conte schlein grillo travaglio

“SIAMO UNA FORZA PROGRESSISTA, MA ALTERNATIVI ALLO SCHEMA DESTRA-SINISTRA” – GIUSEPPE CONTE, ARCHIVIATO GRILLO, INSISTE CON LA SUPERCAZZOLA DEL PARTITO "PROGRESSISTA INDIPENDENTE" (NE' DI DESTRA NE' DI SINISTRA) E FISSA I PALETTI PER UNA ALLEANZA COL PD SULLA BASE DI “UN ACCORDO PROGRAMMATICO” PRIMA DELLE ELEZIONI - MA RESTANO LE DISTANZE SU POLITICA ESTERA E UCRAINA - COME DAGO DIXIT, PEPPINIELLO SI FARA' DETTARE, PER LA GIOIA DI GIORGIA MELONI, LA LINEA DA MARCO TRAVAGLIO, NEMICO DEL "CAMPOLARGO"?

1.CONTE: M5S PROGRESSISTA SIAMO ALTERNATIVI ALLO SCHEMA DESTRA-SINISTRA

Claudio Bozza per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

GIUSEPPE CONTE

«Siamo una forza progressista, ma alternativi allo schema destra-sinistra». E poi: «Oggi noi proponiamo un progetto politico assolutamente alternativo alla destra di governo in Italia, che noi riteniamo reazionarie». Giuseppe Conte, forte della defenestrazione irreversibile di Beppe Grillo, atterra al Parlamento europeo per illustrare il suo piano politico a medio termine.

 

Ora la sua missione, conquistati pieni poteri alla votazione bis dell’Assemblea costituente, è quella di tentare il rilancio di un Movimento Cinque Stelle fiaccato dalle lotte intestine per il suo controllo e dai deludenti risultati alle recenti Regionali. Da Bruxelles, l’ex premier parla dei nuovi Cinque Stelle che ha in mente e detta le condizioni per provare a costruire quel «campo largo» mai nato davvero.

 

ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE

Le tensioni con i potenziali alleati sono evidenti, ma Conte evita accuratamente di attaccare il Pd, anzi ribadisce che i Cinque Stelle puntano «a un progetto alternativo alla destra di governo, più che conservatrice reazionaria e restauratrice». Del resto, sin dall’inizio della legislatura europea, i due capi delegazione all’Eurocamera, il pentastellato Pasquale Tridico e quello dem, Nicola Zingaretti, hanno sempre svolto il delicato lavoro di tessitori nei rapporti tra le due forze politiche.

 

GIUSEPPE CONTE COME JEP GAMBARDELLA - MEME BY EMILIANO CARLI

E non sembra un caso che il primo appuntamento della giornata europea di Conte «il progressista» sia un convegno contro la criminalità organizzata, con in prima fila una nutrita pattuglia di esponenti del Pd: oltre all’ex segretario dem, ci sono anche Antonio Decaro e Raffaele Topo. Accantonato (per un giorno) il duello-telenovela con Grillo, l’ex premier rilancia il ruolo dei suoi eurodeputati «qui a Bruxelles orgogliosamente all’opposizione rispetto a una Commissione», che, attacca Conte, «pensa a una transizione militare e non alla transizione economica e sociale». Ma anche su questo punto nessun riferimento ai dem, che invece questa Commissione l’hanno votata.

 

IL CAMPO LARGO - MEME BY EDOARDO BARALDI

Quindi Conte annuncia una lettera alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen e a quella del Parlamento europeo Roberta Metsola per ribadire che invece di destinare 500 miliardi per la difesa e l’invio di nuove armi a Kiev, si usino queste risorse per l’automotive, 200 miliardi, e i rimanenti 300 miliardi per aumentare la competitività delle imprese europee. «Il governo sull’automotive — sottolinea — non ha una strategia, è ondivago». Quanto al Pd, si limita a dire di sperare che «come tutti gli altri gruppi, sostenga l’iniziativa».

