nero e dirigente del Gruppo Idee fin dall’inizio – è la sorella di Marcello De Angelis, l’ex esponente di Terza Posizione, per anni latitante in Gran Bretagna, e nominato nei giorni scorsi a capo dell’ufficio stampa della Regione Lazio. Nell’area della destra è noto soprattutto come vocalist dei “270bis” – ovvero l’articolo del codice penale che punisce le associazioni terroristiche – che hanno come hit la canzone “Claretta e Ben”, dedicata alla Petacci e a Mussolini. Un gruppo che Chiara Colosimo metteva tra i suoi preferiti nella biografia del suo sito,qualche anno fa.

giorgia meloni chiara colosimoRAMPELLI COLOSIMOchiara colosimo con il gabbiano tatuato sull anulare sinistro chiara colosimo con il gabbiano tatuato sull anulare sinistro giorgia meloni chiara colosimo

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”