 

(…)

2 - CONTE “PRIMA DELLE ELEZIONI PROGRAMMA PROGRESSISTA O NON SAREMO DELLA PARTITA”

Claudio Tito per “la Repubblica” - Estratti

 

«Quando si tornerà al voto, a scadenza naturale o magari prima, ci confronteremo con le forze dell’area progressista per definire un programma chiaro e condiviso. E questo riguarda anche il Pd». Nello studio dell’europarlamentare 5 Stelle Giuseppe Antoci, uno dei pochi ad avere misure di sicurezza di altissimo livello a causa delle continue minacce di mafia, Giuseppe Conte spiega il suo progetto politico. Che può continuare dopo aver sconfitto Beppe Grillo nelle urne del Movimento.

giuseppe conte 2

 

Un percorso che parte dall’idea che sia superato lo schema novecentesco «destra/sinistra», che ci sia un «deficit di politica complessivo» dimostrato dalla «debolezza» della nuova Commissione Ue, dal «disastro » del governo Meloni e dalla «carenza di leadership europea», e prende la prima forma nella richiesta di dirottare i soldi dell’Unione per le armi al fine di aiutare uno dei settori industriali più in crisi del nostro Continente, l’automotive.

 

Per questo ha spedito una lettera a Ursula von der Leyen, e alla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola: «E spero che la firmino anche i Democratici, Renew, i Verdi e tutti quelli consapevoli che gli europei non vogliono nuove armi, missili o carrarmati ma garanzie per il loro futuro».

 

magi conte bonelli schlein fratoianni

È questa la base da cui dovrebbe muoversi il centrosinistra? «Intanto — premette — il campo largo come i campi di varia misura sono formule giornalistiche per alimentare un dibattito sempre più stanco. Siamo disponibili a collaborare con le forze progressiste affidabili. Ma con un programma utile a cambiare davvero il Paese. E di certo questo punto sarà dirimente. Se non si scardinano i privilegi per una società più equa, noi non potremo essere della partita ».

giuseppe conte 3

 

Quindi alleati con il Pd solo a queste condizioni? «Sulla base di un accordo programmatico. Anche perché noi non ci possiamo annacquare e non possiamo farci schiacciare in una logica governista. Non è nel nostro dna. Abbiamo ripetuto al Pd che siamo pronti a collaborare obiettivo per obiettivo».

 

L’ex premier viene raggiunto prima dall’eurodeputato Pasquale Tridico e quindi da tutta la delegazione. Si siede davanti a un tavolo e riprende a parlare: «L’Europa sta perdendo competitività. Basti pensare al costo dell’energia in Italia ma anche in Germania. Io sono favorevole alla Difesa comune europea ma bisogna farla davvero e non a parole. Così ci stanno solo portando ad un riarmo forsennato». Ma bloccare le armi all’Ucraina significa consegnarla alla Russia. «Tenga d’occhio il mio amico Tusk, il primo ministro polacco, che da gennaio sarà presidente di turno dell’Ue e che certo non può essere sospettato di essere amico di Mosca. Se lo conosco bene sta preparando una mediazione per arrivare ad un cessate il fuoco.

 

conte travaglio

È la dimostrazione che non serve una politica parolaia ». Quindi l’azione diplomatica deve muoversi insieme a questa iniziativa che sposta i fondi dalla Difesa all’automotive? «Ma guardi che se ci fosse stata volontà politica, la pace già ci sarebbe. E invece preferiamo correre verso il baratro di un conflitto nucleare». Il leader penstastellato, però, non ripone molta fiducia negli attuali vertici dell’Unione: «L’intera Europa ha perso leadership politica. La nuova Commissione nasce indebolita. Lo spostamento a destra è inspiegabile. Un asse malfermo tenuto insieme solo dal riarmo e dal sostengo all’industria bellica». Per questo, «il Pd il mese scorso ha commesso un errore grave ad associarsi a questo asse. Aveva in mano una golden share e l’ha sprecata». Però per Giorgia Meloni è stata un’occasione?

 

 

giuseppe conte 1ELLY SCHLEIN CONTEGIUSEPPE CONTE E ELLY SCHLEINgiuseppe conte elly schlein genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti

(…)

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)